Rocket Arena 3

di Redazione Gamesurf
Insomma, si tratta di una collezione di livelli assolutamente fuori parametro, allo stato dell'arte anche quanto a realizzazione tecnica, nel senso che nonostante la ricchezza e la complessità delle strutture, difficilmente il frame rate subirà gravi sbalzi o quei drammatici cali a cui altre mappe "custom" per Q3A ci hanno abituato
Ma quello che rende RA3 bello da giocare, é il suo particolare game-play: oltre alle caratteristiche già dette, in RA3 c'é di default attivato il "Friendly Fire", ovvero sparandosi tra compagni di squadra non si fa danno. In più i nostri stessi colpi, nella fattispecie i razzi, non causano drammatiche perdite di health, ma solo un calo di armatura se c'é. Questo in apparenza piccolo dettaglio, porta a far si che il Rocket Jump diventi uno strumento usatissimo per spostarsi, per far frag spettacolari e per cavarsi d'impaccio in certe circostanze. Questo, unito al fatto che é stato reso leggermente più sensibile lo Strafe Jump ed unito al cambio d'arma veloce, rende RA3 un gioco altamente spettacolare e divertente da vedere oltre che da giocare. Frenetico e meno tattico del precedente (si tratta pur sempre di Quake 3, non di Quake 2), resta comunque un gioco più complesso di un semplice Deathmatch, e almeno per chi vi parla, assai più stimolante e divertente, soprattutto nella variante Clan Arena

Storicamente, RA3 fa parte, insieme ad esempio al CTF e a TFC, di quella ristretta cerchia di Mod che da soli giustificano un torneo, la formazione di un clan o addirittura lo giocare in multiplayer. Nel motore di Q3A, il suo particolare gameplay trova una naturale evoluzione e la sua uscita rappresenta una boccata d'aria fresca in un panorama (quello di Q3A) già da un po' di tempo alla ricerca di nuovi stimoli.