Ryse Son of Rome

di Simone Rampazzi
Poteva il centurione Marius Titus esimersi dal dare battaglia sul nostro amato calcolatore?! Secondo gli sviluppatori di casa Crytek no. Ed infatti, non é tardato l'arrivo del titolo, fino a prima esclusivo per XBOX ONE, sul conosciutissimo mercato videoludico di Steam, grazie ad una versione inedita e completa, dei suoi DLC a corredo, ma soprattutto in grado di poter usufruire delle potenzialità del nostro PC fino a livelli strabilianti.

Ma vediamo insieme forze e debolezze di questo controverso titolo.



L'abito non fa il monaco, ma lo qualifica



Il centurione Marius Titus ha visto morire tutta la sua famiglia, per mano dei barbari, in quel della sua bella Roma e adesso l'unica possibilità che ha di vendicare il nome del suo defunto padre, nonché quello del suo popolo, é schierarsi all'interno di una guarnigione romana assai rinomata e farsi strada, grazie ad una serie di incarichi che compongono la trama del gioco.

Fin qui nulla di male, questo tipo di storia é perfettamente adatta a far identificare qualsiasi tipo di giocatore al proprio seguito, ma tolto lo stupore iniziale avuto durante la prima mezz'ora di gioco, ci siamo purtroppo accorti quanto il lavoro di Crytek si soffermasse di più sull'aspetto tecnico che sulla struttura del gameplay, costruendo sì un prodotto eccellente dal punto di vista grafico e sonoro, ma poco vicino alla sufficienza sotto il profilo della trama, delle fasi di combattimento e della costruzione del personaggio. Ma occorre andare con ordine.

vimager1, 2, 3
Partendo dall'aspetto meramente tecnico, il gioco offre la possibilità di godere finalmente al massimo un porting fatto “come si deve”, visto che le impostazioni dell'offerta quest'oggi permettono di poter sfruttare al massimo ogni pixel presente sugli scenari della Roma mostrata in questo titolo. Il nostro test si é svolto con un assetto hardware al di sopra della media e ci fa particolarmente piacere ammettere che il medesimo, é riuscito ad accompagnarci egregiamente, esitando solo nei momenti di maggiore caos a causa di un sovraccarico di informazioni sulla GPU, indicandoci come 1GB non sia pienamente sufficiente a supportare il carico. L'unica cosa che, purtroppo, non siamo riusciti a collaudare é stata la resa visiva su un televisore 4K, elemento che ci avrebbe permesso di dirvi perfettamente se il lavoro di Crytek fosse stato assoluto oppure no (ma il nostro 45 pollici della Sony si é difeso benissimo).

Le ambientazioni di gioco sono state mostrate con estrema cura, gli scenari sono risultati terribilmente ricchi di particolari accattivanti e gli effetti ambientali hanno reso la nostra esperienza di gioco veramente superba, trasformandosi in un vero e proprio spettacolo per gli occhi. Anche la resa dei personaggi non manca di realismo, ed ogni costume, o animazione qualsivoglia, rispecchia molto bene lo stile di combattimento dell'epoca (anche se, chiaramente per l'occasione, si é voluta aggiungere una buona dose di spettacolarità).

Chiaramente cotanta bellezza andrà calando con il diminuire delle caratteristiche tecniche dei vostri PC, quindi non aspettatevi grossi risultati qualora decideste di giocare il titolo ad impostazioni grafiche medie e via via inferiori.



Ma una spada senza filo non può tagliare..



Messo quindi da parte il detto “anche l'occhio vuole la sua parte”, possiamo passare tranquillamente al gameplay che, come già analizzato nelle rispettive controparti console, risulta completamente invariato sotto tutti i punti di vista. L'unica differenza, se vogliamo, é stata la decisione di poter approcciarsi al gioco con una configurazione mouse+tastiera (che non ci é dispiaciuta per niente, onestamente) piuttosto che affidarci, come spesso capita, al nostro controller di gioco xbox360.

Il nostro alter ego ha un pacchetto di abilità disponibili molto insipido, elemento che ha appesantito sensibilmente l'esperienza di gioco proposta, offrendo si da un lato una serie di combattimenti brutalmente realistici ma dall'altro una modalità di esecuzione dei nemici particolarmente ostica ed a tratti inutile, più che altro per un fattore ripetitività non indifferente che ha reso, la nostra prova, molto più impegnativa del previsto. Anche la difficoltà del gioco non ci ha aiutato particolarmente, visto che persino a modalità difficile non ci ha impegnato più del dovuto.

Purtroppo non siamo riusciti a provare fino in fondo la modalità multigiocatore, ma il sistema proposto non é per niente male e si accosta perfettamente alla modalità in singolo, proponendo un ottima alternativa ricreativa, dove potremo vestire i panni del gladiatore, che ricorda molto da vicino le recenti produzioni cinematografiche dedicate a Spartacus. E' inoltre possibile personalizzare il proprio alter-ego una volta acquistati dei livelli, grazie ad una pratica schermata di inventario dove potrete sostituire gran parte dell'equipaggiamento con degli oggetti pre-caricati. In questo modo la longevità del titolo riesce a guadagnare qualche punto, subendo una lieve impennata verso l'alto.

Quello che ci teniamo a dirvi, anche se ormai sarà risultato chiaro anche nella nostra anteprima, é che il gioco Ryse: Son Of Rome non porta alcun tipo di novità rispetto alla sua controparte console, ma riesce solamente a fare un eccezionale porting solamente dal punto di vista tecnico, sviluppando un titolo valido e finalmente in linea con le possibilità “ideali” dei nostri calcolatori. L'unica nota positiva oltre alla grafica é il prezzo di uscita, visto che ad una quarantina di euro vi sarà permesso di accedere all'intero titolo più quattro DLC.