Ridge Racer V

Ridge Racer V
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In principio fu il coin op. In seguito (escludendo il poco conosciuto Rave Racer), con l'avvento della PlayStation, la Namco ne fece una conversione e proseguì su questo nuovo supporto quella che sarebbe diventata una delle sue saghe videoludiche più lunghe e famose assieme a Tekken. Ci siamo così ritrovati fra le mani Ridge Racer Revolution, Rage Racer e infine Ridge Racer Type 4 con il quale é calato il sipario di questa serie per quello che riguarda la Psx. Un sipario che si é riaperto, senza farci aspettare troppo, in seguito all'uscita della PlayStation 2, preceduto, come di consueto, da immagini e filmati generosamente distribuiti. La Namco ci propone perciò questo nuovo Ridge Racer V che di fatto é al momento l'unico rappresentante del genere automobilistico per il nuovo hardware Sony, un rappresentante che però non strabilia e non aggiunge niente di nuovo sotto il sole
Ridge Racer V
Le macchine sono ben realizzate graficamente.

Le migliorie rispetto ai parenti a 32 bit coinvolgono, infatti, solo l'impianto grafico (il che comunque non é poco), ma andiamo con ordine. Dopo la bella presentazione in stile RRT4, dove fa la sua comparsa la nuova testimonial virtuale della Namco, Ai Fukami, possiamo entrare nel vivo delle opzioni. In seguito all'inserimento del vostro nome per i salvataggi e alla scelta del livello di difficoltà (Easy, Normal, Hard), infatti, avrete accesso alle modalità principali, ovvero Race, Design e Garage. Queste ultime permettono di personalizzare i colori della scuderia della quale fate parte e di settare tutta una serie di parametri e pezzi caratteristici delle vostre macchine, come per esempio i tipi di motori che vi verranno assegnati nel corso del gioco
Questa possibilità di effettuare scelte tecniche che possono rivelarsi strategicamente valide nelle gare, già presente peraltro in Rage Racer, pone questo titolo un gradino sopra ai normali titoli arcade, la personalizzazione dei propri veicoli ai fini di migliorare le proprie prestazioni infatti ricopre un ruolo molto importante, anche per le sfide testa a testa contro un amico che si possono effettuare tramite il Versus mode. Per entrare nel cuore del gioco, comunque, dovrete scegliere l'opzione Race che a sua volta vi permetterà di provare i vostri veicoli nelle tre modalità messe a disposizione dal gioco. Con Free Run, non c'é neanche bisogno di dirlo, potete prendere dimestichezza con i vari veicoli e imparare a conoscere le curve dei tracciati messi a disposizione senza che nessun altro concorrente vi possa infastidire
Ridge Racer V
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Ridge Racer V

Alla Namco hanno fatto veramente un buon lavoro e poco importa se di fatto le innovazioni apportate sono minime rispetto ai precedenti capitoli e ci troviamo fra le mani praticamente un vecchio Ridge Racer pompato. Un vero peccato però che la poca RAM video della PS2 abbia frenato l‘estro dei programmatori, altrimenti il gioco sarebbe risultato ancora migliore di quello che è. Se siete quindi fra coloro che hanno amato i precedenti capitoli e il loro particolare stile di guida ed inoltre avete deciso che la PS2 deve far parte della vostra personale collezione di console (evidentemente avete soldi in avanzo) allora prendete seriamente in considerazione l‘ipotesi di acquistare questo gioco. Inoltre considerate che attualmente l‘unico concorrente presente sulla PS2 è rappresentato dall‘insulso Driving Emotion Type S, quindi il titolo Namco non deve temere confronti (sulla stessa console) ancora per un po‘.