Rugby 08
di
Marco Del Bianco
Dopo la storica vittoria della nazionale a Edimburgo nella scorsa edizione del Six Nations, alla quale chi scrive puo' fortunatamente (e con un po' vanità) dire di aver assistito dal vivo, in Italia è scoppiata la rugbymania. Giocatori prima sconosciuti ai più, ora sono corteggiati dagli sponsor e televisioni. Forse anche per questo lo Electronic Arts ha deciso, per a prima volta, di produrre anche per l'Italia una copertina personalizzata. Purtroppo la localizzazion si ferma a quello e alla traduzione del manuale, mentre tutto il gioco resta in inglese. Lamenti patriottici a parte, Rugby08 esce in concomitanza dei campionati del mondo di Francia, competizione che al suo interno fa la parte del leone, e a due anni di distanza dalla precedente versione.
Tralasciando per un attimo gli elementi di contorno, andiamo a vedere come quest'ultima fatica della EA porta sui nostri monitor una disciplina che, soprattutto in ambito console, non ha avuto molte trasposizioni oltre questa serie.
Le fasi offensive sono varie e strutturate in modo eccellente. Potrete eseguire ogni tipo di giocata, dal calcetto al gioco alla mano, dal mandare la palla in touche alla fuga solitaria, tutto con grande precisione e controlli rapidi. Nonostante una discreta immediatezza, ci vuole una buona dose di pratica per riuscire comunque a ottenere qualcosa di interessante. Nel gioco alla mano serve un ottimo timing per riuscire a passare l'ovale appena prima di essere placcati mentre i calcetti vanno provati con cura poiché in pochi attimi bisogna dare forza e direzione prima che gli avversari vi mandino a brucare l'erba. Disponibili in ogni momento tutti i tipi di calcio, da quelli a seguire a quelli mirati per cercare la rimessa laterale. In definitiva un'azione frenetica ma tecnica, che ben riproduce l'atmosfera del gioco reale. Ben strutturate anche le touche (le rimesse laterali) e i calci piazzati. Per questi ultimi vien utilizzato un sistema di controllo simile a quello che troviamo nei giochi di golf.
Alcune note stonate le troviamo quando andiamo ad analizzare le fasi di mischia e il discorso vale sia che abbiate la palla sia che stiate difendendo. Parzialmente abbandonato il concetto del chi più preme più spinge, che portava alla rapida demolizione dei pad, quello che resta è una gestione quasi automatica del tutto. Se nelle mischie ordinate si può cercare di far girare il raggruppamento, in quelle durante il gioco ci si limita a far accorrere altri giocatori nel mucchio. Il risultato è la sensazione di non avere il totale controllo dell'azione e comunque ci si trova a vivere in modo quasi distaccato quella che dovrebbe essere una delle parti più esplosive dell'azione sul campo. Il controllo della difesa è sulla carta semplice, poiché fondamentalmente dovrete solamente selezionare il giocatore da controllare, correre e placcare l'avversario stando in piedi o tuffandovi. Appena inizierete la prima partita vi renderete però conto di come sia la fase più difficile da padroneggiare. Ancora più che nel calcio, nel rugby la difesa è una rete le cui maglie devono stare al proprio posto e muoversi coordinate. Quando si inizia la partita, il primo istinto è però quello di controllare il primo giocatore che capita e tuffarvi per cercare di placcare. Fatelo e prenderete una meta ogni pochi secondi. Inizialmente la cosa migliore è tenere il giocatore assegnatovi e coprire la vostra zona, Lasciando al computer la gestione del resto della difesa, cose che ai livelli bassi fa abbastanza bene. Quando vi sarete fatti le ossa potrete spaziare per la linea di difesa, bloccando le corse avversarie evitando svarioni. In definitiva una difesa tecnica, non facile, ma che alla lunga da soddisfazione come una meta ben congeniata.
Come è facile intuire non è un sistema di controlli particolarmente immediato. Molto gradito è quindi il breve tutorial che dovrete eseguire prima di partire e che potrete ripassare in ogni momento, così come accedere alla sezione di pratica.
Analizzando le modalità di gioco presenti, ovviamente grande risalto è dato alla coppa del mondo che, strana scelta, potrete giocare solo mantenendo il calendario della competizione reale.
Non mancano altre competizioni molto intriganti, come il Tri-Nations, che vede al via le nazionali dell'emisfero sud e il Six-Nations che vede raggruppo le migliori europee, tra le quali ovviamente l'Italia. Passando alle competizioni per i club, abbiamo il Super14 e la Guinness Premiership. In tutti questi casi, a differenza della coppa del mondo, potrete scegliere tra il calendario ufficiale 2007 o un nuovo sorteggio di fantasia. Completano l'offerta di tornei l'Eurpopean Trophy e la World League, competizioni di fantasia.
Molto interessante infine il Challenge mode, che vi da la possibilità di cimentarvi con vere situazioni di partite delle passate edizioni della coppa del mondo. Per ognuna di esse, ce ne sono oltre un centinaio, avrete tre obiettivi di crescente difficoltà da raggiungere, in un tempo limitato che varierà da caso a caso. Una opportunità molto divertente ma con un piccolo neo; anche se vi cimenterete in situazioni della coppa del mondo del 1987, le formazioni in campo saranno quelle odierne.
La realizzazione grafica è in linea con gli standard ai quali la Electronic Arts ci ha abituato nelle sue realizzazioni. I giocatori sono definiti ottimamente, anche se bisogna ammettere che per le somiglianze si sono impegnati molto meno che in altri casi. Le animazioni sono fluide e realistiche e anche le fasi più concitate risultano molto realistiche, sintomo di un motore grafico di buon livello.
Sonoro discreto, anche se non vi farà certo saltare sulla sedia. Per esempio inserire gli inni cantati dal pubblico e non solo suonati, sarebbe stato un elemento tipicamente rugbystico molto gradito.
Da segnalare che invece di ascoltare il proprio inno, gli All Blacks si esibiranno nella loro tradizionale e pittoresca Haka.
In definitiva un buon titolo, non lontano dall'eccellenza, ma al quale manca ancora qualcosa per far gridare al capolavoro.
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Tralasciando per un attimo gli elementi di contorno, andiamo a vedere come quest'ultima fatica della EA porta sui nostri monitor una disciplina che, soprattutto in ambito console, non ha avuto molte trasposizioni oltre questa serie.
Le fasi offensive sono varie e strutturate in modo eccellente. Potrete eseguire ogni tipo di giocata, dal calcetto al gioco alla mano, dal mandare la palla in touche alla fuga solitaria, tutto con grande precisione e controlli rapidi. Nonostante una discreta immediatezza, ci vuole una buona dose di pratica per riuscire comunque a ottenere qualcosa di interessante. Nel gioco alla mano serve un ottimo timing per riuscire a passare l'ovale appena prima di essere placcati mentre i calcetti vanno provati con cura poiché in pochi attimi bisogna dare forza e direzione prima che gli avversari vi mandino a brucare l'erba. Disponibili in ogni momento tutti i tipi di calcio, da quelli a seguire a quelli mirati per cercare la rimessa laterale. In definitiva un'azione frenetica ma tecnica, che ben riproduce l'atmosfera del gioco reale. Ben strutturate anche le touche (le rimesse laterali) e i calci piazzati. Per questi ultimi vien utilizzato un sistema di controllo simile a quello che troviamo nei giochi di golf.
Alcune note stonate le troviamo quando andiamo ad analizzare le fasi di mischia e il discorso vale sia che abbiate la palla sia che stiate difendendo. Parzialmente abbandonato il concetto del chi più preme più spinge, che portava alla rapida demolizione dei pad, quello che resta è una gestione quasi automatica del tutto. Se nelle mischie ordinate si può cercare di far girare il raggruppamento, in quelle durante il gioco ci si limita a far accorrere altri giocatori nel mucchio. Il risultato è la sensazione di non avere il totale controllo dell'azione e comunque ci si trova a vivere in modo quasi distaccato quella che dovrebbe essere una delle parti più esplosive dell'azione sul campo. Il controllo della difesa è sulla carta semplice, poiché fondamentalmente dovrete solamente selezionare il giocatore da controllare, correre e placcare l'avversario stando in piedi o tuffandovi. Appena inizierete la prima partita vi renderete però conto di come sia la fase più difficile da padroneggiare. Ancora più che nel calcio, nel rugby la difesa è una rete le cui maglie devono stare al proprio posto e muoversi coordinate. Quando si inizia la partita, il primo istinto è però quello di controllare il primo giocatore che capita e tuffarvi per cercare di placcare. Fatelo e prenderete una meta ogni pochi secondi. Inizialmente la cosa migliore è tenere il giocatore assegnatovi e coprire la vostra zona, Lasciando al computer la gestione del resto della difesa, cose che ai livelli bassi fa abbastanza bene. Quando vi sarete fatti le ossa potrete spaziare per la linea di difesa, bloccando le corse avversarie evitando svarioni. In definitiva una difesa tecnica, non facile, ma che alla lunga da soddisfazione come una meta ben congeniata.
Come è facile intuire non è un sistema di controlli particolarmente immediato. Molto gradito è quindi il breve tutorial che dovrete eseguire prima di partire e che potrete ripassare in ogni momento, così come accedere alla sezione di pratica.
Analizzando le modalità di gioco presenti, ovviamente grande risalto è dato alla coppa del mondo che, strana scelta, potrete giocare solo mantenendo il calendario della competizione reale.
Non mancano altre competizioni molto intriganti, come il Tri-Nations, che vede al via le nazionali dell'emisfero sud e il Six-Nations che vede raggruppo le migliori europee, tra le quali ovviamente l'Italia. Passando alle competizioni per i club, abbiamo il Super14 e la Guinness Premiership. In tutti questi casi, a differenza della coppa del mondo, potrete scegliere tra il calendario ufficiale 2007 o un nuovo sorteggio di fantasia. Completano l'offerta di tornei l'Eurpopean Trophy e la World League, competizioni di fantasia.
Molto interessante infine il Challenge mode, che vi da la possibilità di cimentarvi con vere situazioni di partite delle passate edizioni della coppa del mondo. Per ognuna di esse, ce ne sono oltre un centinaio, avrete tre obiettivi di crescente difficoltà da raggiungere, in un tempo limitato che varierà da caso a caso. Una opportunità molto divertente ma con un piccolo neo; anche se vi cimenterete in situazioni della coppa del mondo del 1987, le formazioni in campo saranno quelle odierne.
La realizzazione grafica è in linea con gli standard ai quali la Electronic Arts ci ha abituato nelle sue realizzazioni. I giocatori sono definiti ottimamente, anche se bisogna ammettere che per le somiglianze si sono impegnati molto meno che in altri casi. Le animazioni sono fluide e realistiche e anche le fasi più concitate risultano molto realistiche, sintomo di un motore grafico di buon livello.
Sonoro discreto, anche se non vi farà certo saltare sulla sedia. Per esempio inserire gli inni cantati dal pubblico e non solo suonati, sarebbe stato un elemento tipicamente rugbystico molto gradito.
Da segnalare che invece di ascoltare il proprio inno, gli All Blacks si esibiranno nella loro tradizionale e pittoresca Haka.
In definitiva un buon titolo, non lontano dall'eccellenza, ma al quale manca ancora qualcosa per far gridare al capolavoro.
Rugby 08
7
Voto
Redazione
Rugby 08
La serie rugbystica della Electronic Arts è una delle poche che si cimenta nel non facile compito di portare in un videogioco l'azione frenetica ma al tempo stesso tecnica e ordinata di questa disciplina. Questa versione, uscita in concomitanza dei campionati del mondo di Francia e a due anni di distanza dall'ultima uscita, è particolarmente riuscita anche se non ancora perfetta. I calci e il gioco alla mano sono realizzati con grande efficacia e non vi ci vorrà molto per creare azioni anche spettacolari. La difesa è meno immediata ma non meno tecnica, se supererete le difficoltà iniziali anche questa fase vi darà grande soddisfazione. Le noti dolenti arrivano dalle mischie che, gestite in modo quasi totalmente automatico, lasciano il giocatore con una certa sensazione di non avere il totale controllo di questa importante fase .Nel complesso una giocabilità comunque solida e adatta sia ai neofiti del rugby che agli smaliziati intenditori. La realizzazione tecnica è decisamente buona, come del resto la EA ci ha sempre abituato. Grafica e sonoro, pur non essendo spinti al massimo, si combinano bene con gli altri elementi per consentirvi un'esperienza di gioco divertente. Forte anche delle licenze ufficiali dei maggiori team e competizioni mondiali, questo Rugby08 colma, pur non essendo un capolavoro assoluto, una lacuna nel panorama videoludico della Ps2.