Riding Spirits 2
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È arrivata la cura per tutti quelli che soffrono di crisi d'astinenza da manubrio, finalmente il secondo capitolo di uno dei migliori simulatori di moto è arrivato nella vecchia Europa. Riding Spirits 2 torna sul nostro monolite preferito, con una modalità principiale di gioco che sotto molti aspetti ricorda quanto introdotto da quel mostro sacro delle quattro ruote che risponde al nome di Gran Turismo. Basandosi sull'utilizzo dei crediti vinti e mettendovi alla prova in una vera e propria carriera, RS2 vi permetterà, partendo da semplice rookie, di costruirvi una fama di tutto rispetto. Tra moto da strada, naked o da cross gareggerete su diversi tracciati, tra asfalto e sterrato per arrivare primi dimostrando equilibrio e sangue freddo. Ma sono molte le cose da discutere prima della gara. Incominciamo il briefing?
Immagini ed atmosfera.
Riding Spirits 2 colpisce fin dal primo approccio per la sua cura del dettaglio, grazie a modelli poligonali estremamente curati e perfettamente corrispondenti alla realtà. Un esempio, nel caso vi trovaste dietro una moto, in scia, noterete il grado dei particolari raggiunto nella realizzazione dei diversi ammortizzatori d'ogni singola moto (in cui anche il colore originale della molla è stato rispettato) , nonché le perfette movenze del pilota ed i particolari cromatici della tuta e del casco.
Persino i circuiti sono stati realizzati con la medesima cura sia quelli realmente esistenti sia quelli inventati; troviamo infatti paesaggi ed ambientazioni suggestivi che non sfigurano nel confronto con i modelli delle moto. Fosse tutto qui qualcuno potrebbe dire che non è poi cosi eccezionale; ricredetevi, perché il sistema di gioco permette di modificare i vari pezzi meccanici e non della moto, con la conseguente variazione sia delle prestazioni sia del modello poligonale. Il replay esalta quest'ottimo lavoro, permettendo di gustarsi sia la perfezione di guida sia le sinuose curve delle carenature, da svariate prospettive e per ogni singolo pilota in gara.
Purtroppo qualche piccola ingenuità è stata commessa: in alcuni effetti grafici, come il fumetto emesso dalla ruota posteriore in derapata, oppure, le nuvole di polvere alzate dalle moto sullo sterrato in cui non si riscontra quel realismo tipico del gioco. RS 2 non spicca solo per la bella grafica, è anche capace di offrire un vasto numero di gare, differenti per circuito, superficie, fascia oraria e obiettivo; per non parlare delle sfide contro il cronometro oppure contro l'intelligenza artificiale in appassionanti inseguimenti e staccate al limite. All'inizio del gioco nella modalità arcade saranno disponibili sei tracciati, diversi tra loro e mai noiosi, dove potrete cimentarvi in solitario o contro un amico, ma nel caso voleste mettervi alla prova in qualcosa di nuovo vi consiglio di cimentarvi nelle 100 sfide. Nella sezione Sfida dei 100 dovrete affrontare 100 avversari, in gare contro un singolo o contro gruppi di piloti, a seconda della sfida potranno essere gare ad inseguimento, dove il primo che raggiunge l'altro a vinto, oppure le classiche gare in circuiti e con moto diverse da sfida a sfida. La parete interessante di questa sezione è la possibilità di guadagnare crediti da sommare a quelli a disposizione nella modalità carriera; a seconda del grado di difficoltà che voi selezionerete (dove possibile) il premio sarà maggiore, attenzione anche questa sezione, come le altre, terrà conto delle vostre statistiche, è consigliabile quindi preparare ogni singola sfida nei minimi dettagli, oppure salvare prima di affrontarla.
Un polso alla Valentino Rossi.
Come anticipavo prima, RS 2 si può definire il Gran Turismo delle moto: non solo per l'ottimo realismo raggiunto dal modello fisico, ma anche nell'offerta delle modalità di gioco. All'inizio del gioco il giocatore potrà scegliere tra la modalità carriera, un divertente arcade, una sezione contro il cronometro e una serie di sfide, dal preoccupante numero di 100. Nella modalità carriera s'incomincia con i pochi crediti per comprare la prima moto, in sella alla quale sarete impegnati in gare dalla difficoltà crescente dove, vincendo le quali, non solo guadagnerete altri crediti ma anche moto, caschi e tute, che potrete accumulare o vendere a seconda della vostra strategia. Una volta accumulati abbastanza crediti dovrete decidere se potenziare la vostra moto oppure comprarne un'altra più potente: momento, questo, in cui le vostre doti di pilota dovranno lasciare posto a quelle di Team Manager; sappiate che la vittoria dipenderà anche da queste scelte. In ogni caso RS 2 è principalmente un simulatore di guida, ed il metodo migliore di vincere rimane quello di guidare meglio del vostro avversario, chiunque esso sia. Il sistema di guida che il gioco propone può essere diviso in due categorie, facilitato e realistico: il primo è consigliato a tutti quelli che non hanno mai guidato una moto, inoltre, permette di apprendere gli automatismi, le misure e i tempi del mezzo, la seconda, per piloti esperti, lascia al controllo del giocatore ogni singola azione di pilotaggio, dalla banale sterzata allo spostamento del peso in curva.
Tutti gli aiuti che setterete non devono farvi dimenticare che siete alla guida di un mezzo che non perdona errori di traiettoria e che non può sbandare come una macchina. Ne consegue, quindi, che i vostri inserimenti in curva e le valutazioni sulle traiettorie dovranno essere soppesate attentamente. Non spaventatevi, benché la curva d'apprendimento non sia immediata come quella di un gioco d'auto, una volta fatta la mano, sarà facile raggiungere prestazioni di tutto rispetto. Sfortunatamente il gioco presenta un lato negativo non indifferente: benché le campionature dei diversi motori e delle altre parti meccaniche siano d'alto livello è la colonna sonora ad uccidere l'atmosfera con brani musicali che annoiano sin dai primi momenti stroncando il pathos creato dall'inconfondibile rombo dei bicilindrici Ducati. Visti i nomi coinvolti nello sviluppo di questo gioco era logico aspettarsi temi musicali all'altezza del compito e scelti a ragione.
Meeting del dopo gara.
Nel globale Riding Spirits 2 è un simulatore di buon livello pensato per far divertire tutti quelli che adorano le due ruote e che hanno sempre desiderato collezionare, anche se solo in modo virtuale, le moto dei migliori costruttori del mondo. Un gioco lungo e mai noioso, ad eccezione delle musiche, capace di intrattenere sia il singolo che il gruppo per molto più di una serata, grazie ad una serie di prove dalla difficoltà crescente ma mai impossibili; in definitiva un'opera ben bilanciata che fa sperare in una futura uscita del terzo capitolo, adeguatamente migliorato nei suoi punti deboli.
Non ho altro da dirvi se non stringete bene il manubrio e frenate sempre al limite.
Immagini ed atmosfera.
Riding Spirits 2 colpisce fin dal primo approccio per la sua cura del dettaglio, grazie a modelli poligonali estremamente curati e perfettamente corrispondenti alla realtà. Un esempio, nel caso vi trovaste dietro una moto, in scia, noterete il grado dei particolari raggiunto nella realizzazione dei diversi ammortizzatori d'ogni singola moto (in cui anche il colore originale della molla è stato rispettato) , nonché le perfette movenze del pilota ed i particolari cromatici della tuta e del casco.
Persino i circuiti sono stati realizzati con la medesima cura sia quelli realmente esistenti sia quelli inventati; troviamo infatti paesaggi ed ambientazioni suggestivi che non sfigurano nel confronto con i modelli delle moto. Fosse tutto qui qualcuno potrebbe dire che non è poi cosi eccezionale; ricredetevi, perché il sistema di gioco permette di modificare i vari pezzi meccanici e non della moto, con la conseguente variazione sia delle prestazioni sia del modello poligonale. Il replay esalta quest'ottimo lavoro, permettendo di gustarsi sia la perfezione di guida sia le sinuose curve delle carenature, da svariate prospettive e per ogni singolo pilota in gara.
Purtroppo qualche piccola ingenuità è stata commessa: in alcuni effetti grafici, come il fumetto emesso dalla ruota posteriore in derapata, oppure, le nuvole di polvere alzate dalle moto sullo sterrato in cui non si riscontra quel realismo tipico del gioco. RS 2 non spicca solo per la bella grafica, è anche capace di offrire un vasto numero di gare, differenti per circuito, superficie, fascia oraria e obiettivo; per non parlare delle sfide contro il cronometro oppure contro l'intelligenza artificiale in appassionanti inseguimenti e staccate al limite. All'inizio del gioco nella modalità arcade saranno disponibili sei tracciati, diversi tra loro e mai noiosi, dove potrete cimentarvi in solitario o contro un amico, ma nel caso voleste mettervi alla prova in qualcosa di nuovo vi consiglio di cimentarvi nelle 100 sfide. Nella sezione Sfida dei 100 dovrete affrontare 100 avversari, in gare contro un singolo o contro gruppi di piloti, a seconda della sfida potranno essere gare ad inseguimento, dove il primo che raggiunge l'altro a vinto, oppure le classiche gare in circuiti e con moto diverse da sfida a sfida. La parete interessante di questa sezione è la possibilità di guadagnare crediti da sommare a quelli a disposizione nella modalità carriera; a seconda del grado di difficoltà che voi selezionerete (dove possibile) il premio sarà maggiore, attenzione anche questa sezione, come le altre, terrà conto delle vostre statistiche, è consigliabile quindi preparare ogni singola sfida nei minimi dettagli, oppure salvare prima di affrontarla.
Un polso alla Valentino Rossi.
Come anticipavo prima, RS 2 si può definire il Gran Turismo delle moto: non solo per l'ottimo realismo raggiunto dal modello fisico, ma anche nell'offerta delle modalità di gioco. All'inizio del gioco il giocatore potrà scegliere tra la modalità carriera, un divertente arcade, una sezione contro il cronometro e una serie di sfide, dal preoccupante numero di 100. Nella modalità carriera s'incomincia con i pochi crediti per comprare la prima moto, in sella alla quale sarete impegnati in gare dalla difficoltà crescente dove, vincendo le quali, non solo guadagnerete altri crediti ma anche moto, caschi e tute, che potrete accumulare o vendere a seconda della vostra strategia. Una volta accumulati abbastanza crediti dovrete decidere se potenziare la vostra moto oppure comprarne un'altra più potente: momento, questo, in cui le vostre doti di pilota dovranno lasciare posto a quelle di Team Manager; sappiate che la vittoria dipenderà anche da queste scelte. In ogni caso RS 2 è principalmente un simulatore di guida, ed il metodo migliore di vincere rimane quello di guidare meglio del vostro avversario, chiunque esso sia. Il sistema di guida che il gioco propone può essere diviso in due categorie, facilitato e realistico: il primo è consigliato a tutti quelli che non hanno mai guidato una moto, inoltre, permette di apprendere gli automatismi, le misure e i tempi del mezzo, la seconda, per piloti esperti, lascia al controllo del giocatore ogni singola azione di pilotaggio, dalla banale sterzata allo spostamento del peso in curva.
Tutti gli aiuti che setterete non devono farvi dimenticare che siete alla guida di un mezzo che non perdona errori di traiettoria e che non può sbandare come una macchina. Ne consegue, quindi, che i vostri inserimenti in curva e le valutazioni sulle traiettorie dovranno essere soppesate attentamente. Non spaventatevi, benché la curva d'apprendimento non sia immediata come quella di un gioco d'auto, una volta fatta la mano, sarà facile raggiungere prestazioni di tutto rispetto. Sfortunatamente il gioco presenta un lato negativo non indifferente: benché le campionature dei diversi motori e delle altre parti meccaniche siano d'alto livello è la colonna sonora ad uccidere l'atmosfera con brani musicali che annoiano sin dai primi momenti stroncando il pathos creato dall'inconfondibile rombo dei bicilindrici Ducati. Visti i nomi coinvolti nello sviluppo di questo gioco era logico aspettarsi temi musicali all'altezza del compito e scelti a ragione.
Meeting del dopo gara.
Nel globale Riding Spirits 2 è un simulatore di buon livello pensato per far divertire tutti quelli che adorano le due ruote e che hanno sempre desiderato collezionare, anche se solo in modo virtuale, le moto dei migliori costruttori del mondo. Un gioco lungo e mai noioso, ad eccezione delle musiche, capace di intrattenere sia il singolo che il gruppo per molto più di una serata, grazie ad una serie di prove dalla difficoltà crescente ma mai impossibili; in definitiva un'opera ben bilanciata che fa sperare in una futura uscita del terzo capitolo, adeguatamente migliorato nei suoi punti deboli.
Non ho altro da dirvi se non stringete bene il manubrio e frenate sempre al limite.