Rez

di Redazione Gamesurf
Ci sarà poi un'altr pillola che nella sostanza rappresenta una Smart Bomb, e che una volta lanciata distruggerà qualsiasi nemico sullo schermo. Non mancheranno i Boss di fine livello, dalle dimensioni mastodontiche e dalla realizzazione tecnica eccellente. A ben guardare, quindi, l'unico elemento di differenziazione nella meccanica di gioco "sparatutto" é il funzionamento del mirino. In effetti più che il cibernetico alter ego, ciò che si guiderà sarà il mirino elettronico, che funzionerà con un sistema di "lockaggio" e consentirà di agganciare fino a otto bersagli contemporaneamente: tenendo premuto il tasto X si avvierà il locking, rilasciandolo si aprirà il fuoco contro tutti i nemici agganciati

IL VIAGGIO
Tutto a posto: Rez é uno sparatutto... Cos'ha di tanto speciale allora? Diciamo pure che, invece, Rez non é uno sparatutto, se non nella forma più esteriore. Tant'é che Rez potrebbe essere presentato, tra le altre cose, come un rythm game: ogni volta che si pigia il tasto di fuoco, il suono corrispondente sarà una classica percussione elettronica. Continue pressioni dello stesso tasto creeranno così degli spontanei accompagnamenti percussivi, rullate che si incastrano perfettamente nel ritmo di gioco, sincopi indesiderate ma incredibilmente gradevoli
La realtà é che Rez é un incredibile insieme di immagini e suoni che intrappoleranno il giocatore e la sua immaginazione, libera di viaggiare nelle terre offerte dai cinque livelli di gioco senza un apparente significato, semplicemente per il gusto di farsi coinvolgere da un immenso spettacolo audiovisivo. A questo proposito appare pertinente una nota sul sistema grafico, costruito su presupposti assolutamente inediti e liberi da qualsiasi ovvietà. Tutto il motore fa uso di triangoli spogli e senza alcun rivestimento esterno, che costruiscono architetture psichedeliche e sempre in movimento, che si contorcono, si deformano, girano e ruotano su se stesse senza un attimo di sosta: Rez é divenire
I vari nemici, invece, sono stati costruiti attraverso la tecnica del Cel Shading, continuando con altrettanta classe l'astrattismo che permea da ogni singolo fotogramma, con colori vividi e sagome ben definite, che si sovrappongo sui vettori delle architetture di sottofondo per realizzare un vero tripudio di linee, immagini, fuochi e colori. Per i più pignoli, segnaliamo come Sega si sia prodigata a inserire la possibilità di selezionare un refresh a 60 Hz: il che significa una fluidità di sessanta fotogrammi al secondo e l'assenza totale di fastidiose bande nere che, onestamente, in Rez avrebbero tolto parecchio del divertimento