Return to Castle Wolfenstein: Tides of War
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Diciamo la verità. Sebbene PC e Xbox condividano architetture del tutto simili, al momento si possono contare sulle dita di una mano le conversioni di titoli importanti su PC per la console di casa Microsoft. E ancora di meno sono quelle che si possono definire riuscite al 100%. Return to Castle Wolfenstein potrebbe quindi rappresentare l'inizio di una stagione di conversioni "eccellenti" che porterà sulla console nero-verde titoli di primaria importanza come Counterstrike, Arx Fatalis e Raven Shield, solo per citarne alcuni. Tides of War (questo il sottotitolo per la versione Xbox di RTCW) è la conversione diretta del titolo uscito sul finire del 2001 su PC e che si è segnalato per la sua grafica di ottimo livello e per un gameplay più che discreto, arricchito da un multiplayer team based, che ha fatto breccia neo cuori di molti quakers delusi dal declino dell'ormai vetusto Quake 3.
Tides of War ci vede nei panni del capitano B.J. Blazkowicz, agente infiltrato della OSA, incaricato di indagare, in piena seconda guerra mondiale, su alcuni misteriosi rapporti che sembrano legare le attività naziste ad alcuni riti occulti ordinati, a quanto parrebbe, direttamente da Hitler. Dal Nord Africa, fino al castello Wolfenstein, il capitano Blazkowicz sarà coinvolto in missioni al limite dell'incredibile che lo porteranno alla scoperta dei piani segreti del Reich per la conquista del mondo. Il compito dei Nerve, che si è occupato della conversione PC-Xbox, non era sicuramente dei più semplici, dovendo adattare un motore grafico come quello di Quake 3, esoso in termini di risorse, su un sistema si potente, ma non certo scalabile quanto un PC. Quella che ci troviamo di fronte è invece una conversione di tutto rispetto, confermando appieno le enormi potenzialità della console di casa Microsoft.
Graficamente, infatti, Tides of war sembra essere una copia esatta del titolo PC del 2001. Effetti grafici di tutto rispetto malgrado i due anni trascorsi, textures ad alta definizione e un sistema di luci in real time in buona evidenza, il tutto supportato da modelli poligonali che non sembrano aver risentito di un passaggio che poteva invece risultare drammatico. Se proprio dovessimo ricercare un difetto in TOF, questo andrebbe sicuramente a riguardare un frame rate che non sempre sorregge i 60 fps che in generale allietano gli occhi dei giocatori. In situazioni particolarmente dense, infatti, si possono notare alcuni rallentamenti che se comunque non vanno ad inficiare direttamente sulla giocabilità del titolo, sicuramente vanno a "sporcare" un reparto tecnico altrimenti eccellente.