Rocksmith
Lo spettacolo deve ancora incominciare
Guitar Hero e Rock Band hanno avuto il grandissimo merito di portare in casa di milioni di videogiocatori una idea di gioco che unisse la musica con alcuni simil-strumenti (va bene, va bene, ci sono anche altri esempi... ), lanciando un dibattito che abbiamo ascoltato decine e decine di volte: suonare delle finte chitarre con tasti colorati o spegnere la console per imparare a destreggiarsi con una chitarra vera? Rocksmith, sin dai primi annunci, ha reso chiaro il concetto che l'obiettivo del nuovo brand targato Ubisoft era uno solo: collegare degli strumenti veri alle proprie macchine da gioco e giocare suonando. Non solo, perché non utilizzare il medium videogame per insegnare all'utente a suonare uno strumento? Sfida decisamente complicata, anche già solo in fase di ideazione, ma altrettanto affascinante. Ed ecco qui, in forte ritardo rispetto la release americana, Rocksmith, pronto a tramutarci in vere rock star nel salotto di casa nostra.
Ma cosa serve per lanciarsi in questa avventura musicale? Il gioco, ovviamente, e una chitarra elettrica o un basso. Potrete comprare il gioco in versione “liscia”, accompagnato da un cavo jack-USB per usare una vostra chitarra o sfruttare il bundle con una Epiphone Les Paul Junior, modello più che degno per iniziare a strimpellare. Nel nostro caso abbiamo testato il gioco in questione sfruttando una chitarra entry level con ben 17 anni di onorato servizio sulle spalle, decine di viaggi in giro per i palchi più malfamati d'Italia e centinaia di botte e bottarelle prese tra uno spostamento e l'altro. A dire la verità avevamo qualche dubbio riguardo alla perfetta funzionalità dello strumento, ma appena abbiamo fatto partire il DVD di gioco ci siamo dovuti ricredere e abbiamo potuto apprezzare la perfetta compatibilità che, comunque, in redazione avevamo già potuto apprezzare con un'altra chitarra e un basso. Chi comincia bene...
Come ben sapete esistono videogame e videogame. Rocksmith é uno di quei videogiochi che, all'atto dei fatti, si discostano di molto dalla classica idea di giocare. Si perché quantomeno per un primo, lungo, periodo, a meno che non siate già musicisti con una certa esperienza, dovrete sudare sette camicie per entrare nella filosofia del titolo preso in esame. Per prima cosa dovrete accordare il vostro strumento grazie ad una applicazione molto intuitiva, cosa a dir poco vitale. L'accordatura non riguarderà solo la correttezza o no del suono che emetterete, ma sarà la chiave di volta per riuscire a sfruttare al meglio il titolo: perdeteci pure tutto il tempo necessario e non abbiate smania di passare subito a suonare: solo uno strumento perfettamente accordato sarà riconosciuto alla perfezione dal gioco e se doveste notare alcuni problemi o imperfezioni nei vostri risultati durante una partita non pensateci due volte e corrette subito a accordare meglio le vostre corde.
Play your gameplay!
Sia che vogliate dedicarvi alle sei che alle quattro corde, vi troverete davanti da un gameplay che, almeno nell'apparenza, ricalca la strada tracciata da Guiter Hero e compagni, dove saremo messi davanti ad una tablatura mobile che, seguendo la melodia scelta, ci indicherà che note suonare e in che momento farlo. Ovviamente, però, la completezza delle nostre azioni sarà ben diversa dalle esperienze che abbiamo avuto in passato. Rocksmith offre un sistema che combina le corde del nostro strumento con i tasti del suo manico, dando vita a una grande molteplicità di note possibili. Ogni corda é rappresentata a schermo con un particolare colore, in modo da essere più facilmente riconoscibile durante le nostre partite. La grafica ci mostrerà sia che corda suonare con il plettro (o a mano libera) sia che punto del manico premere. Va da sé che la difficoltà intrinseca delle azioni non é assolutamente bassa, ma per fortuna il titolo offre una intelligenza artificiale capace di comprendere, di canzone in canzone, il nostro reale livello e di adeguare l'impegno necessario in modo da spingerci sempre un gradino più in la, magari anche tornando indietro per rivedere qualche passaggio risultato, inizialmente, un po' troppo ostico.
Ad esempio le primissime volte ci limiteremo a suonare una corda e a spostarci su due o tre tasti del manico. Se riusciremo a finire un brano senza troppi errori, la volta successiva potremmo dover strimpellare due corde e qualche tasto in più. Ad ogni modo, se non sapete già suonare, aspettatevi un impatto abbastanza elaborato: alcuni “scatti d'anzianità” saranno particolarmente complicati da eseguire ai primi tentativi. Come risolvere la situazione? Allenandosi, ovviamente! Le modalità di apprendimento di Rocksmith sono tutt'altro che accessorie e se siete tra quelli che normalmente saltano a pié pari i tutorial sappiate che, questa volta, dovrete assolutamente rivedere il vostro modus operandi. Fare i tutorial é necessario, anche se sapete già suonare decentemente, perché dovrete comunque entrare nell'ordine di idee del prodotto in questione, per capire come e quando mettere in pratica le vostre conoscenze. Se invece siete dei novizi queste spiegazioni saranno il vostro pane quotidiano per diverso tempo, in un mix di lezioni che spazieranno dal semplice suono di una nota sino ad arrivare alle tecniche più complicate, così da avere un bagaglio estremamente vario e funzionale.
Guitar Hero e Rock Band hanno avuto il grandissimo merito di portare in casa di milioni di videogiocatori una idea di gioco che unisse la musica con alcuni simil-strumenti (va bene, va bene, ci sono anche altri esempi... ), lanciando un dibattito che abbiamo ascoltato decine e decine di volte: suonare delle finte chitarre con tasti colorati o spegnere la console per imparare a destreggiarsi con una chitarra vera? Rocksmith, sin dai primi annunci, ha reso chiaro il concetto che l'obiettivo del nuovo brand targato Ubisoft era uno solo: collegare degli strumenti veri alle proprie macchine da gioco e giocare suonando. Non solo, perché non utilizzare il medium videogame per insegnare all'utente a suonare uno strumento? Sfida decisamente complicata, anche già solo in fase di ideazione, ma altrettanto affascinante. Ed ecco qui, in forte ritardo rispetto la release americana, Rocksmith, pronto a tramutarci in vere rock star nel salotto di casa nostra.
Ma cosa serve per lanciarsi in questa avventura musicale? Il gioco, ovviamente, e una chitarra elettrica o un basso. Potrete comprare il gioco in versione “liscia”, accompagnato da un cavo jack-USB per usare una vostra chitarra o sfruttare il bundle con una Epiphone Les Paul Junior, modello più che degno per iniziare a strimpellare. Nel nostro caso abbiamo testato il gioco in questione sfruttando una chitarra entry level con ben 17 anni di onorato servizio sulle spalle, decine di viaggi in giro per i palchi più malfamati d'Italia e centinaia di botte e bottarelle prese tra uno spostamento e l'altro. A dire la verità avevamo qualche dubbio riguardo alla perfetta funzionalità dello strumento, ma appena abbiamo fatto partire il DVD di gioco ci siamo dovuti ricredere e abbiamo potuto apprezzare la perfetta compatibilità che, comunque, in redazione avevamo già potuto apprezzare con un'altra chitarra e un basso. Chi comincia bene...
Come ben sapete esistono videogame e videogame. Rocksmith é uno di quei videogiochi che, all'atto dei fatti, si discostano di molto dalla classica idea di giocare. Si perché quantomeno per un primo, lungo, periodo, a meno che non siate già musicisti con una certa esperienza, dovrete sudare sette camicie per entrare nella filosofia del titolo preso in esame. Per prima cosa dovrete accordare il vostro strumento grazie ad una applicazione molto intuitiva, cosa a dir poco vitale. L'accordatura non riguarderà solo la correttezza o no del suono che emetterete, ma sarà la chiave di volta per riuscire a sfruttare al meglio il titolo: perdeteci pure tutto il tempo necessario e non abbiate smania di passare subito a suonare: solo uno strumento perfettamente accordato sarà riconosciuto alla perfezione dal gioco e se doveste notare alcuni problemi o imperfezioni nei vostri risultati durante una partita non pensateci due volte e corrette subito a accordare meglio le vostre corde.
Play your gameplay!
Sia che vogliate dedicarvi alle sei che alle quattro corde, vi troverete davanti da un gameplay che, almeno nell'apparenza, ricalca la strada tracciata da Guiter Hero e compagni, dove saremo messi davanti ad una tablatura mobile che, seguendo la melodia scelta, ci indicherà che note suonare e in che momento farlo. Ovviamente, però, la completezza delle nostre azioni sarà ben diversa dalle esperienze che abbiamo avuto in passato. Rocksmith offre un sistema che combina le corde del nostro strumento con i tasti del suo manico, dando vita a una grande molteplicità di note possibili. Ogni corda é rappresentata a schermo con un particolare colore, in modo da essere più facilmente riconoscibile durante le nostre partite. La grafica ci mostrerà sia che corda suonare con il plettro (o a mano libera) sia che punto del manico premere. Va da sé che la difficoltà intrinseca delle azioni non é assolutamente bassa, ma per fortuna il titolo offre una intelligenza artificiale capace di comprendere, di canzone in canzone, il nostro reale livello e di adeguare l'impegno necessario in modo da spingerci sempre un gradino più in la, magari anche tornando indietro per rivedere qualche passaggio risultato, inizialmente, un po' troppo ostico.
Ad esempio le primissime volte ci limiteremo a suonare una corda e a spostarci su due o tre tasti del manico. Se riusciremo a finire un brano senza troppi errori, la volta successiva potremmo dover strimpellare due corde e qualche tasto in più. Ad ogni modo, se non sapete già suonare, aspettatevi un impatto abbastanza elaborato: alcuni “scatti d'anzianità” saranno particolarmente complicati da eseguire ai primi tentativi. Come risolvere la situazione? Allenandosi, ovviamente! Le modalità di apprendimento di Rocksmith sono tutt'altro che accessorie e se siete tra quelli che normalmente saltano a pié pari i tutorial sappiate che, questa volta, dovrete assolutamente rivedere il vostro modus operandi. Fare i tutorial é necessario, anche se sapete già suonare decentemente, perché dovrete comunque entrare nell'ordine di idee del prodotto in questione, per capire come e quando mettere in pratica le vostre conoscenze. Se invece siete dei novizi queste spiegazioni saranno il vostro pane quotidiano per diverso tempo, in un mix di lezioni che spazieranno dal semplice suono di una nota sino ad arrivare alle tecniche più complicate, così da avere un bagaglio estremamente vario e funzionale.
Rocksmith
8.5
Voto
Redazione
Rocksmith
Lo abbiamo atteso davvero tanto, ma Rocksmith ha ripagato tutta la nostra pazienza, portandoci in casa un gioco che, a ben vedere, poi troppo gioco non é. Il sistema messo in piedi da Ubisoft non sarà utile come andare in conservatorio, ma dona molte soddisfazioni, a patto di mettersi nell'ordine di idee di impegnarsi davvero. Dimenticate i tasti colorati e preparatevi a suonare, sfruttando un gameplay che, sebbene molti non se lo aspettassero, riesce davvero a farvi sentire musicisti. Presenti molte modalità, così da rendere più appassionante l'esperienza che, sebbene alcuni difetti di secondo piano, non possiamo che promuovere con una sola riserva: non avvicinatevi al prodotto se non siete pronti a farvi crescere i calli sui polpastrelli delle vostre dita!