Ridge Racer Unbounded

di Simone Rampazzi
Tragitti spettacolari, sorpassi da brivido, corse al limite del tempo e drifting degni della Tokyo più underground?! Cosa può volere di più un amante delle corse automobilistiche?
Noi pensiamo proprio niente. Ed é questo che il gruppo Bugbear Entertainment con Ridge Racer ci offre, creando un vero e proprio mix di corse spettacolari con un unico risultato: vincere! Tutto questo rispettando ovviamente una serie di obiettivi e missioni che ci delineano uno scopo, evitando di creare quindi un semplice passatempo dove il risultato in classifica rimane l'unica soddisfazione possibile. Ma partiamo con ordine..



Tutto comincia a Shatter Bay, città fittizia piena di piste esplosive su cui verranno messe alla prova tutte le vostre abilità, come in un parco giochi adrenalinico dove le giostre saranno rappresentate da sfide avvincenti, alcune delle quali comprendono percorsi drift, corse al limite dei cronometri più bollenti e perfino percorsi di dominazione dove la distruzione del vostro avversario (e non solo..) sarà l'unico scopo possibile per guadagnare punti e salire in classifica.

Tutto questo per entrare nel gruppo degli Unbounded, veri e propri pirati della strada amanti del brivido e del rombo dei motori pungenti, guidati da una rossa tutta sale e pepe di nome Kara Shindo, stile blacklist di Most Wanted tanto per intenderci. Dovremo quindi farci strada per ben nove quartieri, composti a loro volta da una serie di percorsi in differenti categorie, tra cui vi citiamo Gara Dominazione, Attacco Derapata (il classico e puro drift), Gara Shindo (dove si potranno utilizzare macchine speciali), Corsa contro il Tempo ed infine Attacco Distruzione, ovvero un interessante modalità dove potremo guidare il Behemot, un camion di dimensioni esagerate con l'unico scopo di distruggere quante più macchine della polizia possibili nel minor tempo.

Ogni gara presenta una descrizione ben dettagliata, mettendoci praticamente in mano tutto ciò che dobbiamo sapere prima di iniziare, e ci permette di totalizzare un punteggio a stelle con relativo compenso in denaro che, a seconda della qualità della prestazione e dei mini-obiettivi conseguiti, ci permetterà di sbloccare più soldi per salire nella lista di spicco dei piloti Unbounded.

Più soldi otteniamo e più saliamo nella graduatoria, sbloccando di conseguenza nuovi titoli (cominceremo dal migliore .. carne fresca!), macchine utilizzabili e percorsi da poter poi riproporre perfino in una modalità Costruzione. Sappiate che tutto questo richiederà non solo una buona abilità di guida e di riflessi, visto che ogni percorso conterrà elementi da distruggere per guadagnare punti, ma anche una buona dose di improvvisazione per sfruttare il momento propizio e distruggere il vostro avversario per salire le varie posizioni fino ad arrivare primi.




Sbaglio o l'abbiamo già visto?!
Tecnicamente il gioco risulta molto semplice ed intuitivo, visto che l'interfaccia ci mostra solamente la posizione in gara, il tachimetro ed una barra al di sotto di esso che, ad ogni drift ben riuscito o ad ogni distruzione effettuata, si riempirà per permetterci di usare un boost adatto ad ottenere più velocità o a distruggere le macchine avversarie che gareggiano contro di noi. Ed é proprio qui che entrano in gioco gli elementi portanti del classico Burnout, dove dopo ogni scontro possiamo godere di interessanti ed entusiasmanti cutscene che a rallentatore ci mostrano l'esito spettacolare di qualche buona botta messa nel punto giusto.

Come in ogni buon titolo automobilistico che si rispetti possiamo scegliere tra un parco macchine abbastanza fornito, solo che siamo rimasti delusi dall'apprendere che non vi é presente alcuna possibilità di customizzazione (come abbiamo visto nei migliori titoli del brand Need For Speed), tranne per quanto riguarda il colore della vettura che guideremo. Stessa cosa per quanto concerne le caratteristiche dell'automobile stessa, che non potrà quindi venir “moddata” in nessun modo, mettendoci comunque alla prova nello scegliere caratteristiche giuste (maneggevolezza, accelerazione, forza e derapata) per ogni percorso che affronteremo.
Il sistema di guida comunque non risulta complicato, tranne per quanto riguarda il tempismo da usare per effettuare i drift, che saranno il modo più semplice e immediato per guadagnare punti e riempire la Power Bar necessaria per effettuare qualsiasi tipo di scontro, contro una macchina da trasformare in qualche cumulo contorto di metallo oppure una parte dello scenario, che verrà ben evidenziata da un vero e proprio mirino che si attiverà in prossimità dell'oggetto solamente se avrete la barra piena e pronta per l'uso (insomma, fate vobis). Cosa ben differente per le gare Shindo, dove invece quest'ultima diventerà una scusa per ottenere uno sprint stile boost da nitro. I momenti in cui riusciamo a godere di qualche cut-scene messa a puntino (con tanto di tasto per interromperla) ci vengono tolti da quelli invece dove il nostro fallimento, e qualche bug sparso qui e là, ci fa invece attendere fino all'ultimo momento quando avviene al contrario, ovvero subiamo un takedown (ops!) oppure ci scontriamo contro qualche parete di troppo.



Graficamente Ridge Racer ci regala dei bellissimi scenari ricchi e dettagliati, con strade lineari che si districano inizialmente per percorsi urbani per poi raggiungere strade in prossimità di grattacieli che rompono scorci in un cielo rigato dalla luce del tramonto, con moltissimi effetti di luce che rendono le nostre corse ancora più spettacolari. Far sfrecciare la nostra macchina a tutta velocità su un circuito underground in notturna sarà una gioia per i nostri occhi, anche per sistemi PC modesti. Non esistendo dei veri e propri settaggi grafici dovremo un po' andare a naso per verificare la risoluzione e la qualità giusta, visto che saranno gli unici parametri su cui potremo mettere le mani. L'effetto “blur” sulle automobili durante la corsa é molto gradevole e perfino la scia luminosa che viene generata durante i vari boost ci é piaciuta molto, regalandoci un senso di profondità in più. Abbiamo parlato prima di interfaccia semplificata, ma ciò non vuol dire che i ragazzi del team Bugbear non abbiano pensato a tutto! Infatti durante le gare potremo notare elementi chiave, come il numero di giri effettuati oppure il tempo mancante alla fine di un risultato, saggiamente disposti sullo scenario stesso (magari seguendo la linea di un cavalcavia o il muro di una curva) rendendo ancor più originale l'offerta.

La modalità Multiplayer, o come suggerisce la voce Domina il Mondo, ci catapulta in un fitto sistema di mappe create proprio dai vari utenti con la modalità Crea le Mie Città. In queste avremo la possibilità di seguire direttamente le stesse modalità della campagna singolo giocatore, però applicate a percorsi sempre nuovi e ricchi di elementi decorativi, facendo giusto riferimento alla fantasia di qualsiasi mente creativa si sia cimentata nell'impresa. Potremo quindi noi stessi creare un circuito ed arricchirlo nel più variopinto e curioso modo possibile, proponendo poi online alcune competizioni, come ad esempio sfidare altri concorrenti a percorrere un tracciato in un tempo minore del nostro, oppure ad una posizione in classifica migliore. Una griglia molto grande ci permette di disporre come in un mosaico tutta una serie di caselle sbloccabili durante la campagna principale, creando quindi una fitta rete di strade intrecciate dove qualunque sfida può essere creata. Non abbiamo perfino riscontrato problemi di lag importanti, cosa che ci ha permesso di provare una moltitudine di percorsi senza annoiarsi di fronte a tediose attese scoraggianti anche per il più paziente dei videogiocatori.



Una piccola nota di demerito va al comparto audio, quasi inesistente a nostro avviso, forse perché male abituati dalle altre offerte che comprendono una ricca serie di musiche adatte al genere Underground o, meglio, Unbounded. Poche tracce quindi vanno a ripetersi per le oltre 60 piste che affronteremo, appesantendo quindi un po' il carico di effetti scenografici che sicuramente riceverebbero moltissimo pathos se accompagnati dalla giusta colonna sonora.

In conclusione Ridge Racer non ci regala nulla di nuovo, tranne forse una modalità multiplayer tutta sua ed un buon costruction kit che ci permette di apportare un po' di originalità ad un tipo di giochi forse già molto inflazionato, visto l'innumerevole presenza di titoli a riguardo (Need For Speed, Split Second, Blur, Burnout .. solo per citare i più famosi). Vi auguriamo comunque di prendere parte alle sfide di Shatter Bay e perché no, diventare uno dei rivali più accaniti della signorina Shindo.

..é ora di unirsi agli Unbounded!!