Sacred
di
Shaddar il Necromante si appresta ad evocare il più terribile dei demoni: il suo scopo è di servirsi di lui per vendicarsi degli uomini e degli elfi che l'hanno relegato ad una vita solitaria e soggiogare nel contempo l'intero continente. Qualcosa però non và per il verso giusto: il demone appena invocato rompe l'imperfetto sigillo di contenimento magico e aggredisce, libero e impazzito, lo stolto che ha osato evocarlo. Questo, perlomeno, è il sogno che il protagonista di Sacred avrà la notte immediatamente precedente all'inizio della sua avventura.
Sacred è un gioco di ruolo dalle tinte principalmente arcade: questo significa che verrete chiamati ad impersonare un eroe, a scelta tra sei disponibili, e guidarlo attraverso una serie di vicende, guadagnando esperienza coi combattimenti e migliorando in questo mode le sue caratteristiche, capacità e abilità in previsione di avversari sempre più potenti. La prima cosa che salta all'occhio leggendo il manuale e cominciando una partita a Sacred è il fatto che il gioco unisca in se in maniera efficiente elementi di giochi di ruolo "complessi", come Baldur's Gate o Ultima, ad elementi di tipo più Arcade, simili a quelli visti in Diablo. Per quanto riguarda i primi, è importante segnalare che il gioco propone una trama principale irrinunciabile e ben delineata, basata ovviamente sulla vicenda di Shaddar e il demone, composta da una serie di missioni successive che, però, non è assolutamente costrittiva: potrete infatti abbandonarla in qualsiasi momento per dedicarvi all'esplorazione o alla ricerca di avversari da sconfiggere col semplice scopo di potenziare il vostro personaggio e poi riprenderla serenamente da dove l'avete interrotta; a tal uopo il gioco offre una mappa piuttosto vasta e completamente esplorabile ed un numero elevatissimo di sotto-quest opzionali che potrete accettare o meno. Insomma, una struttura simile a quanto visto in Morrowind o, volendo essere forse un po' più modesti, in Neverwinter Nights.
Tolti però gli elementi di trame, sotto-trame e mini-quest che fanno di Sacred un gioco di ruolo di tipo "vasto", il gioco è però tanto più simile ad un Diablo o ad un Dungeon Siege: il sistema di combattimento in tempo reale è basato sull'utilizzo del mouse per determinare il movimento ed i bersagli degli attacchi, con il tasto sinistro destinato agli usi più comuni ed il destro dedicato alle mosse speciali o agli incantesimi. Una serie di icone od hotkeys ci permetteranno di scegliere rapidamente le armi da impugnare o le abilità da usare: il numero di queste icone crescerà con la progressione del personaggio, simboleggiando una maggiore versatilità per gli avventurieri più "Skillati", mentre i più inesperti dovranno ricorrere alla schermata d'inventario anche per le minime variazioni. Un'altra serie di icone o hotkeys, stavolta fissi, saranno dedicati all'utilizzo dei vari tipi di pozioni, tra cui quelle curative piazzate intelligentemente sulla barra dello spazio (indubbiamente il tasto più facile da trovare nelle situazioni di emergenza).
La progressione del personaggio avviene per due vie: se l'esperienza diretta, infatti, sarà indispensabile per migliorare le sue caratteristiche (forza, destrezza, rigenerazione, ecc) e le sue attitudini (uso spada, uso magia, ecc), le abilità speciali vere e proprie, comprensive di attacchi multipli o potenziati, incantesimi vari, evocazioni e chi più ne ha più ne metta, potranno essere acquisite e potenziate solo tramite apposite "rune" da ottenere sconfiggendo mostri (la distribuzione dei tesori è casuale, anche se il gioco tiene conto del livello del personaggio e della pericolosità relativa del mostro). Ciascuna delle sei classi di personaggio ha le sue specifiche abilità e rune, e potrà scambiare quelle che non gli servono grazie all'ausilio del "Maestro di Combo", un png presso cui inoltre sarà possibile creare fino a quattro "combo", ossia delle combinazioni di mosse speciali estremamente devastanti. Infine, tra le features di gioco segnaliamo la possibilità di acquistare e cavalcare degli equini, differenti dal ronzino al destriero, e di potenziare alcune armi e armature tramite l'ausilio di un fabbro.