Rugby 2001

di Redazione Gamesurf
Vi sarà certamente capitato, da ragazzi, di giocare a calcio in modo falloso, per non dire violento; di bloccare l'avversario contando più sulla vostra massa fisica che sull'abilità di piede: succede quando lo sport diventa puro sfogo dell'aggressività, senza regole. Lo stesso successe a Webb Ellis, in una scuola inglese nel 1823, quando raccolse la palla con le mani durante una partita di calcio: inconsapevolmente, inventò il Rugby. Naturalmente, poi si posero anche le regole: sì ai placcaggi violenti sulle ginocchia, a rischio di fratture, ma senza tirare le magliette (é peccato se si sgualciscono, oltretutto sono stupende!); le mischie sono concesse, con enorme spreco di muscoli e ormoni maschili, ma solo tramite "pacchetti" di giocatori raggruppati in due schiere...e così via

In Italia, il Rugby non é molto famoso e nel resto del mondo subisce la concorrenza del Football Americano, più quotato forse per la sua maggiore spettacolarità o per essere nato oltreoceano. Ma il Rugby, la cui prima Coppa del mondo risale soltanto al 1987, per alcuni é forse ancora più violento e dinamico del Football, prima di tutto per la mancanza assoluta di protezioni, caschi e imbottiture, secondo perché le pause sono ridottissime. Visto che in Italia non molti conoscono esattamente la differenza tra i due sport, ricordiamo che nel Football l'azione inizia con un passaggio dalla mischia e poi un secondo passaggio; dopo, si può soltanto correre e se si viene placcati o se, in ogni caso, la palla tocca terra, il gioco si ferma e l'arbitro ordina un'altra mischia. Il Rugby non é così frammentario: si corre e si passa continuamente (con le mani e con i piedi), se la palla tocca terra può essere ripresa, le mischie si formano e si rompono senza interruzione del gioco: ne consegue un'azione più dinamica e forse più simile al calcio. Ma i giocatori di Rugby possono ritenersi fortunati se hanno "solo" i menischi rotti..
UN CLASSICO EA
Tutti i giochi sportivi firmati Electronic Arts sono inconfondibili, dall'introduzione al gameplay: spettacolari, con ricche visuali "televisive", tanto che molti affermano che l'EA non faccia tanto simulazioni di sport giocati, quanto di sport visti in TV, in cui il telecomando-joypad diventa un paradossale mezzo d'interazione con la partita. L'uso della telecamera e la radiocronaca sembrano confermare quest'idea: gli sviluppatori vogliono riprodurre il punto di vista dello spettatore. Aspettiamoci di trovare questo anche in Rugby 2001, insieme alla tipica fastosità EA. Le mosse possibili sono numerosissime: finte, vari tipi di calci al pallone, azioni particolari in mischia; il passaggio é quasi automatico: dobbiamo solo deciderne la profondità e se effettuarlo a sinistra o a destra (con due tasti diversi). Le mischie si formano in continuazione, ad ogni istante: dovremo essere veloci a schiacciare i pulsanti adatti per ammassare i nostri giocatori e spingerli contro il pacchetto avversario, raccogliere la palla. Nel Rugby é imprevedibile e frenetica anche la rimessa dal bordo campo!
All'inizio sarete probabilmente disorientati, soprattutto se non conoscete bene le regole: vi ritroverete a schiacciare i pulsanti con poca cognizione di causa, come nei più confusi beat 'em up: ma abbiate pazienza e dopo qualche ora inizierete a capire cosa succede. Sarà comunque d'aiuto il comodissimo "tutorial", con cui imparerete le tecniche base e vi allenerete per le varie situazioni che si presenteranno in partita