Ring of Red

Ring of Red
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Un ultimo appunto negativo al sonoro potrebbe essere la totale mancanza di dialoghi parlati al posto di quelli scritti almeno durante le fasi di battaglia, se non in tutto il gioco: del resto, potendo sfruttare la capacita di un DVD sono del parere che un simile gioco potrebbe solo guadagnarci, sotto tutti gli aspetti.
Ring of Red

Per quanto riguarda la giocabilità, Ring of Red è stato concepito veramente bene, le azioni sono intuitive, i menù sono completi ma di facile utilizzo, anche per un principiante del genere.
Lo scontro è relativamente facile da affrontare fin dai primi tentativi, non presentando un numero eccessivo di variabili da tenere in considerazione.
Solo andando molto avanti nel gioco ci si può trovare in leggera difficoltà nell'elaborare una strategia vincente fin dal primo tentativo, visto il numero sempre crescente d'avversari.
Raccomando comunque di leggere attentamente non solo il manuale d'istruzioni ma anche le varie schede dei personaggi, dei mezzi e dei soldati in modo da ottimizzare, da subito, i vari team che si possono formare durante il gioco, poiché scelte errate o prese con eccessiva leggerezza possono rendere gli scontri più duri del necessario.
La longevità del gioco è relativamente alta: dipende molto da quante tattiche e strategie diverse il giocatore vorrà sperimentare.
Ring of Red

La possibilità di giocare in coppia, magari uno contro l'altro in una sfida tra memory card, avrebbe aggiunto valore all'opera ma non si poteva chiedere di più.
Per concludere "Ring of Red" si presenta come un ottimo prodotto destinato ad un ampio target di pubblico, un gioco interessante più simile ad un gioco di ruolo che non al solito tattico.


Gabriele Idda
Ring of Red
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Ring of Red

La Konami, adesso, si può quasi definire una casa di produzione a 360 gradi: dopo i superlativi capitoli del suo gioco di calcio e lo splendido Metal Gear Solid, ritorna a sorprenderci con un War Game tattico che rompe gli schemi classici.
Ring Of Red ci trasporta in uno scenario fantapolitico in cui la seconda guerra mondiale non si è conclusa come tutti noi conosciamo; la contesa adesso si combatte in casa, tra fratelli, in un Giappone diviso in tre fazioni: quella repubblicana del Nord, il Sud democratico e la parte controllata dall'unione sovietica, siamo nel 1964.
Masami Von Waizegger, Ryoko Minakawa, Kenichi Kinasato e John Caster formano la squadra di punta dell'esercito Sudista: sono i piloti dei robot sperimentali da battaglia chiamati AFW, creati in collaborazione con la Germania come arma definitiva da affiancare alla fanteria, alla quale sono affidati i compiti più importanti e difficili.
Il gioco si sviluppa in quattro parti: la prima, con l'assegnazione degli ordini di missione; la seconda, con la selezione delle squadre di fanteria da affiancare al mezzo; la terza, dove si eseguono gli spostamenti necessari per le fasi d'avvicinamento; infine la quarta fase, quando si procede alla battaglia in tempo reale, in un ambiente totalmente tridimensionale.
Il gioco diventerà sempre più difficile col susseguirsi dei diversi capitoli, durante i quali vi troverete ad affrontare un numero sempre più crescente di unità nemiche.
I protagonisti, dopo la positiva conclusione di un combattimento o di una missione, guadagneranno punti esperienza che, oltre a far salire il livello del personaggio, sbloccheranno abilità che vi permetteranno di affrontare alla pari i vostri avversari.
Il tutto fa di Red of Ring un gioco completo, molto interessante e per niente settoriale come si potrebbe credere a prima vista; un interessante esperimento per il futuro che merita uno sviluppo in un prossimo capitolo.