Return to Castle Wolfenstein: Tides of War
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Sul fronte del gameplay, Tides of War si affida all'ormai consolidato cliché tipico degli FPS: un dedalo di stanze, corridoi e spazi aperti che si dipaneranno di fronte al nostro eroe in un crescendo di avversari ostici quantochè improbabili (il nostro Blazkowicz scoprirà anche un'attività del Reich volta alla produzioni di super soldati). Ad aiutare il nostro cammino verso la vittoria ci sarà il solito arsenale di armi "convenzionali" come mitragliatori d'assalto, fucili di precisione e l'immancabile lanciafiamme, i cui effetti grafici lasciano strabiliati anche su Xbox, a cui vanno affiancate alcune armi sottratte direttamente all'arsenale del Reich come il Venom gun e il definitivo "Tesla Gun". Dovendo affrontare invece il reparto sonoro, c'è da rimarcare l'assoluta bontà delle musiche (in alcuni casi però troppo ridondanti) e di buoni effetti speciali che comunque difficilmente verranno presi ad esempio per il futuro dei videogames. Senza infamia e senza lode, quindi. La struttura delle missioni di Tides of War non si discosta di troppo dalla meccanica "elimina i nemici trova l'uscita" , che ormai da anni accompagna la storia del genere FPS.
Saranno quindi ben accette quelle poche missioni studiate dai programmatori dove lo scopo principale non sarà quello dello sterminio indiscriminato, ma piuttosto quello di infiltrarci oltre le linee nemiche con il piglio dei più classici stealth game. Al di là di tutte le possibili valutazioni tecniche che accompagnano il giudizio positivo su TOW, quello che lascia sbalorditi è l'assoluta padronanza del sistema di controllo, che già dopo qualche minuto di gioco ci permette di muoverci con estrema agilità e velocità all'interno degli ambienti di gioco. Se già con Halo il controller Xbox si era segnalato per la sua perfetta compatibilità con la tipologia ludica degli FPS, con TOW sembra aver innalzato ancora questa affinità. Se con il titolo Bungie, infatti, il problema dello switch delle armi era di semplice soluzione, visto l'esiguo armamentario, in Tides of War questo elemento assume importanza fondamentale sia per l'elevato numero di armi presenti, sia per eventuali modalità secondarie. La risposta ai comandi, sempre precisa e rapida, ha permesso sempre di uscire indenni anche dalle situazioni più complicate, limitando le incertezze palesate, ad esempio, in titoli come Unreal Championship.
Un Testa-coda tutto nuovo.
E' infatti nell'inizio e nella fine di Tides of War che troviamo le novità più rilevanti di questa conversione. Se infatti il titolo PC ci vedeva già protagonisti all'interno del castello degli orrori, la conversione Xbox posiziona l'inizio delle nostre avventure nelle assolate terre del Nord Africa, impegnati in un prologo che spiegherà al meglio le vicende che ci vedono protagonista. Se invece avremo la costanza di arrivare fino alla fine delle avventure del nostro capitano Blazkowicz (un po' deludente il boss finale), i ragazzi della Nerve hanno preparato per voi una sorpresa che non mancherà di commuovere i più grandicelli. Si sbloccherà infatti la versione originale di Wolfenstein 3d, uscito ormai 10 anni e fa e realizzato da quella id Software che proprio con quel titolo inventò proprio il genere degli FPS. Certo, i paragoni con Tides of War sono ovviamente improponibili, ma provate a giocarci e capirete come sia in termini di "freschezza", giocabilità e carisma non ha niente da invidiare a titoli più attuali.