Resident Evil: Code Veronica

Resident Evil Code Veronica
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Fortunatamente è ancora possibile utilizzare alcuni elementi dei fondali a proprio vantaggio facendoli saltare in aria al momento giusto coinvolgendo così i malcapitati zombie nella detonazione. Il parco armi è sufficientemente vasto e comprende un certo numero di armi con munizioni contate a percentuale invece che a colpi singoli. Questo significa che, una volta esaurita, l'arma non potrà essere più ricaricata, alla stregua di alcune armi speciali di Resident Evil 2. In questa categoria si annoverano le armi più "divertenti" come le due pistole mitragliatrici con cui è possibile sparare a due bersagli contemporaneamente risultando molto utile nel caso ci si trovi di fronte gruppi numerosi di zombie. Per ravvivare quello che sarebbe stato un gioco abbastanza lineare basato su sparatorie e occasionali enigmi, i programmatori hanno inserito per la prima volta una trama realmente articolata che si dipana lungo tutto il gioco ed è osservata dal punto di vista di tre personaggi che si succedono nel ruolo di protagonisti. Claire viene usata nelle battute iniziali dell'avventura per poi alternarsi con Steve Burnside, un altro prigioniero che assomiglia un po' troppo a Leonardo di Caprio. Per la fase finale del gioco tornerà in azione nientemeno che Chris Redfield (mr "non sono in grado di suonare il piano" e "non ho mai studiato chimica" tanto per ricordare i tempi del primo Resident Evil) trovandosi di fronte un vecchio avversario creduto morto da tempo
Resident Evil: Code Veronica
Wesker...ma che bella sorpresa!

La storia pur rimanendo tipicamente da B-movie contiene sufficienti sorprese e colpi di scena da non risultare mai noiosa, anzi, costituisce un valido motivo di sprono per arrivare alla fine del gioco e vedere la conclusione delle varie trame e sottotrame. L'atmosfera presente in Codename Veronica è tra le migliori presenti nella serie e i numerosi tocchi di classe rendono il titolo una vera e propria esperienza. Pur essendo un fattore meramente estetico la differenziazione degli zombie aumenta la sensazione di trovarsi in n film di Romero dove, appunto, i morti viventi sono una distorsione delle persone che incontriamo tutti i giorni e trovarsi davanti avversari ideati secondo questa filosofia non fa altro che aumentare la già elevata tensione presente nel giocatore. L'unico vero difetto potrebbe essere considerato l'onnipresente foschia che serve con tutta probabilità a diminuire il carico sui processori nella rappresentazione degli elementi particolarmente lontani. Fortunatamente la nebbia non risulta mai veramente fastidiosa e spesso contribuisce ad aumentare la tensione di certe situazioni.
Resident Evil: Code Veronica
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Resident Evil: Code Veronica

La collaborazione tra Capcom e Sega per portare su Dreamcast al meglio la saga di Resident Evil ha dato i suoi frutti. Non è affatto azzardato affermare che Codename Veronica è il migliore episodio della serie sotto molteplici punti di vista. In definitiva, pur perdendo qualcosa rispetto a Nemesis sul fronte del sistema di combattimento, l'ultimo Resident Evil uscito si conferma come una vera e propria killer application per la macchina Sega dimostrando ulteriormente (come se ce ne fosse bisogno) le capacità del Dreamcast.

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