Rumble Racing
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Ci sono poche etichette che riescono a gestire, a inventarsi ed eventualmente a riciclare nomi e serie in modo tanto scanzonato e furbo quanto Electronic Arts. Nel nostro specifico caso Rumble Racing rientra nella serie Big, ovvero la line up di titoli ispirati più o meno chiaramente a sport estremi o comunque di difficile catalogazione all'interno della comunque numerosa famiglia EA Sports. Dopo il fin troppo citato SSX e l'imminente (e promettente) NBA Street, Rumble Racing arriva a rappresentare il primo esponente "motorizzato" di una serie che vede i suoi natali proprio su PS2 grazie al successo mondiale dell'inatteso (gli intenditori lo definirebbero sleeper hit) SSX. Dopo aver consumato la consueta ciotola giornaliera di storia, passiamo all'argomento caldo: il gioco
ALTRO CHE CLASSE A..
Rumble Racing non si può certo dire un titolo rivoluzionario, si rifa difatti a tutta una serie di giochi che hanno saputo sapientemente unire competizioni motoristiche e la distruzione di qualsivoglia regola, unita magari alla presenza di svariate tipologie di armi, bonus, frizzi&lazzi da usare con parsimonia ma saggezza tra una curva in derapata e una chicane. A tratti addirittura più vicino a un Mario Kart, piuttosto che a Road Rash (oltretutto storica serie sempre di mamma Electronic Arts), Rumble Racing ricicla in parte idee che arrivano sospettosamente addirittura da un flop colossale come l'orrido Hot Wheels Racing dello scorso anno. In entrambi i giochi, difatti, buona parte dell'azione era incentrata nel compiere evoluzioni con la propria vettura, in modo tale da ottenere (a ogni evoluzione portata a termine con successo) un turbo boost temporaneo in grado di aumentarne la velocità e quindi di servire per il raggiungimento della prima posizione
Rumble Racing offre più o meno tutti gli elementi sopra descritti: le corse attraverso svariate ambientazioni tipicamente statunitensi, i bonus da raccogliere come in Mario Kart e da utilizzare contro i nemici, i trampolini artificiali o naturali da utilizzare per esibirsi in capriole e svolazzamenti vari, senza dimenticare una gran serie di passaggi segreti e di scorciatoie da conoscere a menadito se si vuole primeggiare rispetto agli agguerriti nemici. Un mix, insomma, che richiama alla mente anche un riuscitissimo gioco di EA per N64 (forse l'unico vero buon esperimento di Electronic Arts per N64), ovvero Beetle Adventure, che da tempo aspetta un seguito annunciato e mai pubblicato... che sia riconfluito proprio in questo Rumble Racing?
VETTURE E STRUTTURE
Le opzioni di gioco di Rumble Racing non sono poi moltissime, troviamo il Championship Mode e due modalità secondarie basate unicamente sulla sfida a giro singolo con un avversario (roba di poco conto insomma) e sul tentativo di totalizzare il maggior numero possibile di punti in particolari tracciati completamente dedicati alle evoluzioni. L'interesse corre subito, quindi, al Campionato, affrontabile oltretutto anche con un secondo giocatore, tramite il solito split-screen
ALTRO CHE CLASSE A..
Rumble Racing non si può certo dire un titolo rivoluzionario, si rifa difatti a tutta una serie di giochi che hanno saputo sapientemente unire competizioni motoristiche e la distruzione di qualsivoglia regola, unita magari alla presenza di svariate tipologie di armi, bonus, frizzi&lazzi da usare con parsimonia ma saggezza tra una curva in derapata e una chicane. A tratti addirittura più vicino a un Mario Kart, piuttosto che a Road Rash (oltretutto storica serie sempre di mamma Electronic Arts), Rumble Racing ricicla in parte idee che arrivano sospettosamente addirittura da un flop colossale come l'orrido Hot Wheels Racing dello scorso anno. In entrambi i giochi, difatti, buona parte dell'azione era incentrata nel compiere evoluzioni con la propria vettura, in modo tale da ottenere (a ogni evoluzione portata a termine con successo) un turbo boost temporaneo in grado di aumentarne la velocità e quindi di servire per il raggiungimento della prima posizione
Rumble Racing offre più o meno tutti gli elementi sopra descritti: le corse attraverso svariate ambientazioni tipicamente statunitensi, i bonus da raccogliere come in Mario Kart e da utilizzare contro i nemici, i trampolini artificiali o naturali da utilizzare per esibirsi in capriole e svolazzamenti vari, senza dimenticare una gran serie di passaggi segreti e di scorciatoie da conoscere a menadito se si vuole primeggiare rispetto agli agguerriti nemici. Un mix, insomma, che richiama alla mente anche un riuscitissimo gioco di EA per N64 (forse l'unico vero buon esperimento di Electronic Arts per N64), ovvero Beetle Adventure, che da tempo aspetta un seguito annunciato e mai pubblicato... che sia riconfluito proprio in questo Rumble Racing?
VETTURE E STRUTTURE
Le opzioni di gioco di Rumble Racing non sono poi moltissime, troviamo il Championship Mode e due modalità secondarie basate unicamente sulla sfida a giro singolo con un avversario (roba di poco conto insomma) e sul tentativo di totalizzare il maggior numero possibile di punti in particolari tracciati completamente dedicati alle evoluzioni. L'interesse corre subito, quindi, al Campionato, affrontabile oltretutto anche con un secondo giocatore, tramite il solito split-screen