Rochard
di
Prezzo: 9.99 Euro
Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un rinnovato interesse per la figura del comune operaio spaziale all'interno dei videogiochi: se infatti in passato c'erano figure come Miner 2049er o il fattorino di D-Generation, oggi assistiamo alla ribalta di modesti lavoratori stellari come l'ormai noto Isaac Clarke da Dead Space o appunto, il neo-arrivato John Rochard. Pur privo di citazioni colte all'interno del suo nome, questo baffuto omone ci introduce ad un gioco che richiama alcuni elementi di gameplay già visti in diversi titoli famosi, ma amalgamandoli in maniera inedita.
Opera prima dei finlandesi Recoil Games, Rochard ci mette nei panni dell'omonimo minatore galattico, robusto e rude ma anche nobile e coraggioso, il nostro prode operaio dalla parlata texana sarà alle prese con un problema ben più grande di un comune asteroide da trivellare che vaga pacioso per la galassia. La trama vede infatti l'equipaggio di un'astronave della compagnia mineraria Skyrig intenta a viaggiare alla ricerca del prezioso Turbinium, minerale fondamentale per l'economia galattica la cui penuria rischia di determinare la perdita di lavoro per il povero John ed i suoi colleghi abituati a trivellare a gravità zero. D'un tratto però accade l'imprevisto: su uno degli asteroidi viene ritrovata una potente fonte di energia dall'origine misteriosa, che potrebbe rappresentare la salvezza per l'equipaggio o una minaccia per l'intero universo..
Rochard é fondamentalmente un platform/puzzle dalla struttura bidimensionale, che miscela in maniera interessante elementi di giochi come Shadow Complex, Trine e Half Life 2. Ebbene si, avremo infatti a nostra disposizione una “gravity gun” in grado di raccogliere, spostare e lanciare diversi oggetti ed elementi, e ciò ci consentirà non solo di avanzare risolvendo numerosi enigmi (apri il portello, impila le casse, sposta la piattaforma, sgancia la batteria, gestisci i pesi, ecc.) ma anche di utilizzare tale strumento per uccidere i nemici lanciandogli contro di tutto, da casse a detonatori. Avanzando sarà possibile utilizzare l'arma a disposizione anche per ripararsi e deflettere i colpi (basta tenere un oggetto davanti) e inoltre quest'ultima verrà potenziata con nuove funzioni, anche offensive.
Inizialmente gli enigmi presenti sono molto semplici, ma avanzando diverranno sempre più complessi e soddisfacenti da risolvere; tra l'altro alcuni dei collectibles opzionali sono raggiungibili solo risolvendo alcune situazioni con la logica, il che si trasforma in un “gioco nel gioco” non strettamente necessario ma molto stimolante da affrontare. Ma non é finita qui: Rochard ha anche il potere di poter diminuire la gravità, e ciò va ad incidere tanto sul platforming quanto sui puzzle e sulla balistica degli oggetti lanciati. La gravità alterata infatti cambierà la traiettoria degli oggetti, ed é possibile fare ciò anche “in corsa” mentre gli oggetti sono a mezz'aria alterandone l'andamento. Inutile dire che la diminuzione della forza gravitazionale ha anche un grosso peso negli enigmi basati, appunto, sul peso degli oggetti, e che solo attivando questo potere sarà possibile spostare alcune casse particolarmente pesanti o sfruttare alcune caratteristiche avanzate dell'arma a scopo esplorativo.
Al contrario di giochi in stile “metroidvania” come Shadow Complex, qui la progressione é quasi sempre lineare, ma ciò non pesa affatto sul gameplay che anzi risulta immediato e divertente. L'avanzamento é scandito da continue sorprese ed aggiunte (nuovi elementi, nemici, potenziamenti, gravità che cambia); quindi anche se le meccaniche di base restano le medesime per buona parte del gioco, il tutto risulta sempre fresco e interessante. In particolare verso la fine otterremo un potenziamento definitivo che renderà il gioco estremamente divertente ma andrà a diminuire la sfida, un po' come accadeva nel già citato Half Life 2. L'unico vero difetto riguardo il gameplay é rappresentato da alcuni tempi morti, dovuti a due fattori: innanzitutto il level design é generalmente ottimo ma presenta un paio di punti in cui saremo costretti a fare backtracking o attraversare sezioni dove non c'é niente da fare.
Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un rinnovato interesse per la figura del comune operaio spaziale all'interno dei videogiochi: se infatti in passato c'erano figure come Miner 2049er o il fattorino di D-Generation, oggi assistiamo alla ribalta di modesti lavoratori stellari come l'ormai noto Isaac Clarke da Dead Space o appunto, il neo-arrivato John Rochard. Pur privo di citazioni colte all'interno del suo nome, questo baffuto omone ci introduce ad un gioco che richiama alcuni elementi di gameplay già visti in diversi titoli famosi, ma amalgamandoli in maniera inedita.
Opera prima dei finlandesi Recoil Games, Rochard ci mette nei panni dell'omonimo minatore galattico, robusto e rude ma anche nobile e coraggioso, il nostro prode operaio dalla parlata texana sarà alle prese con un problema ben più grande di un comune asteroide da trivellare che vaga pacioso per la galassia. La trama vede infatti l'equipaggio di un'astronave della compagnia mineraria Skyrig intenta a viaggiare alla ricerca del prezioso Turbinium, minerale fondamentale per l'economia galattica la cui penuria rischia di determinare la perdita di lavoro per il povero John ed i suoi colleghi abituati a trivellare a gravità zero. D'un tratto però accade l'imprevisto: su uno degli asteroidi viene ritrovata una potente fonte di energia dall'origine misteriosa, che potrebbe rappresentare la salvezza per l'equipaggio o una minaccia per l'intero universo..
Rochard é fondamentalmente un platform/puzzle dalla struttura bidimensionale, che miscela in maniera interessante elementi di giochi come Shadow Complex, Trine e Half Life 2. Ebbene si, avremo infatti a nostra disposizione una “gravity gun” in grado di raccogliere, spostare e lanciare diversi oggetti ed elementi, e ciò ci consentirà non solo di avanzare risolvendo numerosi enigmi (apri il portello, impila le casse, sposta la piattaforma, sgancia la batteria, gestisci i pesi, ecc.) ma anche di utilizzare tale strumento per uccidere i nemici lanciandogli contro di tutto, da casse a detonatori. Avanzando sarà possibile utilizzare l'arma a disposizione anche per ripararsi e deflettere i colpi (basta tenere un oggetto davanti) e inoltre quest'ultima verrà potenziata con nuove funzioni, anche offensive.
Inizialmente gli enigmi presenti sono molto semplici, ma avanzando diverranno sempre più complessi e soddisfacenti da risolvere; tra l'altro alcuni dei collectibles opzionali sono raggiungibili solo risolvendo alcune situazioni con la logica, il che si trasforma in un “gioco nel gioco” non strettamente necessario ma molto stimolante da affrontare. Ma non é finita qui: Rochard ha anche il potere di poter diminuire la gravità, e ciò va ad incidere tanto sul platforming quanto sui puzzle e sulla balistica degli oggetti lanciati. La gravità alterata infatti cambierà la traiettoria degli oggetti, ed é possibile fare ciò anche “in corsa” mentre gli oggetti sono a mezz'aria alterandone l'andamento. Inutile dire che la diminuzione della forza gravitazionale ha anche un grosso peso negli enigmi basati, appunto, sul peso degli oggetti, e che solo attivando questo potere sarà possibile spostare alcune casse particolarmente pesanti o sfruttare alcune caratteristiche avanzate dell'arma a scopo esplorativo.
Al contrario di giochi in stile “metroidvania” come Shadow Complex, qui la progressione é quasi sempre lineare, ma ciò non pesa affatto sul gameplay che anzi risulta immediato e divertente. L'avanzamento é scandito da continue sorprese ed aggiunte (nuovi elementi, nemici, potenziamenti, gravità che cambia); quindi anche se le meccaniche di base restano le medesime per buona parte del gioco, il tutto risulta sempre fresco e interessante. In particolare verso la fine otterremo un potenziamento definitivo che renderà il gioco estremamente divertente ma andrà a diminuire la sfida, un po' come accadeva nel già citato Half Life 2. L'unico vero difetto riguardo il gameplay é rappresentato da alcuni tempi morti, dovuti a due fattori: innanzitutto il level design é generalmente ottimo ma presenta un paio di punti in cui saremo costretti a fare backtracking o attraversare sezioni dove non c'é niente da fare.