Resurrection: il Ritorno del Dragone Nero

di Luca Masala
Durante lo svolgimento delle missioni, dovremo sempre tenere d'occhio il livello della nostra energia vitale, indicata da una barra rosata sulla sinistra dello schermo e incrementabile con delle pozioni nascoste qua e là nel livello e, purtroppo, mai in numero sufficiente; accanto alla prima barra, ne vedremo una seconda che rappresenta il nostro potere mentale (indicato in blu). Man mano che andremo avanti nella missione, vedremo calare vertiginosamente gli indicatori in questione, specialmente quello vitale; i nostri nemici (decisamente più forti di noi, anche se nettamente meno intelligenti) hanno infatti la infausta abitudine di nascondersi in ogni dove e qualsivoglia scontro ravvicinato causerà un inevitabile decremento dei livelli d'energia, anche se, tra le nostre prerogative, c'è quella di parare i colpi avversari e dunque di prolungare la durata dello scontro, fino all'auspicabile vittoria. Inoltre, sarà per noi possibile capire l'esaurimento delle forze del nemico dall'indicatore che vedremo in alto a sinistra e dalla scia rossastra lasciata dalle loro armi. L'avvincente dipanarsi della storia comprende numerosi colpi di scena, come la cattura di Gau o il voltagabbana di Domenico e, con un'appropriata strategia, sarà possibile guardare nelle palle degli occhi il furioso Azogaraz che ci attende, piuttosto incavolato, nell'ottavo e ultimo livello.

La seconda modalità di gioco è definita "Combattimento": selezionandola, Resurrection si trasformerà in un picchiaduro a tutti gli effetti. Dopo aver scelto il nostro eroe preferito, affronteremo tutti gli avversari incontrati nella modalità "Avventura", partendo dal soldato semplice fino al tremendo Azogaraz. I nostri sfidanti non saranno tutti immediatamente disponibili, ma soltanto dal momento in cui li avremo incontrati nelle missioni e, in modo particolare, dopo avere completato il livello in cui compaiono. Questa caratteristica aggiunge maggiore longevità alla modalità "Combattimento" e ci da la possibilità di fare pratica con le mosse d'attacco dei nostri personaggi e dei relativi avversari. All'interno del disco d'installazione troverete, comunque, un valido e utile manuale d'uso (in formato .pdf per Acrobat Reader e in lingua italiana, a parte qualche frase dimenticata in spagnolo!), con la descrizione delle missioni, dei personaggi e delle loro capacità.
Si può dire che gli amici della Nébula abbiano fatto un discreto lavoro per quanto riguarda la sceneggiatura e le ambientazioni di Resurrection. I filmati d'intermezzo catturano lo sguardo, mentre le locazioni di gioco sono varie e, in linea di massima, riccamente e funzionalmente texturizzate. Il gioco, che ci fornirà in ogni occasione una prospettiva in terza persona, può girare perfettamente in modalità software, ma con il supporto dell'opzionale accelerazione 3D e un dettaglio grafico settato al massimo livello, ci potremo godere dei paesaggi fantastici, nonché i variegati e luminescenti arabeschi come quelli che adornano le stanze del palazzo reale. Certo, non mancano qualche bruttura grafica qua e là ed alcuni inevitabili effetti di "bad clipping": talvolta si svolazza anziché correre e ci si incastra spesso e volentieri tra scale, porte e pareti. Ma, a parte questi trascurabili difettucci (che in ogni caso non pregiudicano la giocabilità, anche se infastidiscono l'occhio!), il motore grafico fa il suo dovere e il tutto scorre con una fluidità quasi ineccepibile. Per quanto riguarda il versante audio, va sottolineata la fluttuante ed accattivante colonna sonora che vi terrà compagnia durante l'azione, anche se alla fine, per la sua ripetitività, la abbasserete in favore degli effetti sonori in surround, abbastanza d'atmosfera e variabili tra clangori di spade, urla inumane e apocalittici muggiti.