Ride 2
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Un anno e mezzo fa, Milestone lanciava RIDE, un importante progetto che rappresentava la summa dell'esperienza del team di sviluppo italiano. Una sorta di Gran Turismo delle due ruote. Il titolo ci convinse nonostante alcuni passi falsi, grazie ad un gameplay solido e divertente e ai tanti contenuti. Purtroppo il supporto post lancio fu tutt'altro che esemplare, rovinando in parte il buon lavoro svolto in fase di sviluppo. Per questo attendevamo con interesse questo RIDE 2, con la speranza che si rivelasse capace di andare ad enfatizzare gli aspetti positivi del primo capitolo e rimediare agli errori commessi.
L'esperienza di base é sostanzialmente rimasta inalterata. Il ricco menu offre molteplici modalità da affrontare, dove ci attendono eventi e gare tematiche. Passerete tantissime ore su strada, a gareggiare contro avversari mossi dall'intelligenza artificiale o umani, grazie alla sezione online, ma collezionare e modificare moto occuperà altrettanto del vostro tempo. La modalità principale é World Tour, che raccoglie una quantità smisurata di eventi catalogati in base ai requisiti di accesso. Il menu, pesantemente rivisto, ci permette in qualsiasi momento di sapere se abbiamo nel garage un mezzo adatto a partecipare, o se dovremo aprire il portafogli per comprarne uno. La lista di moto, praticamente raddoppiata rispetto al precedente capitolo, con quasi 200 mezzi, é catalogata in varie tipologie. Tornano le Naked, Superbike e Supersportive affiancate ora dalle Due tempi, Café Racer e Supermoto. Insomma, come vedete, ce n'é davvero per tutti i gusti, impossibile non rimanere soddisfatti davanti a tanta varietà.
I marchi presenti sono i medesimi di due anni fa con alcune new entry, come Cagiva, Horex e Mr. Martini. Fortunatamente si é arricchita moltissimo anche la lista dei tracciati, ospitati in una trentina di ambientazioni differenti, con numerose varianti per ognuna. Tra le aggiunte segnaliamo il Nurburgring Nordschleife e alcune location molto divertenti realizzate su percorsi pieni di tornanti in Grecia, Norvegia e Indonesia! Introdotti anche altri circuiti reali, come Monza, Vallelunga e il Nurburgring GP, ma non staremo a elencarvi tutto, come dicevamo, l'offerta é quanto mai vasta e varia. In questo come in altri aspetti si sente anche l'influenza di Valentino Rossi The Game, che a sua volta condensava diversi stili di gameplay, ospitando moto da strada e da sterrato, presenti a loro volta in RIDE 2, accompagnate da circuiti pensati ad hoc.
Ok, in quanto a contenuti decisamente ci siamo, ma come si guida? Molto bene, diremmo. Il livello simulativo é buono, per quanto comunque il titolo bilanci tra realismo ed immediatezza per venire incontro a diverse fasce d'utenza. Con gli aiuti attivati di default, anche il guidatore col cappello potrà divertirsi, sfrecciando tra gli avversari una piega dopo l'altra, limitandosi ad impostare decentemente le curve e frenando per tempo. Se però metterete ogni impostazione su manuale, avrete a portata di pad il controllo completo del mezzo, freni separati e posizione del pilota inclusi. Come diciamo spesso, il problema dei simulatori di corse su due ruote é la mancanza di una periferica adeguata, che li rende necessariamente più complessi di un titolo di guida dedicato alle macchine.
In questi, infatti, basta dotarsi di un buon volante con pedaliera, per avere il controllo completo del mezzo. Guidare una moto con un pad é decisamente più impegnativo, anche per questo motivo non ci si può lamentare più di tanto del lavoro svolto, a nostro giudizio il comportamento in pista dei bolidi é sufficientemente credibile e si ha una buona sensazione di controllo. Gli urti rimangono un tallone d'Achille di tutto l'impianto di gioco, eccessivamente permissivi anche a livelli di difficoltà alti, e spesso gestiti in modo un po' goffo con animazioni poco convincenti. Mancano inoltre totalmente i danni. Promuoviamo invece a pieni voti l'intelligenza artificiale, davvero agguerrita e capace di prodigarsi in duelli intriganti, sia contro di noi che in autonomia.
Un'opzione dedicata ci permette di impostarne il livello di difficoltà e già da quello intermedio, chiamato Facile (!!!), vi darà del filo da torcere se vorrete arrivare sul podio. Guadagnando abbastanza crediti, comunque, potrete modificare la vostra moto e potenziarla per farvi valere, ma all'inizio ci sarà davvero da sudare.
RIDE 2 promosso a pieni voti? Sicuramente si nota la cura riposta da Milestone nel cercare di migliorare il suo titolo, per questo ci sentiamo di premiarlo. Ma allo stesso tempo non possiamo ignorare alcuni elementi che necessitano di una pesante revisione. I menu, ad esempio, per quanto rivisti, evidenziano molte mancanze e spesso sono semplicemente scomodi e mal organizzati. Non si può accedere alla modifica del mezzo se non dal garage, ad esempio, accessibile solo dalla schermata di gioco iniziale. Inoltre i requisiti per partecipare ad un dato evento non sempre sono così palesi e chiari. Anche la modalità World Tour pecca un po' in varietà ed inoltre si limita ad offrire tanti eventi, da vivere una stagione dopo l'altra, ma senza una organicità che dia un vero senso di progressione.
Insomma, ci si diverte grazie alle tante moto da collezionare e modificare ed al gameplay valido, ma RIDE 2 non riesce a coinvolgere l'appassionato solleticandolo con trovate interessanti come visto in titoli della serie Forza o Gran Turismo. C'é anche l'aspetto tecnico, che fa il suo dovere ma non impressiona. Il motore grafico di casa Milestone, come diciamo ormai da tempo, ha bisogno di un pesante rinnovamento, e se da un lato i modelli delle moto sono semplicemente perfetti, tracciati ed elementi di contorno appaiono troppo datati. Il rendering é comunque efficace, grazie ad un buon sistema di illuminazione ed una resa del bagnato ancora oggi efficace.
Inoltre su PC il tutto risulta molto scalabile e leggero da muovere anche per hardware non potentissimi, e ci si può così godere il titolo a 60 FPS granitici. Non abbiamo potuto provare la versione console, al momento e non possiamo purtroppo darvi notizie in merito, ma visti i trascorsi della software house, é facile che il framerate sarà bloccato a 30 immagini al secondo, purtroppo. Si fanno notare infine grosse migliorie in campo audio, con rombi molto più convincenti che nel primo RIDE, ed una colonna sonora accattivante.
L'esperienza di base é sostanzialmente rimasta inalterata. Il ricco menu offre molteplici modalità da affrontare, dove ci attendono eventi e gare tematiche. Passerete tantissime ore su strada, a gareggiare contro avversari mossi dall'intelligenza artificiale o umani, grazie alla sezione online, ma collezionare e modificare moto occuperà altrettanto del vostro tempo. La modalità principale é World Tour, che raccoglie una quantità smisurata di eventi catalogati in base ai requisiti di accesso. Il menu, pesantemente rivisto, ci permette in qualsiasi momento di sapere se abbiamo nel garage un mezzo adatto a partecipare, o se dovremo aprire il portafogli per comprarne uno. La lista di moto, praticamente raddoppiata rispetto al precedente capitolo, con quasi 200 mezzi, é catalogata in varie tipologie. Tornano le Naked, Superbike e Supersportive affiancate ora dalle Due tempi, Café Racer e Supermoto. Insomma, come vedete, ce n'é davvero per tutti i gusti, impossibile non rimanere soddisfatti davanti a tanta varietà.
I marchi presenti sono i medesimi di due anni fa con alcune new entry, come Cagiva, Horex e Mr. Martini. Fortunatamente si é arricchita moltissimo anche la lista dei tracciati, ospitati in una trentina di ambientazioni differenti, con numerose varianti per ognuna. Tra le aggiunte segnaliamo il Nurburgring Nordschleife e alcune location molto divertenti realizzate su percorsi pieni di tornanti in Grecia, Norvegia e Indonesia! Introdotti anche altri circuiti reali, come Monza, Vallelunga e il Nurburgring GP, ma non staremo a elencarvi tutto, come dicevamo, l'offerta é quanto mai vasta e varia. In questo come in altri aspetti si sente anche l'influenza di Valentino Rossi The Game, che a sua volta condensava diversi stili di gameplay, ospitando moto da strada e da sterrato, presenti a loro volta in RIDE 2, accompagnate da circuiti pensati ad hoc.
Il modello di guida é un ottimo ibrido tra immediatezza e realismo
Ok, in quanto a contenuti decisamente ci siamo, ma come si guida? Molto bene, diremmo. Il livello simulativo é buono, per quanto comunque il titolo bilanci tra realismo ed immediatezza per venire incontro a diverse fasce d'utenza. Con gli aiuti attivati di default, anche il guidatore col cappello potrà divertirsi, sfrecciando tra gli avversari una piega dopo l'altra, limitandosi ad impostare decentemente le curve e frenando per tempo. Se però metterete ogni impostazione su manuale, avrete a portata di pad il controllo completo del mezzo, freni separati e posizione del pilota inclusi. Come diciamo spesso, il problema dei simulatori di corse su due ruote é la mancanza di una periferica adeguata, che li rende necessariamente più complessi di un titolo di guida dedicato alle macchine.
In questi, infatti, basta dotarsi di un buon volante con pedaliera, per avere il controllo completo del mezzo. Guidare una moto con un pad é decisamente più impegnativo, anche per questo motivo non ci si può lamentare più di tanto del lavoro svolto, a nostro giudizio il comportamento in pista dei bolidi é sufficientemente credibile e si ha una buona sensazione di controllo. Gli urti rimangono un tallone d'Achille di tutto l'impianto di gioco, eccessivamente permissivi anche a livelli di difficoltà alti, e spesso gestiti in modo un po' goffo con animazioni poco convincenti. Mancano inoltre totalmente i danni. Promuoviamo invece a pieni voti l'intelligenza artificiale, davvero agguerrita e capace di prodigarsi in duelli intriganti, sia contro di noi che in autonomia.
Un'opzione dedicata ci permette di impostarne il livello di difficoltà e già da quello intermedio, chiamato Facile (!!!), vi darà del filo da torcere se vorrete arrivare sul podio. Guadagnando abbastanza crediti, comunque, potrete modificare la vostra moto e potenziarla per farvi valere, ma all'inizio ci sarà davvero da sudare.
RIDE 2 promosso a pieni voti? Sicuramente si nota la cura riposta da Milestone nel cercare di migliorare il suo titolo, per questo ci sentiamo di premiarlo. Ma allo stesso tempo non possiamo ignorare alcuni elementi che necessitano di una pesante revisione. I menu, ad esempio, per quanto rivisti, evidenziano molte mancanze e spesso sono semplicemente scomodi e mal organizzati. Non si può accedere alla modifica del mezzo se non dal garage, ad esempio, accessibile solo dalla schermata di gioco iniziale. Inoltre i requisiti per partecipare ad un dato evento non sempre sono così palesi e chiari. Anche la modalità World Tour pecca un po' in varietà ed inoltre si limita ad offrire tanti eventi, da vivere una stagione dopo l'altra, ma senza una organicità che dia un vero senso di progressione.
Insomma, ci si diverte grazie alle tante moto da collezionare e modificare ed al gameplay valido, ma RIDE 2 non riesce a coinvolgere l'appassionato solleticandolo con trovate interessanti come visto in titoli della serie Forza o Gran Turismo. C'é anche l'aspetto tecnico, che fa il suo dovere ma non impressiona. Il motore grafico di casa Milestone, come diciamo ormai da tempo, ha bisogno di un pesante rinnovamento, e se da un lato i modelli delle moto sono semplicemente perfetti, tracciati ed elementi di contorno appaiono troppo datati. Il rendering é comunque efficace, grazie ad un buon sistema di illuminazione ed una resa del bagnato ancora oggi efficace.
Inoltre su PC il tutto risulta molto scalabile e leggero da muovere anche per hardware non potentissimi, e ci si può così godere il titolo a 60 FPS granitici. Non abbiamo potuto provare la versione console, al momento e non possiamo purtroppo darvi notizie in merito, ma visti i trascorsi della software house, é facile che il framerate sarà bloccato a 30 immagini al secondo, purtroppo. Si fanno notare infine grosse migliorie in campo audio, con rombi molto più convincenti che nel primo RIDE, ed una colonna sonora accattivante.