Ronaldo V-Football
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Per finire la nostra panoramica sulle opzioni, attraverso l'apposito menù saremo in grado di rinominare tutto il gioco, decidere la durata e il tipo degli incontri (si può giocare in modalità arcade, con tutti i giocatori livellati o simulazione, dove in teoria ogni giocatore usa le proprie abilità reali) e se usare il Golden gol o i Supplementari
Possiamo poi decidere fra due livelli di difficoltà... cosa che allunga di molto la vita permettendoci in un primo momento di impratichirci con il gioco ed i comandi, ed in seguito alzare il livello della sfida
La prima impressione che si può avere di fronte a questo gioco é di trovarsi al cospetto di un orgia di limoni, in onore del Brasile, patria di Ronaldo, tutto in questo gioco é caratterizzato da un colore giallo intenso: iniziando dalla confezione, passando per il manuale, e finendo ovviamente ai menù. Una volta abituati i nostri organi visivi vi consiglio come prima cosa di prendere confidenza con il sistema di gioco attraverso una partitella amichevole
Prima di scendere in campo potremmo scegliere strategia, formazione e posizioni... possibilità ghiottissima per chi il lunedì mattina si sente tanto un piccolo Trappattoni, che se c'era lui in panchina si vinceva sicuramente. Personalmente non mi sento un esperto del settore e un catastrofico 8 a 0 a favore del computer alla prima partita potrà confermarvi la cosa. Ma non vi preoccupate, dopo un paio di partite dai risultati leggermente migliori della prima appena descritta imparerete facilmente a governare il pallone
I due tasti di fuoco del Gameboy servono principalmente per passare e tirare, ma la durata e il tipo di pressione su gli stessi determina effetti differenti sul pallone. Come ormai consuetudine di ogni gioco di calcio che si rispetti da dieci anni a questa parte é poi possibile sfruttare l'aftertouch, ossia agire sull'effetto impresso alla palla dopo averla calciata. Una volta impratichiti con i comandi risulta facile avventurarsi in spettacolari azioni, o adottare una tecnica difensiva falciando le caviglie dei vostri avversari ( anche se in questo caso i cartellini gialli e rossi non si lasciano desiderare )
Possiamo poi decidere fra due livelli di difficoltà... cosa che allunga di molto la vita permettendoci in un primo momento di impratichirci con il gioco ed i comandi, ed in seguito alzare il livello della sfida
La prima impressione che si può avere di fronte a questo gioco é di trovarsi al cospetto di un orgia di limoni, in onore del Brasile, patria di Ronaldo, tutto in questo gioco é caratterizzato da un colore giallo intenso: iniziando dalla confezione, passando per il manuale, e finendo ovviamente ai menù. Una volta abituati i nostri organi visivi vi consiglio come prima cosa di prendere confidenza con il sistema di gioco attraverso una partitella amichevole
Prima di scendere in campo potremmo scegliere strategia, formazione e posizioni... possibilità ghiottissima per chi il lunedì mattina si sente tanto un piccolo Trappattoni, che se c'era lui in panchina si vinceva sicuramente. Personalmente non mi sento un esperto del settore e un catastrofico 8 a 0 a favore del computer alla prima partita potrà confermarvi la cosa. Ma non vi preoccupate, dopo un paio di partite dai risultati leggermente migliori della prima appena descritta imparerete facilmente a governare il pallone
I due tasti di fuoco del Gameboy servono principalmente per passare e tirare, ma la durata e il tipo di pressione su gli stessi determina effetti differenti sul pallone. Come ormai consuetudine di ogni gioco di calcio che si rispetti da dieci anni a questa parte é poi possibile sfruttare l'aftertouch, ossia agire sull'effetto impresso alla palla dopo averla calciata. Una volta impratichiti con i comandi risulta facile avventurarsi in spettacolari azioni, o adottare una tecnica difensiva falciando le caviglie dei vostri avversari ( anche se in questo caso i cartellini gialli e rossi non si lasciano desiderare )