Resident Evil: Code Veronica X
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Partiti per il (si spera definitivo) pensionamento, gli sfondi pre-renderizzati hanno lasciato il posto ad ambienti interamente calcolati in tempo reale, letteralmente straripanti di poligoni, texture e quanto dettaglio mente umana possa concepire, inquadrati da telecamere "semi-fisse" che forniscono, meglio di qualsiasi filmato precalcolato, l'impressione di una vera regia. Anche i personaggi, grazie alle maggiori potenzialità delle console di nuova generazione, appaiono in questa uscita più realistici, definiti e particolareggiati, presentando una cura nella realizzazione e animazione dei volti davvero encomiabile. L'unico difetto evidente sul lato grafico, oltre alla foschia che governa gli ambienti più grandi, é costituito dalla celebre risoluzione interlacciata della PlayStation 2, che per motivi prettamente tecnici, crea particolari "disturbi" sulle texture e su alcuni elementi del fondale
RESIDENT EVIL CODE: VERONICA COMMERCIAL
Dopo aver constatato la bellezza grafica del gioco e la sua, tuttora ottima, realizzazione tecnica (60fps "inchiodatissimi", nel caso servissero altri dati), segniamo un'altra nota di merito anche per il lato sonoro, rappresentato da musiche certamente in tema con gli eventi narrati, di ottima esecuzione e dalla ricca varietà strumentale. I motivi di accompagnamento passano da semplici nenie classicheggianti a marce tiratissime senza soluzioni di continuità, creando reale scompiglio nella presenza mentale del giocatore che, in parte per le sorprese su schermo e in parte per i "salti" compiuti dal sonoro, si trova costantemente sul filo del rasoio. Chiudiamo l'argomento realizzazione tecnica con l'immancabile nota negativa per i controlli, nuovamente ancorati al pad digitale e totalmente avulsi dalle potenzialità offerte dai moderni sistemi di controllo. Per correre é ancora necessario premere un tasto, così come per salire le scale (passo indietro rispetto a Resident Evil 3) e per puntare la propria arma, movimento che per la quantità di nemici incontrati si sperava che i protagonisti avessero ormai ampiamente assimilato. Anche il tristemente famoso inventario a scomparti é tuttora presente in Code Veronica, con il suo spazio limitato e il suo celebre sistema di "cassoni magici" in cui depositare (o dimenticare se non si fa attenzione) gli oggetti raccolti lungo il percorso
RESIDENT EVIL CODE: VERONICA COMMERCIAL
Dopo aver constatato la bellezza grafica del gioco e la sua, tuttora ottima, realizzazione tecnica (60fps "inchiodatissimi", nel caso servissero altri dati), segniamo un'altra nota di merito anche per il lato sonoro, rappresentato da musiche certamente in tema con gli eventi narrati, di ottima esecuzione e dalla ricca varietà strumentale. I motivi di accompagnamento passano da semplici nenie classicheggianti a marce tiratissime senza soluzioni di continuità, creando reale scompiglio nella presenza mentale del giocatore che, in parte per le sorprese su schermo e in parte per i "salti" compiuti dal sonoro, si trova costantemente sul filo del rasoio. Chiudiamo l'argomento realizzazione tecnica con l'immancabile nota negativa per i controlli, nuovamente ancorati al pad digitale e totalmente avulsi dalle potenzialità offerte dai moderni sistemi di controllo. Per correre é ancora necessario premere un tasto, così come per salire le scale (passo indietro rispetto a Resident Evil 3) e per puntare la propria arma, movimento che per la quantità di nemici incontrati si sperava che i protagonisti avessero ormai ampiamente assimilato. Anche il tristemente famoso inventario a scomparti é tuttora presente in Code Veronica, con il suo spazio limitato e il suo celebre sistema di "cassoni magici" in cui depositare (o dimenticare se non si fa attenzione) gli oggetti raccolti lungo il percorso