Ring of Red
di
Redazione Gamesurf
Le missioni cresceranno come difficoltà e durata con il progredire del gioco, perciò assicuratevi di avere il tempo necessario per portare a termine la campagna intrapresa.
Non dimenticate di analizzare anche il terreno sul quale vi state muovendo, poiché influenzerà la capacità di spostamento del vostro mezzo turno per turno.
Analizzando il gioco sotto l'aspetto tecnico si deve elogiare la grafica, adatta all'ambientazione militare del gioco, ma non scontata; la parte bidimensionale della stessa si fonde perfettamente con quella tridimensionale.
Per quanto riguarda il sistema di gestione dei menù, sia prima sia durante le campagne, bisogna riconoscere ai programmatori della Konami che il loro lavoro è completo e di facile intuizione anche per un principiante del genere, aspetto non trascurabile in un simile gioco.
Andando ad osservare le varie opzioni, troviamo tutto quello che ci può servire per conoscere i diversi elementi del gioco , spiegati in modo chiaro e conciso, che si tratti informazioni sui vari tipi di AFW o della caratterizzazione dei vari personaggi e dei nemici.
La grafica poligonale usata per i combattimenti è in sostanza perfetta, solo qualche errore di texture è visibile in rarissime occasioni ed esclusivamente da un occhio esperto.
Molto curati e realistici gli effetti di luce ed ombre su tutti gli elementi a tre dimensioni, sia i mezzi sia la fanteria appaiono reali per aspetto e movimenti.
La cura nella costruzione delle varie figure presenti nel gioco si apprezza in pieno quando, una volta entrati nella scheda delle statistiche relative al personaggio o al soldato, si può visualizzare la sua figura tridimensionale in movimento, ruotandola a piacere.
I vari effetti speciali non sfigurano con l'insieme: esplosioni, fiamme, gas, fumo e sangue sono estremamente verosimili e ben realizzati sotto l'aspetto fisico; si potrebbe chiedere di più solo per l'effetto causato dall'impatto del proiettile sul terreno ,il quale risulta poco verosimile.
Per ciò che concerne l'aspetto musicale, il termine più adatto è "appropriato"; orecchiabili, non ripetitive e dal giusto ritmo, ottime per galvanizzare il giocatore durante le battaglie.
Relativamente agli effetti sonori il discorso è simile a quello già espresso per la grafica: anche qui, infatti, sono presenti piccole pecche rilevabili solo da orecchio esperto. In generale , ci troviamo di fronte ad un lavoro ottimo ,anche per via del particolare delle urla lanciate dai soldati colpiti a morte.
Non dimenticate di analizzare anche il terreno sul quale vi state muovendo, poiché influenzerà la capacità di spostamento del vostro mezzo turno per turno.
Analizzando il gioco sotto l'aspetto tecnico si deve elogiare la grafica, adatta all'ambientazione militare del gioco, ma non scontata; la parte bidimensionale della stessa si fonde perfettamente con quella tridimensionale.
Per quanto riguarda il sistema di gestione dei menù, sia prima sia durante le campagne, bisogna riconoscere ai programmatori della Konami che il loro lavoro è completo e di facile intuizione anche per un principiante del genere, aspetto non trascurabile in un simile gioco.
Andando ad osservare le varie opzioni, troviamo tutto quello che ci può servire per conoscere i diversi elementi del gioco , spiegati in modo chiaro e conciso, che si tratti informazioni sui vari tipi di AFW o della caratterizzazione dei vari personaggi e dei nemici.
La grafica poligonale usata per i combattimenti è in sostanza perfetta, solo qualche errore di texture è visibile in rarissime occasioni ed esclusivamente da un occhio esperto.
Molto curati e realistici gli effetti di luce ed ombre su tutti gli elementi a tre dimensioni, sia i mezzi sia la fanteria appaiono reali per aspetto e movimenti.
La cura nella costruzione delle varie figure presenti nel gioco si apprezza in pieno quando, una volta entrati nella scheda delle statistiche relative al personaggio o al soldato, si può visualizzare la sua figura tridimensionale in movimento, ruotandola a piacere.
I vari effetti speciali non sfigurano con l'insieme: esplosioni, fiamme, gas, fumo e sangue sono estremamente verosimili e ben realizzati sotto l'aspetto fisico; si potrebbe chiedere di più solo per l'effetto causato dall'impatto del proiettile sul terreno ,il quale risulta poco verosimile.
Per ciò che concerne l'aspetto musicale, il termine più adatto è "appropriato"; orecchiabili, non ripetitive e dal giusto ritmo, ottime per galvanizzare il giocatore durante le battaglie.
Relativamente agli effetti sonori il discorso è simile a quello già espresso per la grafica: anche qui, infatti, sono presenti piccole pecche rilevabili solo da orecchio esperto. In generale , ci troviamo di fronte ad un lavoro ottimo ,anche per via del particolare delle urla lanciate dai soldati colpiti a morte.
Ring of Red
Ring of Red
La Konami, adesso, si può quasi definire una casa di produzione a 360 gradi: dopo i superlativi capitoli del suo gioco di calcio e lo splendido Metal Gear Solid, ritorna a sorprenderci con un War Game tattico che rompe gli schemi classici.
Ring Of Red ci trasporta in uno scenario fantapolitico in cui la seconda guerra mondiale non si è conclusa come tutti noi conosciamo; la contesa adesso si combatte in casa, tra fratelli, in un Giappone diviso in tre fazioni: quella repubblicana del Nord, il Sud democratico e la parte controllata dall'unione sovietica, siamo nel 1964.
Masami Von Waizegger, Ryoko Minakawa, Kenichi Kinasato e John Caster formano la squadra di punta dell'esercito Sudista: sono i piloti dei robot sperimentali da battaglia chiamati AFW, creati in collaborazione con la Germania come arma definitiva da affiancare alla fanteria, alla quale sono affidati i compiti più importanti e difficili.
Il gioco si sviluppa in quattro parti: la prima, con l'assegnazione degli ordini di missione; la seconda, con la selezione delle squadre di fanteria da affiancare al mezzo; la terza, dove si eseguono gli spostamenti necessari per le fasi d'avvicinamento; infine la quarta fase, quando si procede alla battaglia in tempo reale, in un ambiente totalmente tridimensionale.
Il gioco diventerà sempre più difficile col susseguirsi dei diversi capitoli, durante i quali vi troverete ad affrontare un numero sempre più crescente di unità nemiche.
I protagonisti, dopo la positiva conclusione di un combattimento o di una missione, guadagneranno punti esperienza che, oltre a far salire il livello del personaggio, sbloccheranno abilità che vi permetteranno di affrontare alla pari i vostri avversari.
Il tutto fa di Red of Ring un gioco completo, molto interessante e per niente settoriale come si potrebbe credere a prima vista; un interessante esperimento per il futuro che merita uno sviluppo in un prossimo capitolo.
Ring Of Red ci trasporta in uno scenario fantapolitico in cui la seconda guerra mondiale non si è conclusa come tutti noi conosciamo; la contesa adesso si combatte in casa, tra fratelli, in un Giappone diviso in tre fazioni: quella repubblicana del Nord, il Sud democratico e la parte controllata dall'unione sovietica, siamo nel 1964.
Masami Von Waizegger, Ryoko Minakawa, Kenichi Kinasato e John Caster formano la squadra di punta dell'esercito Sudista: sono i piloti dei robot sperimentali da battaglia chiamati AFW, creati in collaborazione con la Germania come arma definitiva da affiancare alla fanteria, alla quale sono affidati i compiti più importanti e difficili.
Il gioco si sviluppa in quattro parti: la prima, con l'assegnazione degli ordini di missione; la seconda, con la selezione delle squadre di fanteria da affiancare al mezzo; la terza, dove si eseguono gli spostamenti necessari per le fasi d'avvicinamento; infine la quarta fase, quando si procede alla battaglia in tempo reale, in un ambiente totalmente tridimensionale.
Il gioco diventerà sempre più difficile col susseguirsi dei diversi capitoli, durante i quali vi troverete ad affrontare un numero sempre più crescente di unità nemiche.
I protagonisti, dopo la positiva conclusione di un combattimento o di una missione, guadagneranno punti esperienza che, oltre a far salire il livello del personaggio, sbloccheranno abilità che vi permetteranno di affrontare alla pari i vostri avversari.
Il tutto fa di Red of Ring un gioco completo, molto interessante e per niente settoriale come si potrebbe credere a prima vista; un interessante esperimento per il futuro che merita uno sviluppo in un prossimo capitolo.