Restaurant Empire
di
Nessuno di voi si è mai chiesto cosa accade in quei luoghi così impenetrabili, e che hanno un sentore quasi di mistico che rispondono al nome di "cucine dei ristoranti"?
Immaginate chef che cucinano danzando tra pentole e fornelli, camerieri che, con maestria, sistemano le stoviglie sporche nella lavapiatti con la stessa grazia di un suonatore di violino, e, dulcis in fundo, orticelli e allevamenti sul retro della cucina da cui ricavare tutte le materie prime fresche e genuine? Ora tocca a voi decidere cosa propinare ai vostri clienti, in Restaurant Empire.
Preferite la cucina italiana, francese o...Americana?
Come avete modo di capire dal titolo del capoverso, le specialità che potrete servire ai vostri tavoli, in RE, sono più di 180, suddivise in italiane, francesi e americane. Ovviamente, a seconda del tipo di cucina e di clientela, verrà determinato il successo o il fallimento del vostro ristorante. Ma di questo parleremo dopo.
Le modalità di gioco sono due: la campagna e il gioco libero. Nel primo caso dovrete aiutare il giovane cuoco Armand a creare un vero e proprio impero della ristorazione e cominciare dal piccolo ristorante parigino dello zio, in difficoltà a causa della concorrenza, per poi arrivare a colonizzare anche Los Angeles e Roma.
Il gioco libero è invece la classica modalità in cui l'unico limite è non far finire il vostro bilancio sotto lo zero, lasciandovi tutta la libertà di decidere i vostri obiettivi. Il vostro scopo principale sarà quello di individuare e scoprire le pietanze più ambite in un determinato luogo e cercare di accontentare tutte le tipologie di clienti possibili, da chi vuole un pasto veloce, a chi desidera il classico, pantagruelico, pranzo della domenica.
Un gameplay trito, ritrito e collaudatissimo.
Chi di voi si ricorda di Pizza Syndicate? Era un titolo uscito ormai quasi un lustro fa in cui bisognava gestire le proprie pizzerie, magari soprendo nuove pizze e ricette. Ebbene, RE ricorda molto il titolo della defunta Dynamic, lasciando forse meno lo spazio alla creatività di ideare ricette, ma di sicuro incentrando di più l'attenzione sull'aspetto manageriale ed economico. Sarà quindi fondamentale variare il più possibile i menu, cercare di mantenere un buon rapporto qualità/prezzo degli ingredienti, addobbare nella maniera più appropriata il proprio ristorante e assumere personale in gamba ma che non costi uno sproposito in fatto di salario. Per aiutarvi in tutto questo, ci saranno le solite paccate di tabelle, tabelline, statistiche, piani di lavoro e menu di scelta delle azioni e degli oggetti da collocare; come abbiamo detto, tutto già visto in molti altri manageriali. Chiaramente, andando avanti, e guadagnando i primi denari, potrete individuare nuovi locali in cui aprire altri ristoranti e, di conseguenza acquisire nuove fette di mercato, sottraendole ai vostri agguerritissimi rivali. Espandere, quindi, i vostri domini e i vostri guadagni raggiungendo gli obiettivi prefissati e passando al livello successivo nella modalità campagna. Per fare questo, dovrete anche capire i clienti, cercare di essere un buon capo per i vostri dipendenti, aumentare la vostra reputazione partecipando a concorsi culinari, lottare per assoldare i migliori chef sulla piazza. Insomma, come potete intendere, di cose da fare ce ne saranno tante, ma questo è normale in qualsiasi manageriale che si ponga l'obiettivo di simulare il più fedelmente possibile un contesto preciso.
Siamo fermi alle DirectX 8?
Purtroppo si. Il comparto tecnico è quello che convince di meno in tutta la produzione. Il motore 3D deve gestire parecchie cose , considerata la vastità degli scenari, e se la cava piuttosto bene, pur senza richieste hardware particolarmente esose. Eppure, la pochezza dei poligoni, la scarsa cura delle textures, le movenze robotiche delle persone, e la mancanza di un qualsivoglia effetto grafico degno di nota, minano irreparabilmente un comparto grafico che sarebbe potuto essere molto più curato. In pratica, sembra di giocare a un titolo risalente a quattro anni fa (lo stesso Pizza Syndicate era forse agli stessi livelli di RE). Per quanto riguarda l'aspetto sonoro, andiamo un po' meglio: musiche tutto sommato gradevoli, effetti caratteristici come il brusio delle persone e i rumori tipici di un ristorante realizzati piuttosto bene, e dialoghi in perfetto stile "Sims". Insomma, niente che faccia gridare al miracolo, ma il tutto prodotto in maniera onesta. La longevità è puramente soggettiva, come in tutti i manageriali (e anche i titoli sportivi) che si rispettino: se RE vi prenderà e vi appassionerà, sarà pressochè infinito; in caso contrario, lo accantonerete dopo cinque minuti. A nostro modestissimo parere, questo titolo potrebbe appassionare tre categorie di persone: chi ha sempre sognato di avere un proprio ristorante, chi già possiede un ristorante e vorrebbe sperimentare nuove soluzioni al PC, e gli appassionati "hardcore" di gestionali. Bisogna infatti considerare che, forse, il più grosso limite di RE sia la mancanza di quel fattore discriminante che lo differenzi, in maniera netta e decisa, dalla marea di gestionali che oggi si trovano sugli scaffali dei negozi, spesso anche a prezzi budget.
Concludendo, RE è un gioco programmato bene, che svolge il suo compitino, ma non aspettatevi di certo un miracolo di tecnologia e innovazione.