Resident Evil: Dead aim

Resident Evil Dead aim
di
Resident Evil: Dead aim

Quella di resident Evil è stata per Capcom una vera gallina dalle uova d'oro capace da sola di salvare interi periodi di autentica magra per la casa nipponica, e come tale Capcom non perde occasione per spremere a fondo la serie principe dei survival horror. Oltre alla saga principale, che consta ormai 5 episodi convertiti (spesso per meri scopi commerciali) per molte delle piattaforme esistenti, gli eventi di Raccoon City hanno anche dato origine ad una saga parallela configurata come uno shooter game in prima persona, che ha preso il nome di Gun Survivor. Non solo. Il gameplay originale di RE, visto il successo, è stato "esportato" anche verso altri lidi, nella speranza di ottenere lo stesso successo (avete presente la teoria che dice che cambiando l'ordine dei personaggi il risultato non cambia?), ottenendo però risultati alterni: Dino Crisis, recentemente arrivato al terzo episodio, non ha mai fatto veramente breccia nel grandissimo pubblico, mentre Devil May Cry (nato da un "errore" di progettazione di uno degli episodi di RE), se si esclude il pessimo secondo episodio, ha dato nuova linfa al genere, pur discostandosi parecchio dal gameplay originale. In attesa di quel Resident Evil 4 in uscita il prossimo anno e di cui tutti vociferano ma di cui si è visto veramente ben poco, Capcom ha deciso di mantenere alto l'interesse dei fan della serie (e perché no, di rimpinguare le casse), con questo Dead Aim, che rappresenta un ideal punto d'incontro tra le due serie di Resident Evil. Dead Aim, infatti unisce idealmente la parte più lenta e "ragionata" tipica dei survival horror a quella più action tipica degli shooter game, vista proprio in Gun Survivor. Una brusco cambio di rotta, quindi, dopo che Capcom ha registra, e incassato, le lamentele del pubblico deluso dalla banalità proprio della serie Gun Survivor, sempre bistrattata sia dai fan della serie che dalla stampa specializzata.

La trama a cui si affida la softco nipponica per raccontarci gli eventi di Dead Aim non è assolutamente dissimile da quelle utilizzata fin'ora. Troviamo ancora una volta l'Umbrella Corporation che questa volta, nella sua sede francese, non è stata capace di custodire il terribile virus, facendosi sottrarre il prezioso carico da Morpheus, un temibile terrorista (vagamente somigliante al Dante di DMC), deciso a venderlo alla migliore nazione offerente. Ovviamente il governo americano non può stare con le mani in mano e invia il suo miglior uomo al recupero del virus. Bruce McGivern, questo il nome dell'eroe di turno, viene quindi inviato a bordo della nave da crociera dirottata da Morpheus (dove sono finiti i terroristi di una volta che fuggivano a bordo di auto sgangherate?) per trasportare il virus, trovandola ovviamente infestata da quegli zombie ormai così famigliari ai fan della serie. Da questo momento in poi, sarete voi a prendere i comandi di Bruce, all'interno della nave degli orrori (il gioco ci porterà anche a visitare altre locazioni, non preoccupatevi).

Come detto in precedenza, la sfida più impegnativa di Dead Aim era quella di mixare maniera più corretta i due elementi fondamentali delle due serie di Resident Evil. Per fare questo, Capcom si è affidata ad un sistema di visuali miste che svaria dalla classica visuale in terza persona con la telecamera fissa alle spalle del nostro personaggio (ma manovrabile a piacere tramite lo stick di sinistra) e una in prima persona, classica degli shooting game. Se alla prima visuale verrà affidato la normale fase di esplorazione e soluzione degli enigmi (li chiamiamo così per convenzione, ma in realtà non saranno molto differenti dal cliché "Trova la chiave e apri la porta"), la seconda visuale sarà fondamentale quando dovremo affrontare i nemici di turno. Tramite la pressione del tasto R1, infatti, la visuale passerà in prima persona, permettendoci di mirare con comodità le orde di zombie che ci si pareranno davanti.

Resident Evil: Dead aim
5.5

Voto

Redazione

0jpg

Resident Evil: Dead aim

E' seccante, in fin della fiera, non poter parlare completamente bene di questo Dead Aim. E' seccante perché il gameplay "misto" tra il classico survival horror e lo shooting game sembra funzionare davvero. E' seccante perché in fondo è bello ritrovarsi all'interno di una storia alla Resident Evil, con tutti gli elementi di Resident Evil e con tutti i suoi pregi e difetti e non poterseli godere per più di tre orette scarse. Dead Aim è da considerarsi come un vero banco di prova per il prossimo episodio della serie (peraltro già in lavorazione) in cui forse il fattore "tempo" verrà tenuto in ben altra considerazione, ma alla prova dei fatti questo nuovo titolo Capcom è amplesso che si interrompe fin troppo presto, ed è un vero peccato. Rimandato.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI