Resident Evil: Operation Raccoon City

di Tommaso Alisonno
Che la saga di Resident Evil abbia subito delle trasformazioni notevoli dai tempi del primo episodio targato 1996 non é certo una novità: é ormai storia nota il fatto che ciò che é nato come un survival-horror dalle forti tinte di avventura grafica abbia assunto via via nel tempo toni sempre più dinamici, senza contare le digressioni “sui binari” per Wii o uno sperimentale MMORPG all'epoca di PS2. Ora é giunto il momento di analizzare uno spin-off che strizza decisamente l'occhio alle più recenti produzioni in materia di FPS e TPS: parliamo di Operation Raccoon City, cronologicamente ambientato nel periodo che copre i primi due capitoli della saga.

Il prodotto offre due modalità di gioco distinte, ma entrambe studiate per il gioco in Multy. La prima, quella per intenderci a cui ci si può dedicare anche in solitario, é la Campagna, la quale come s'é detto si rifà agli eventi narrati nei primi episodi della saga: il T-Virus e il G-Virus sono fuori controllo, l'infezione si diffonde e Raccoon City si tramuta in un paese di Zombie - o peggio. Per far fronte alla minaccia si muovono due organi differenti: da un lato le forze speciali Americane, che intendono contenere il problema, salvare i sopravvissuti e indagare sulle cause del contagio; dall'altra l'Umbrella Corporation, la quale manda la squadra Delta (il cosiddetto “Branco”, con nomi come Lupo, Bertha, Vector, Spectre...) per insabbiare tutte le prove, a costo di uccidere i testimoni.



Multiplayer, s'é detto, anche nella Campagna: una volta scelto il personaggio da controllare, infatti, ci troveremo inseriti in una squadra di quattro, siano gli altri tre controllati dall'IA o da altri giocatori. Potremo dunque iniziare o continuare la nostra personale Campagna accogliendo amici selezionati o passanti occasionali, oppure cercare sui server una partita in cui portare il nostro supporto. Ogni missione della Campagna potrà essere affrontata indistintamente con un qualsiasi personaggio tra i sei che compongono il Branco, ciascuno con il proprio equipaggiamento e le proprie abilità di base, migliorabili spendendo gli appositi punti esperienza. La scelta del personaggio potrà poi essere ripetuta all'inizio della successiva missione, e sarà naturalmente possibile rigiocare quelle già terminate, ma é importante segnalare che non potranno esserci “doppioni”.

La modalità Sfida é invece dedicata esclusivamente al MultiPlayer, ancora una volta a squadre di quattro, concettualmente contrapponendo l'Umbrella alle forze Americane. Le partite potranno essere di quattro tipologie: in Attacco a Squadre lo scopo sarà quello canonico di eliminare gli avversari, mentre in Eroi quello di uccidere e difendere delle figure-chiave, ossia Leon, Claire, Ada e gli altri protagonisti ed antagonisti della saga; in Biohazard la vittoria andrà a chi raccoglierà e porterà al sicuro il maggior numero di provette di G-Virus, ed in Sopravvissuti a chi raggiungerà il punto di fuga, rappresentato da un elicottero dalla capienza limitata - il tutto in scenari invasi da Zombie, Lickers, Hunter e quant'altro.





Concettualmente il gioco si configura come un TPS piuttosto basilare: le missioni della Campagna sono strutturate in modo da dover andare da un punto A ad un punto B, poi ad un punto C e così via fino all'obiettivo finale, ma gli ambienti sono ovviamente concepiti in modo da assumere una geografia più aperta negli scenari Multy. I personaggi faranno largo uso di coperture, accucciandosi automaticamente ogni qual volta li “spingerete” verso un muretto, un tavolino o una barricata salvo poi sporgersi alla pressione del tasto che comanda lo zoom dell'inquadratura per un fuoco più preciso. Sovente potrà capitare che certi eventi generino delle brevi scene interattive: in questo caso dei semplici QTE faranno la loro comparsa sullo schermo.

L'inventario é limitato ad un'arma primaria (fucili d'assalto, shotgun, mitra,...) e una secondaria (pistola), selezionabili come si é detto dal menù-missione e poi sostituibili on-the-road con quelle reperite sul campo: da questo punto di vista, i cadaveri dei nemici e (perché no?) degli alleati sono talvolta un deposito più affidabile delle casse di munizioni sparse occasionalmente qua e là. Nel caso rimaneste a corto di munizioni, dovrete affidarvi alla vostra arma da corpo a corpo, ma ovviamente il consiglio é quello di ricaricarvi al più presto. Oltre alle armi potrete portare svariate granate (massimo 3 per tipo), uno spray medicale per curare voi e i vostri alleati e una fiala di antidoto da utilizzare nel caso qualcuno di voi contragga il virus, pena la trasformazione in Zombie. Sparse per le varie mappe saranno inoltre reperibili le classiche “Erbe verdi”, in grado di restituirci parte dell'energia perduta, ma purtroppo non trasportabili.

Come s'é detto, al termine di ogni missione (Single o Multy che sia) ci verranno assegnati dei punti esperienza: questi non saranno riferiti allo specifico personaggio utilizzato ma costituiranno un monte a cui potremo attingere per acquistare i succitati potenziamenti. Questa pratica consente pertanto di investire il proprio “tesoretto” acquisito in una modalità in potenziamenti utili nelle altre. Un esempio pratico: affrontando la campagna in Singolo é probabilmente consigliabile affidarsi alla resistenza e versatilità bellica dell'Assaltatore (Lupo, che non per niente é il leader del Branco), ma in Multiplayer questa classe diventa probabilmente un po' troppo semplice e lineare. Ecco pertanto che i punti guadagnati possono potenziare altre classi senza doverle necessariamente utilizzare al livello di base.