Resident Evil Gun Survivor 2
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
Le modalità di gioco sono inizialmente 2, e cioè Arcade e Dungeon. La modalità arcade ricalca perfettamente quello che è lo stereotipo di uno sparatutto con pistola da sala giochi: il tempo che inesorabilmente scorre e voi che con le vostre armi, i kit per il ripristino della salute e i vostri 3 fidi continue avanzerete per i livelli per battere infine il mostro finale. Questa modalità non si riduce però soltanto a questo, ma prevede l'utilizzo di un discreto numero di armi, una serie di elementi quali casse che possono essere rotte a vostro rischio e pericolo e che celano mostri o bonus, le ormai consuete chiavi indispensabili per aprire alcune porte, un numero di nemici soddisfacente, un ottimo uso delle capacità tattiche, oltre alla possibilità del supporto di un partner gestito dal computer.
La modalità Dungeon invece si differenzia dalla modalità arcade, in quanto è possibile scegliere la missione da affrontare, con differenze e obiettivi variabili e scegliendo le varie armi. Il lato assolutamente negativo di questa modalità è l'assenza di una mappa con cui orientarsi. Se infatti per la modalità arcade è abbastanza semplice trovare le chiavi e superare i livelli, per questa l'assenza della mappa penalizza non poco il giocatore data l'enorme vastità delle aree e la presenza di numerosi bivi, biforcazioni e stanze piene di porte che alcune volte condurranno a punti morti. Ogni volta che si portano a termine le diverse missioni, sarà possibile sbloccare i bonus e le modalità nascoste, come la modalità Vs Roach. Quest'ultima modalità è sicuramente una delle più stravaganti e controverse della storia dei videogames: avete mai desiderato eliminare quei fastidiosi scarafaggi, abitanti delle fogne che di tanto in tanto infestano le abitazioni e costringono a dispendiose disinfestazioni? Bene ora potrete sfogare sulle schifose bestioline tutto il vostro rancore e la vostra rabbia repressa e con una potenza di fuoco non indifferente fare piazza pulita. Se poi lo si fa con un bel bazooka il divertimento sale.
Le armi presenti nel gioco e utilizzabili nelle varie modalità sono svariate e variano a seconda dei personaggi: oltre alla doppietta, al fucile e al bazooka panzerfaust in dotazione a tutti e due i personaggi, Claire potrà utilizzare la pistola semiautomatica, il fucile d'assalto e la magnum, mentre Steve avrà a disposizione le due replica lugers, le mitragliatrici e il lanciagranate. Sarà poi possibile, nel proseguo del gioco sbloccare altre succosissime armi come il lanciarazzi lineare, l'arma di gran lunga più potente del gioco.
I mostri ed i temibili avversari presenti nel gioco sono stati presi da tutti i capitoli di Resident Evil e, realizzati in maniera accettabile sono numerosi e parecchio differenti tra loro.
Fin qua, nulla che faccia gridare al miracolo, né allo schifo. Fattore che mina però la giocabilità è sicuramente la lentezza dei movimenti dei personaggi unita a dei controlli abbastanza ostici per i quali risulterà difficile, oltre che muoversi correttamente, anche mirare un bersaglio. Quando infatti i suddetti bersagli si trovano più in basso o più in alto rispetto all'orizzonte visivo del personaggio, bisognerà trovarsi in una determinata posizione perché automaticamente il sistema di puntamento ne risenta, e il tutto sarà abbastanza casuale.
Per dirla tutta, il titolo può essere giocato sia con una GunCon 2, sia con un comunissimo joypad. Di tutto ciò ne risente la meccanica di gioco in sé, che mostra tutti i suoi limiti e non pochi. Il fatto che non ci si muova su binari stabili e che tocchi a noi muoverci liberi e scorrazzare per le varie locazioni, fa si che con la pistola di casa Namco il titolo risulti particolarmente ingiocabile, mentre il discorso cambia notevolmente se vi sarà l'impiego al posto della mitica arma, del semplice joypad. In questo caso, i controlli pur sempre ostici e poco precisi, saranno l'ultimo dei vostri pensieri, in quanto il gioco si ridimensionerà a una sorta di fps lento, macchinoso e... orribile. Si avete capito bene: innanzitutto la mancanza del mirino: vi basterà puntare il nemico (il mirino manca in quanto potrete indirizzare i colpi con la pistola, ma se sia gioca tramite joypad come si fa?); in secondo il movimento del vostro alter ego: lentissimo, come rilassati saranno quelli dei vostri nemici (non è un fps dove i nemici vi si getteranno contro). Insomma là dove gioco dovrebbe risultare veloce e adrenalinico, appare invece lento e macchinoso per via dell'indifferenziazione tra la partita effettuata tramite pistola e joypad.
Gli effetti sonori e le varie musiche si possono considerare nella media, in quanto in questo senso i programmatori della Capcom non hanno fatto altro che fare un mix delle musiche e degli effetti presenti negli altri capitoli.
Per quanto riguarda la durata, il gioco in questione ne ha una media che risulta essere abbastanza buona se si passa sopra ai difetti elencati in precedenza. Le due modalità principali, se affrontate appieno e con tutti e due i personaggi principali, più quelli segreti, sono articolate a dovere. Se ci si impegna per sbloccare tutti i numerosi segreti, la longevità lievità e si dimostra essere buona.
Si può affermare che il gioco abbia una buona idea di base, però mal sfruttata. Si poteva tirare fuori un ottimo titolo da questo RES2, però vuoi per la poca attenzione ad alcuni parametri importanti, vuoi per la fretta di abbandonare ogni contatto con la console SONY, non va oltre la sufficienza. Il fatto è che per un capitolo della serie di Resident Evil, la quasi sufficienza è un traguardo troppo striminzito. Speriamo che nel passaggio alla nuova piattaforma Nintendo, questa amatissima e amatissima serie riacquisti splendore.
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La modalità Dungeon invece si differenzia dalla modalità arcade, in quanto è possibile scegliere la missione da affrontare, con differenze e obiettivi variabili e scegliendo le varie armi. Il lato assolutamente negativo di questa modalità è l'assenza di una mappa con cui orientarsi. Se infatti per la modalità arcade è abbastanza semplice trovare le chiavi e superare i livelli, per questa l'assenza della mappa penalizza non poco il giocatore data l'enorme vastità delle aree e la presenza di numerosi bivi, biforcazioni e stanze piene di porte che alcune volte condurranno a punti morti. Ogni volta che si portano a termine le diverse missioni, sarà possibile sbloccare i bonus e le modalità nascoste, come la modalità Vs Roach. Quest'ultima modalità è sicuramente una delle più stravaganti e controverse della storia dei videogames: avete mai desiderato eliminare quei fastidiosi scarafaggi, abitanti delle fogne che di tanto in tanto infestano le abitazioni e costringono a dispendiose disinfestazioni? Bene ora potrete sfogare sulle schifose bestioline tutto il vostro rancore e la vostra rabbia repressa e con una potenza di fuoco non indifferente fare piazza pulita. Se poi lo si fa con un bel bazooka il divertimento sale.
Le armi presenti nel gioco e utilizzabili nelle varie modalità sono svariate e variano a seconda dei personaggi: oltre alla doppietta, al fucile e al bazooka panzerfaust in dotazione a tutti e due i personaggi, Claire potrà utilizzare la pistola semiautomatica, il fucile d'assalto e la magnum, mentre Steve avrà a disposizione le due replica lugers, le mitragliatrici e il lanciagranate. Sarà poi possibile, nel proseguo del gioco sbloccare altre succosissime armi come il lanciarazzi lineare, l'arma di gran lunga più potente del gioco.
I mostri ed i temibili avversari presenti nel gioco sono stati presi da tutti i capitoli di Resident Evil e, realizzati in maniera accettabile sono numerosi e parecchio differenti tra loro.
Fin qua, nulla che faccia gridare al miracolo, né allo schifo. Fattore che mina però la giocabilità è sicuramente la lentezza dei movimenti dei personaggi unita a dei controlli abbastanza ostici per i quali risulterà difficile, oltre che muoversi correttamente, anche mirare un bersaglio. Quando infatti i suddetti bersagli si trovano più in basso o più in alto rispetto all'orizzonte visivo del personaggio, bisognerà trovarsi in una determinata posizione perché automaticamente il sistema di puntamento ne risenta, e il tutto sarà abbastanza casuale.
Per dirla tutta, il titolo può essere giocato sia con una GunCon 2, sia con un comunissimo joypad. Di tutto ciò ne risente la meccanica di gioco in sé, che mostra tutti i suoi limiti e non pochi. Il fatto che non ci si muova su binari stabili e che tocchi a noi muoverci liberi e scorrazzare per le varie locazioni, fa si che con la pistola di casa Namco il titolo risulti particolarmente ingiocabile, mentre il discorso cambia notevolmente se vi sarà l'impiego al posto della mitica arma, del semplice joypad. In questo caso, i controlli pur sempre ostici e poco precisi, saranno l'ultimo dei vostri pensieri, in quanto il gioco si ridimensionerà a una sorta di fps lento, macchinoso e... orribile. Si avete capito bene: innanzitutto la mancanza del mirino: vi basterà puntare il nemico (il mirino manca in quanto potrete indirizzare i colpi con la pistola, ma se sia gioca tramite joypad come si fa?); in secondo il movimento del vostro alter ego: lentissimo, come rilassati saranno quelli dei vostri nemici (non è un fps dove i nemici vi si getteranno contro). Insomma là dove gioco dovrebbe risultare veloce e adrenalinico, appare invece lento e macchinoso per via dell'indifferenziazione tra la partita effettuata tramite pistola e joypad.
Gli effetti sonori e le varie musiche si possono considerare nella media, in quanto in questo senso i programmatori della Capcom non hanno fatto altro che fare un mix delle musiche e degli effetti presenti negli altri capitoli.
Per quanto riguarda la durata, il gioco in questione ne ha una media che risulta essere abbastanza buona se si passa sopra ai difetti elencati in precedenza. Le due modalità principali, se affrontate appieno e con tutti e due i personaggi principali, più quelli segreti, sono articolate a dovere. Se ci si impegna per sbloccare tutti i numerosi segreti, la longevità lievità e si dimostra essere buona.
Si può affermare che il gioco abbia una buona idea di base, però mal sfruttata. Si poteva tirare fuori un ottimo titolo da questo RES2, però vuoi per la poca attenzione ad alcuni parametri importanti, vuoi per la fretta di abbandonare ogni contatto con la console SONY, non va oltre la sufficienza. Il fatto è che per un capitolo della serie di Resident Evil, la quasi sufficienza è un traguardo troppo striminzito. Speriamo che nel passaggio alla nuova piattaforma Nintendo, questa amatissima e amatissima serie riacquisti splendore.
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Resident Evil Gun Survivor 2
5
Voto
Redazione
Resident Evil Gun Survivor 2
Con Gun Survivor 2 il franchise di Resident Evil saluta la Playstation 2 (c'è chi dice momentaneamente e chi definitivamente, ma, come al solito, solo il tempo potrà dircelo) ma, oggettivamente, non c'è nulla di cui essere contenti dell'ennesima produzione della Capcom. Se il primo Gun Survivor poteva essere definito un esperimento fallito con idee disfunzionanti alla base, il sequel altro non è che un minigame di un gioco maggiore, peggiorato e riproposto come novità. Tralasciando ogni considerazione sulla moralità di una simile operazione è bene concentrarsi sulla sostanza delle cose: Gun Survivor 2 è un titolo da evitare. Raramente si è visto di peggio su PlayStation 2 sia a livello di concept che di realizzazione di tecnica se si esclude forse il leggendario Sky Surfer. L'ambientazione di Resident Evil Code: Veronica non ne risolleva di certo le sorti, anzi, forse alla Capcom dovrebbero iniziare a pensare che cannibalizzare elementi di un gioco valido per venderne uno pessimo può solo peggiorare le cose. Detto questo attendiamo Gun Survivor 3 che sarà basato su Dino Crisis per vedere se effettivamente non c'è due senza tre...