RPM Tuning
di
Francesco "cillostar" Clausi
Allineandosi all'attuale trend del mercato, anche Microids ha deciso di esplorare il sottobosco cittadino delle corse clandestine, rifacendosi a titoli del calibro di Need For Speed Underground, Midnight Club e Burnout. L'intenzione dischiarata è quella di "mischiare le carte" dei titoli appena citati, cercando di inserirli in un contesto effettivamente coinvolgente ed in una trama molto intrigante, sulla falsariga delle ultime produzioni hollywoodiane (avete presente fast & Furious, vero?). Insieme al pilota Vince Riker dovrete cimentarvi tra 70 miglia di percorsi cittadini (quindi ahinoi trafficate) da sbloccare strada facendo come per i pezzi di modifica e per le varie auto nascoste. Insomma una corsa continua per aumentare i cavalli e inseguire i bolidi che di volta in volta vi lanceranno il guanto della sfida.
TI E' RIMASTO UN PO' DI NOX?
Nella modalità avventura il protagonista Vince Riker dovrà dare prova delle sue spiccate doti di guida tra i vari teppisti da strada che affollano l'officina di Burke, in modo tale da poter acquistare i pezzi per "pompare" al massimo i bolidi che offre per scovare al più presto il ladro della sua GTSR, il boss RedSet. La vostra carriera comincerà con le solite carrette da pochi cavalli con le quali muoverete i primi passi tra i sinuosi percorsi cittadini. Verosimilmente, però, le modifiche apportate alla vettura troveranno riscontro anche "su strada", migliorando notevolmente la manovrabilità delle auto e dandovi la possibilità di essere realmente più competitivi. Vera chicca di un gioco di corse clandestine, non poteva che essere la possibilità di usare il combustibile più potente ed illegale in circolazione , il NOX (protossido di azoto), grazie al quale, alla semplice pressione del tasto R1, verrete catapultati a velocità siderali (con conseguente perdita di manovrabilità), creando anche un discreto effetto grafico (uno dei pochi del gioco) di distorsione dell'aria, al pari delle più famose produzioni Hollywoodiane.
A SPASSO PER LA CITTA'
RPM Tuning difetta, in tutta onestà, nell'orientamento all'interno della città, a causa di una mappa illustrativa posta in una zona troppo bassa e scomoda da poter tenere d'occhio durante la guida , costringendovi a basarvi solo sulla segnaletica stradale per capire di aver imboccato la strada giusta per il vostro inseguimento. La conformazione arcade di RPM tuning vi permetterà, comunque, di recuperare facilmente terreno anche dopo errori grossolani o involontarie scampagnate. Stessa cosa, però, capiterà anche in situazione inversa, ritrovandovi spesso il vostro avversario attaccato al vostro tubo di scappamento, anche quando eravate convinti di averlo seminato per sempre.
GAMBE, CI SONO GLI SBIRRI
Sempre nella modalità "avventura" ci sono varie modalità di gioco che incontrerete oltre alla spericolata corsa cittadina, come per esempio le gare ad eliminazione sul miglio che consistono in un uso sfrenato del proprio NOX per aggiudicarsi la qualificazione al round successivo in gare da svolgersi su circuiti rettilinei,. Queste modalità sono alternate in maniera intelligente all'interno dell'avventura e fanno sì che la noia e la monotonia non caratterizzino questo titolo.
CONCLUSIONI
In definitiva RPM Tuning prende spunto (a piene mani, in alcuni casi), dai titoli di punta del genere, ma riesce comunque ad avere quel pizzico di originali e "brillantezza" che gli permette di poter guardare negli occhi i più illustri e famosi rivali, pur non potendo sostenere a lungo lo sguardo. Un tentativo discreto, che con qualche accorgimento in più avrebbe potuto essere appetibile anche per fan sfegatati del Burnout a tutti i costi.
RPM Tuning
6
Voto
Redazione
RPM Tuning
RPM Tuning prende spunto (a piene mani, in alcuni casi), dai titoli di punta del genere, ma riesce comunque ad avere quel pizzico di originalità e "brillantezza" che gli permette di poter guardare negli occhi i più illustri e famosi rivali, pur non potendo sostenere a lungo lo sguardo. Un tentativo discreto, che con qualche accorgimento in più avrebbe potuto essere appetibile anche per fan sfegatati del Burnout a tutti i costi.