Risen 2: Dark Waters

Risen 2 Dark Waters
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Nel corso dell'avventura il nostro eroe potrà apprendere, sempre tramite alcuni maestri sparsi qua e là, l'uso di pistole e moschetti. Le armi da fuoco pur avendo tempi di ricarica abbastanza lunghi, aggiungono un'ulteriore dimensione allo scontro dando al giocatore diverse possibilità di approccio allo scontro. A queste abilità di combattimento se ne aggiungo altre meno votate alla violenza come l'intimidazione, il furto, lo scasso e la persuasione. Tutte queste “arti” serviranno non solo per farci accumulare più denaro e oggetti rari tramite furti o scassi di forzieri, ma ci daranno la possibilità di modificare sensibilmente il modo di portare a termine tantissime missioni.

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Parlando proprio delle missioni, possiamo tranquillamente sostenere che il gioco offre una evoluzione della storia e delle quest abbastanza lineare. Tuttavia, una volta personalizzato il personaggio, il gioco darà la possibilità di intimidire o imbrogliare gli NPC aprendo strade diverse alla risoluzione dell'obiettivo. Chiudiamo la panoramica sul gameplay parlando di altri due elementi estremamente importanti il voodoo e il sistema di crafting. Il primo sostituisce in pratica la magia classica dei giochi di ruoli, con novità interessanti quali la possibilità di controllare la mente non solo degli umani tramite la creazione delle famose bambole, ma anche quella degli animali come scimmie e pappagalli per compiere furti o altre azioni che passeranno abbastanza inosservate.

Il crafting invece permetterà, una volta acquisiti i progetti, di creare armi, pozioni, e strumenti per i rituali della magia nera. Tutti questi oggetti tra i quali possiamo anche citare anelli, talismani e vestiario serviranno a modificare i parametri del nostro personaggio con dei bonus in particolari abilità, rivelandosi, quindi, estremamente utili nella crescita del nostro eroe. Non dimentichiamoci, infine, che durante il corso dell'avventura potremo anche ingaggiare dei compagni che ci accompagneranno per le nostre scorribande e sopratutto ci aiuteranno nei combattimenti più impegnativi.

Vacanze ai tropici

A livello contenutistico possiamo affermare che il titolo oltre a tutti gli elementi già citati, offre un sistema di travelling abbastanza vasto che a differenza del primo che poteva contare su un'unica grossa isola, in questa seconda incarnazione propone un vero e proprio atollo paradisiaco da poter esplorare in lungo ed in largo. Segreti, tesori, indigeni, colonie e tantissimi personaggi dotati di un ciclo giorno e notte sono solo alcuni degli elementi iconografici che compongo il più che mai credibile affresco in cui il giocatore viene immerso.

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Anche in questo caso, la vecchia scuola si fa sentire grazie a delle scelte molto apprezzate quale le mappe cartacee che ci indicheranno i luoghi presenti sull'isola e un bussola che in mancanza di un riferimento cartaceo sarà l'unico strumento con il quale potremo orientarci.

Parlando sotto un'aspetto meramente tecnico invece possiamo affermare che nonostante il gioco sia stato concepito per la piattaforma pc, per quanto riguarda l'adattamento al pad della console il lavoro svolto da Pirahna Bytes é assolutamente soddisfacente. I comandi principali sono spalmati sia sui tasti frontali che dorsali del pad, mentre un comodo menù radiale richiamabile in qualsiasi momento con RB ci darà la possibilità di accedere velocemente a degli oggetti precedentemente inseriti. Unica pecca, ma già presente nella versione PC, una gestione delle telecamera totalmente in mano al giocatore, che sopratutto negli scontri con animali o mostri veloci rende il tutto un po troppo macchinoso e scomodo da gestire mentre si é impegnati a combattere.

Non é però tutto oro quello che luccica, e soprattutto sotto l'aspetto grafico il titolo mostra segni di cedimento. Se, come detto già per la versione PC, il paesaggio "statico" regala scorci incredibilmente validi, una volta messo in movimento il personaggio, il gioco soffre decisamente di qualche problema. Su tutti dobbiamo citare un frame rate abbastanza instabile che in particolari situazioni si é rivelato troppo ballerino portando l'azione a scattare e talvolta ( soprattuto finiti i combattimenti ) quasi a bloccarsi. A questo si aggiungono dei difetti nei movimenti dei personaggi legnosi e poco credibili con alcune animazioni che risultano troppo slegate dal contesto di gioco. A chiudere il cerchio ci pensa un rendering delle texture che viene caricato molto lentamente, offrendo per qualche secondo quel brutto effetto slavato ai poligoni. Tutti problemi che speriamo possano essere sistemati magari con il rilascio della patch. Niente da segnalare sotto l'aspetto audio con un discreto doppiaggio inglese e una serie di sottotitoli in lingua italiana molto utili a chi non digerisce la lingua della Regina. Anche la campionatura dei suoni risulta più che sufficiente ed in linea con altri prodotti del genere.

Tirando le somme possiamo dire che anche su console Risen 2: Dark Waters riesce ad offrire anche su console quella sensazione da titolo old school che la versione PC ha regalato ai suoi possessori. Vista la penuria di titoli in questa sessione estiva e sopratutto se siete amanti del genere ma non avete modo di acquistare il titolo su PC, questo prodotto sarà in grado di saziare i vostri palati di videogiocatori raffinati.

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Risen 2: Dark Waters
8

Voto

Redazione

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Risen 2: Dark Waters

Risen 2: dark Waters offre una solida trama condita da un gameplay che richiama più di una volta il concetto tanto caro a giochi di ruolo del passato. Se siete appassionati di giochi di ruolo e amate anche il temo piratesco questo é sicuramente il titolo per la vostra estate. A patto ovviamente di sorvolare su fin troppo evidenti limiti tecnici.

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