Rowan's Battle of Britain
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E' quindi possibile scegliere a quale missione partecipare personalmente: le sorti della partita sono decise in parte dalle scelte strategiche sulla mappa, in parte dai nostri errori o successi in combattimento. Le situazioni in cui c'imbatteremo non sono estremamente varie, proprio per rispetto della realtà storica: essenzialmente saremo impegnati in bombardamenti di unità o edifici, pattugliamenti o intercettazioni
COSA MANCA?
La simulazione é perfetta, la grafica ottima, i combattimenti estenuanti: Battle of Britain sarebbe perfetto, se i moduli campagna fossero più ricchi. Prima di tutto, delude il fatto che ci siano solo quattro campagne a rappresentare la Seconda Guerra Mondiale: questa scelta ridotta ha potuto favorire la cura del dettaglio, ma svantaggia senza dubbio il pathos dell'avventura. Il gioco avrebbe assunto ben altra profondità se ci fosse stato un più robusto filone narrativo, un percorso da seguire cronologicamente; invece, si hanno a disposizione solo quattro campagne slegate, giocabili separatamente, come esperienze avulse e in parte decontestualizzate rispetto al tutto. Questa scelta demotiva un po' il giocatore, che non può vedere riflessi i suoi risultati a lunga distanza; se almeno fosse stato obbligatorio seguire il percorso cronologico per accedere alle campagne sarebbe stata maggiore la sensazione di trovarsi nel mezzo di un grande evento in divenire. E' un particolare secondario rispetto alla generale bellezza della simulazione, estremamente profonda, proposta da Battle of Britain, ma é utile segnalarlo: é uno dei pochi difetti che gli si possano realmente attribuire.
COSA MANCA?
La simulazione é perfetta, la grafica ottima, i combattimenti estenuanti: Battle of Britain sarebbe perfetto, se i moduli campagna fossero più ricchi. Prima di tutto, delude il fatto che ci siano solo quattro campagne a rappresentare la Seconda Guerra Mondiale: questa scelta ridotta ha potuto favorire la cura del dettaglio, ma svantaggia senza dubbio il pathos dell'avventura. Il gioco avrebbe assunto ben altra profondità se ci fosse stato un più robusto filone narrativo, un percorso da seguire cronologicamente; invece, si hanno a disposizione solo quattro campagne slegate, giocabili separatamente, come esperienze avulse e in parte decontestualizzate rispetto al tutto. Questa scelta demotiva un po' il giocatore, che non può vedere riflessi i suoi risultati a lunga distanza; se almeno fosse stato obbligatorio seguire il percorso cronologico per accedere alle campagne sarebbe stata maggiore la sensazione di trovarsi nel mezzo di un grande evento in divenire. E' un particolare secondario rispetto alla generale bellezza della simulazione, estremamente profonda, proposta da Battle of Britain, ma é utile segnalarlo: é uno dei pochi difetti che gli si possano realmente attribuire.