Saint Seiya: Brave Soldiers

di Giovanni Porrà
Saint Seiya: forse questo nome, almeno in Italia, non dirà subito qualcosa a tutti, ma basta dire “Cavalieri dello Zodiaco”, ed ecco che per quelli che sono stati bambini negli anni 80 o 90 la nostalgia si scatena. In ogni caso la serie capolavoro di Masami Kurumada può vantare moltissimi fans in tutto il mondo, che sono anche aumentati dopo l'uscita delle nuove saghe, a partire dal 2002. Per tutti coloro che sono cresciuti a fulmini di Pegasus a colazione, e per i nuovi, Namco Bandai propone Saint Seya: Brave Soldiers.

Per Atena!

Ci troviamo di fronte a un titolo assai diverso dall'ultimo Omega, che non aveva riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Brave Soldiers non é un picchiaduro a scorrimento, ma ad incontri. La modalità principale si propone inoltre di replicare fedelmente le principali saghe: dal Grande Tempio, allo scontro con Poseidone, per arrivare al gran finale contro Hades. Purtroppo niente Cavalieri Neri, e soprattutto niente saga di Asgard, ma l'offerta appare comunque decisamente appetitosa. Il gameplay é molto simile ad altri titoli prodotti da Bandai, come i vari Dragon Ball Budokai Tenkaichi: siamo di fronte a un picchiaduro 3D, in cui sarà possibile spostarsi liberamente nello scenario, scattare all'attacco dell'avversario, o schivare i suoi colpi in qualunque direzione. Il sistema di controllo é piuttosto semplice, vale a dire con i tasti principali del pad sarà possibile compiere combo, mentre combinandoli con quelli dorsali si darà vita a prese e mosse speciali. Queste ultime si potranno compiere solo caricando la barra del cosmo, che potenzierà anche gli attacchi in generale. Per avere un aiuto in più si potrà anche risvegliare il settimo senso. Un appunto importante: le combinazioni di tasti sono comunque le stesse, per tutti i cavalieri. Non ci sarà quindi bisogno di mesi di pratica su ciascun personaggio per conoscerlo a fondo, come in altri picchiaduro più blasonati, e poche ore saranno sufficienti per sentirsi padroni della situazione.




Il gioco risulta così forse un po' troppo semplice, ma gli sviluppatori hanno deciso anche di inserire una serie di sfide (per esempio: para 10 attacchi durante il combattimento), che alzano un po' la difficoltà e incrementano il fattore di rigiocabilità. Comunque, tirando le somme, i combattimenti risultano frenetici e decisamente godibili. La storia non sarà raccontata attraverso le classiche sequenze animate, ma con frame tratti dall'anime e immagini “statiche” dei cavalieri, il tutto accompagnato dal doppiaggio in lingua originale giapponese e sottotitolato in italiano nello stile dell'anime classico. Quindi niente saints ma cavalieri, niente Hyoga, ma Cristal, e così via. Spetta ai fans dire se queste scelte siano azzeccate o meno. Da parte nostra aggiungiamo che se la visione di immagini dell'anime sicuramente può emozionare, forse sarebbe stato gradita anche qualche sequenza animata per rendere più dinamica la narrazione. Per di più i sottotitoli compaiono anche durante gli scontri, e seguirli non é proprio facil

Brucerò il mio cosmo!

Il comparto tecnico di Brave Soldiers oscilla purtroppo tra alti e bassi: giustamente é stato scelto di adottare lo stile del Cell Shading e le armature, in particolare quelle d'oro, sembrano brillare, e risultano davvero ben realizzate: stesso discorso anche per i personaggi, resi molto bene nelle espressioni e nei movimenti con cui lanciano i loro colpi, replicati con la massima cura. La delusione maggiore la riservano invece gli scenari: spogli e poco interattivi, si limitano praticamente a delle “quinte” bidimensionali, che si trovano intorno ai giocatori. Spesso capiterà anche di bloccarsi contro muri invisibili. Scordatevi dunque di demolire una Casa combattendo una furiosa battaglia. Il massimo che si può vedere sarà una colonna che cade, o il personaggio messo KO lanciandolo contro un muro, con un'animazione che tra l'altro é sempre la stessa. Gli effetti speciali sono spesso una gioia per gli occhi, ma in alcuni casi risultano troppo semplici. Una nebulosa di Andromeda o una Dimensione Oscura di Gemini non lasciano a bocca aperta come nell'anime. D'altro canto il loro elevato potenziale avrebbe messo subito fine alla battaglia, mentre qui il loro effetto ha un raggio limitato, ed é possibile schivarli, in nome di quella facilità che caratterizza il gameplay in generale. Per quanto riguarda il sonoro invece nulla da dire: se l'assenza del doppiaggio italiano potrebbe dispiacere a qualcuno, le voci di quello originale fanno ottimamente il loro dovere; le musiche poi accompagnano le battaglie e i momenti della storia in modo davvero coinvolgente.



Saran scontri sovrumani...

Terminata la modalità storia il gioco é tutt'altro che finito. Per cominciare c'é la modalità battaglia, divisa a sua volte in modalità ulteriori: il torneo della guerra galattica, disponibile in diversi livelli di difficoltà e con diversi avversari, la modalità sopravvivenza, e una modalità VS, che consente di organizzare tornei fino a 8 giocatori. La lista di personaggi giocabili (per la maggior parte sbloccabili completando la storia) é davvero ampia e in grado di accontentare tutti: ben 52, da quelli più celebri a quelli comparsi solo per una puntata. Per la prima volta in un gioco dei Cavalieri é possibile impersonare anche Atena. C'é poi la modalità online, che consentirà di sfidare avversari da tutto il mondo: nulla di nuovo rispetto al gameplay del gioco in singolo, ma comunque un'ottima notizia per la longevità. Un'altra modalità consente poi di potenziare il proprio cavaliere, attraverso ben 8 parametri diversi. Infine gli sviluppatori hanno decisamente pensato ai fans, inserendo tantissimi extra: immagini dall'anime, bozzetti e tavole, card, e soprattutto immagini delle armature...sì proprio quelle che tanti hanno cercato di collezionare, spesso senza riuscire ad averle tutte.

Il migliore titolo sui Cavalieri?
Tirando le somme Saint Seiya Brave Soldiers é sicuramente un buon titolo, e probabilmente il migliore sui Cavalieri attualmente in circolazione. da apprezzare l'idea di raccontare tutte le saghe principali, la fedeltà e l'estrema cura dedicata alla realizzazione della storia, così come l'amplissima rosa di personaggi giocabili. Si poteva però osare di più per rendere i combattimenti ancora più spettacolari e più complessi. Nonostante questi difettucci, si può dire che l'atmosfera della serie é stata comunque adeguatamente replicata. Per tutti gli appassionati dell'opera di Kurumada questo é un buon momento per indossare le armature, e andare alla battaglia!