Road Rash: Jailbreak

Road Rash Jailbreak
di
Facile e scontato bersaglio di inquisizioni sulla base di improvvisati moralismi e al tempo stesso simpatico oggettino di plastica grigia contro cui puntare il dito accusatorio, in grado evidentemente di scacciare il demonio e purificare l'anima del peccatore, la PlayStation vive da tempo in uno stato di latitanza, rifugiandosi saltuariamente sotto l'ala protettrice di mamma Sony che, nel bene e nel male, riesce a metterla al riparo da falsi moralismi e inutili ipocrisie. Le stesse ipocrisie che hanno ritirato dal commercio Resident Evil, lo stesso moralismo che additava Carmageddon come deviante per una giovane psiche, lo stesso perbenismo che ha temuto le scorrerie virtuali in Gran Theft Auto e che addita Final Fantasy VIII ed i suoi colori pericolosi per occhi ancora giovani
Road Rash: Jailbreak
La modalità a due giocatori è godibilissima. Sano e puro divertimento arcade.

Saltiamo a pié pari le conseguenti polemiche e i relativi seguiti. Road Rash é ancora tra noi e questa volta sembra aver rotto le barre della galera, pronto per fuggire, in una sorta di metafora videoludica, da tutto ciò che viene oggi spacciato per giusto e legale. La lunga storia che vede nascere e muoversi Road Rash parte dal 1992, anno in cui il titolo in questione fu appannaggio del Sega Mega Drive. Superata l'esperienza a 16 bit con la Sega Road Rash approda su una console che riscosse scarsissimo successo, il 3DO della Panasonic, avvalendosi peraltro di una grafica poligonale. É solo nel 1998 che Road Rash appare al pubblico Sony in forma 3D. Ora, a più di un anno di distanza, il mietitore dell'asfalto torna alla carica ancor più incattivito, portando a stendardo (sulla confezione s'intende) un ben preciso monito: "Do the crime, don't do the time". Lasciate perdere cronometro e intertempi sul giro: qui quel che conta é picchiare
E intendo picchiare duro. Dopo un'introduzione che svolgerà a testa bassa il suo lavoro, avremo acceso al menù principale. Le possibilità sono due: Solo e Multiplayer. La prima si suddivide ulteriormente in Jailbreak, Five-O e Time Trial, mentre l'anima multigiocatore del titolo in questione vien fuori in forma di ben cinque mod: Skull to Skull, Cops & Robbers, Side Car (CO-OP), Side Car (Vs.) e Time Trials. É qui forse il caso di chiarire, schematicamente, l'essenza di tale elenco di nomi. Nella modalità Jailbreak ci sarà richiesto di unirci ad una gang e farci strada ottenendo promozioni fino a guadagnare un ruolo di tutto rispetto nella banda. Lo scopo finale sarà quello di tirare fuori di galera Spaz. Nella Five-O impersoneremo un piedipiatti all'inseguimento dei più disparati pirati della strada. Ogni gara presuppone un numero minimo di arresti da portare a termine. Aggirando la scontata e ben nota modalità Time Trial si giunge alla prima delle opzioni multiplayer, la Skull to Skull. Vero leit motiv del gioco, tale modalità ci vedrà scontrarci sino all'ultimo sangue a colpi di randelli, mazze ferrate nonché calci e pugni
Road Rash: Jailbreak
Road Rash Jailbreakocchiellojpg

Road Rash: Jailbreak

Road Rash: Jailbreak va capito, deve essere amato profondamente, deve appassionare al primo impatto per non lasciare più il giocatore. Chiamatelo gioco di nicchia, se volete. Di certo non avrà e-o meriterà la stessa fama e lo stesso blasone di un titolo calcistico, di un titolo di Yamauchi o di uno sneak'em up d'autore. L'irriverenza e la brama di mandare al diavolo leggi stradali e di buon costume bisogna averle dentro, come l'amore verso il titolo in questione. Se lo avete amato, don't worry, gettatevi a capofitto. Se non avete un'idea ben precisa in merito provatelo e valutate di conseguenza. Anyway, do the crime!

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI