Rune

di Redazione Gamesurf
ARCHITETTO MANCATO
Un altro degli aspetti maggiormente riusciti dell'intera produzione G.O.D./Human Head é indubbiamente l'intera riproduzione degli ambienti, sia dal punto di vista concettuale-architettonico che da quello inerente alla cura grafica e alla caratterizzazione. Tralasciando le prime mappe piuttosto insulse, si arriva preso a delle vere e proprie costruzioni da lasciare senza fiato, sia per la maestosità che per il dipanarsi di piani, corridori, saliscendi, stanze in ogni dove, ascensori, passaggi segreti. Insomma, la sensazione che si ha affrontando e scoprendo ogni pertugio dei livelli di Rune non é quella dei classici livelli squadrati realizzati con ben poco impegno e la stessa ispirazione mostrata da un controllore delle FS, quanto quella di un grosso mondo pensato e steso primariamente su carta e poi riportato nel migliore dei modi su schermo

A fianco alla ottima realizzazione concettuale si accompagna una cura grafica davvero di prim'ordine, con texture pulite, precise e dettagliate, una notevole cura per i dettagli (portoni e porticine in legno, in pietra, focolai qua e là, ragnatele...). Unendo al tutto un discreto comparto sonoro, con tanto di effetti sonori degni di menzione (tra cui le riuscite urla di disperazione dei vari dannati nei primi livelli) e si ottiene un gioco capace di trasudare atmosfera e immergere il giocatore in una situazione tenebrosa e soffocante
Buona anche la realizzazione dei nemici, per quanto non molto varia. Troppo a lungo, infatti, si rischia di vedere e combattere sempre gli stessi avversari, distribuiti un po' troppo uniformemente per ogni tot di livelli. Rimane comunque discreta l'IA di cui sono dotati: certo nella stragrande maggioranza dei casi non si rivelano degli abili strateghi nel corpo a corpo, ma sono capaci d'inseguire a lungo la preda (noi), di azionare trappole non proprio salutari per Ragnar e ogni tanto di iniziare a bisticciare con altre creature nemiche. Su tutti i casi é sempre esilarante segnalare l'odiosità dei piccoli goblin che sembrano odiare tutti e essere simpaticamente ricambiati!
Il livello di difficoltà del gioco si setta su livelli medio alti: se in generale la sfida offerta dalle creature avversarie non é altissima, ma per un gioco di questo genere é giusto così, diversamente bisogna esprimersi per le fasi più tipicamente platform-ose, con addirittura una richiesta esagerata (a volte, troppe volte) di un attenzione da pixel-perfect, come si diceva un tempo. Sbagliare un salto di qualche millimetro può voler dire morire senza riserve, quindi é bene abituarsi a salvare il gioco spesso e volentieri