Rocky
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
Dopo le scene animate che anticiperanno ogni incontro, una volta sul ring, comincerà il massacro. Per fortuna i programmatori non hanno fatto il grosso errore di realizzare un gioco solamente molto coreografico, perché dietro a tutti gli elementi di contorno (come per esempio gli spezzoni prima menzionati) si cela dietro un prodotto discreto. Graficamente il gioco non è malaccio, e alterna degli alti e dei bassi. Al primo gruppo fanno sicuramente parte l'ambiente di gioco, ben ricostruito, e gli spettatori e tutto quant'altro ci circonda, mentre al secondo sfortunatamente fan parte i personaggi: ma andiamo con calma.
I personaggi sono costituiti da una buona quantità di poligoni e, realizzati con la tecnica del motion capture (per intenderci quella realizzata sulla base di movimenti reali), convincono per movenze abbastanza realistiche. La caratterizzazione tecnica dei lottatori è davvero buona tanto che è possibile distinguere in maniera chiara i particolari e le fattezze dei vari personaggi della serie, quali Rocky Balboa, Apollo Creed, Ivan Drago, ecc. Per incrementare il realismo è stato riprodotto in maniera discreta il morphing facciale dei pugili, che man mano che subiscono modificano i propri tratti facciali evidenziando ferite, lividi, gonfiore e sangue. Le animazioni sono discrete anche se a dire la verità un po' lente, ma è un preciso particolare che fa decisamente una brutta impressione: le teste dei pugili. Nulla da dire per quanto riguarda la forma del viso, il taglio di capelli, i tratti somatici e le espressioni facciali, ma le dimensioni, quelle proprio non vanno.
Le teste risultano troppo grandi, decisamente sproporzionate rispetto al resto del corpo e la mancata dichiarazione dello stile deformed delle capocce fa pensare che il risultato finale non sia proprio riuscito. Il fisico dei personaggi, al contrario è ben strutturato tanto da far risaltare i fasci muscolari e anche l'abbigliamento dei pugili, che dai guantoni ai boxer risultano ben riusciti. Anche alcuni particolari come l'arbitro, il pubblico tridimensionale e i vari oggetti che piovono sul ring risaltano un lavoro di base buono. Insomma, dal punto di vista tecnico il gioco è stato realizzato in maniera discreta, anche se con alcune lacune che però lo intaccano più del dovuto.
Il sonoro è uno degli aspetti meglio realizzati di tutto il gioco. Ottimi gli effetti sonori, ma buone anche le musiche con varie campionature prese direttamente dal film e altre che purtroppo non hanno niente a che vedere inserite nel contesto. In effetti alla fine i motivetti sono sempre i soliti e di tutta la colonna sonora dei Survivor non si vede l'ombra, comunque sia qualcosa c'è e va apprezzata. Inoltre le frasi proferite dai pugili e le presentazioni dello speaker oltre al conteggio dell'arbitro sono tutti, rigorosamente in italiano.
Come prima anticipato la modalità film rappresenta il vero e proprio cardine del gioco. In questa modalità, utilizzando Rocky ripercorreremo in successione tutti gli incontri che il pugile sostiene nei cinque film. Partendo da Rocky 1 prenderemo parte a tutti i match minori sino a disputare l'incontro per il titolo con Apollo Creed. Dopo ogni incontro vinto Rocky avrà la possibilità di allenarsi per incrementare i suoi valori di potenza, destrezza, velocità, resistenza, movimento, ecc. Con le altre modalità potremo invece sfidare un amico o il computer con tutti i personaggi a disposizione presenti in numero ragguardevole.
Rocky
Rocky
Rocky gioca quasi tutte le sue carte sulla licenza officiale del gioco, e come tradizione vuole, non riesce a convincere in quanto a realizzazione tecnica, poco più che sufficiente, ne per quel che concerne il gameplay. Certamente è divertente (con le limitazioni del caso) e verrà apprezzato da tutti i fan dello stallone italiano, ma è un gioco che sarebbe stato meritevole di ben altra realizzazione.