Rugby World Cup 2015

di Marco Del Bianco
Nel film "Il senso della vita" dei Monty Python c'é una scena in cui gli insegnanti di un college inglese giocano una partita di rugby contro i propri alunni, massacrandoli senza pietà. Questo, purtroppo, é quello che ci accingiamo a fare noi con la simulazione ufficiale dei Mondiali di Rugby 2015. Il gioco non é altro che l'adattamento, al fine di sfruttare la licenza ufficiale dei mondiali, del titolo Rugby 15. In quel caso erano presenti solo squadre di club poiché il gioco vantava i diritti dell'Aviva Premiership. In merito alla licenza bisogna però dire subito una cosa molto negativa: nessuna formazione presenta i giocatori reali. Ne deriva che non é neppure da auspicarsi che fisicamente ai personaggi che stiamo imparando nel corso di questi ultimi anni.

A parte questo, comunque decisamente negativo per una simulazione che vorrebbe ambire ad un buon successo nel mercato di oggi, vediamo come si sviluppa l'azione. Si puo' scegliere tra visuale laterale e una più originale verticale. Peccato che se optate per quest'ultima, chi attacca vada sempre verso l'alto: ogni volta che c'é un cambio di possesso c'é anche una rotazione dello schermo. In fasi convulse di gioco, con repentini cambi di fronte (per esempio quando si susseguo calci da ambo le parti), questo rigirare di inquadrature é decisamente fastidioso. Più lineare e meno frammentata l'azione quando invece si gioca in con la visuale orizzontale.



Basta guardare un paio d'immagini per capire una cosa: la grafica di questo gioco é rimasta indietro di almeno quindici anni. Le texture sono ridicole, la definizione dei giocatori mediocre e le animazioni non sono per niente realistiche. Il gioco é stato sviluppato con Unity, e anche se non vogliamo certo attaccare frontalmente questo ambiente di sviluppo, che é servito a portare sul mercato titoli di tutto rispetto, é palese che tecnicamente non sia adatto per produrre simulazioni sportive che, vista anche la licenza che vantano, dovrebbero rientrare nella categoria tripla A.

Anche soprassedendo sulla grafica, é l'azione di gioco a non essere minimamente convincente. I controlli sono poco intuitivi ma possono essere domati nel giro di poche partite. Il vero punto debole e però l'IA delle squadre, che fa sì che i giocatori somigliono a mandrie di bovini che si muovono per il campo inseguendo la palla. Soprattutto in difesa non si ha mai la sensazione di un totale controllo perché il singolo giocatore da voi controllato finirà facilmente lontano dalla zona nevralgica del campo.
Vogliamo parlare delle modalità di gioco? Potete disputare il campionato mondiale o fare un partita singola. Stop.

Vorreste sfidare amici e sconosciuti online? Ma non scherziamo! Questo gioco é concettualmente rimasto fermo al 2000, mica pretenderete che ci sia il multiplayer online?
In definitiva rispetto a Rugby 15 qualche miglioramento lo si avverte, soprattutto dal punto di vista della stabilità e della giocabilità, però siamo ancora ben lontani dalla sufficienza e per raggiungerla non saranno sufficienti alcuni ritocchi all'impianto di gioco ma andrebbe veramente raso al suolo e ricostruito da capo. Da salvare c'é, purtroppo, ben poco. Spiace dire che se cercava una simulazione rugbistica degna di questo nomedovrete ancora aspettare.