Saints Row The Third
di
Sonny Ubertini
Conquest
Conosciuta principalmente per l'immagine di anti-GTA, la saga di Saints row si appresta ad arrivare per la terza volta nelle nostre piattaforme, più casinista, perversa e politicamente scorretta che mai. C'é da fare comunque una premessa: se tra voi c'é chi ha detestato la virata radicale avvenuta tra il primo ed il secondo capitolo, allora si metta il cuore in pace e salti questo articolo, perché in questa nuova incarnazione i Saints sono ancora più esagerati ed espliciti, senza nessuna intenzione di cambiare rotta.
The story of human story
Tutto é cominciato quando nella fittizia Stilwater quando il buon Julius salvandoci da morte certa e, intravedendo le nostre potenzialità "malavitose", ci arruolò nei Saints. Molte cose sono avvenute da allora. Dall'incontro con personaggi folli come Johnny Gat e Pierce, alla dominazione di Stilwater, a capo dei Saints stessi, per poi arrivare all'inimmaginabile: 5 anni di coma dopo un incidente. Ovviamente una volta risvegliati (e completamente cambiati dalla chirurgia plastica) non ci abbiamo messo molto a capire che i Saints non erano più quelli di un tempo e che, soprattutto, la nostra fama era ormai un lontano ricordo. Riunito il gruppo e riconquistata la città assicurandoci altri 3 pacifici anni di dominio, i Third Street Saints ora, ben 8 anni dopo gli avvenimenti del primo capitolo, sono delle vere e proprie icone popolari, e decidono di espandere il loro potere nella ben più fittizia Steelport. E mentre le persone ci chiedono gli autografi e Johnny Gat firma il suo primo contratto cinematografico, ecco che dal nulla spuntano i Morningstar, nuovo gruppo criminale guidato dal freddo e deciso Philippe Loren, che più di ogni altra cosa vuole avere il dominio su Steelport, andando inevitabilmente a scontrarsi coi Saints. Come se non bastasse, dopo aver fatto infuriare il senatore cittadino, i Saints si troveranno braccati anche dagli STAG, gruppo militare in possesso di una particolare ed avanzata tecnologia bellica gestito da un deciso generale. E così partirà anche questo sanguinoso quanto folle capitolo.
Well, who gives a fuck about pierce?
Messa da parte la basilare trama, per lo più incentrata sul classico tema della vendetta all'interno dell'ambiente criminale, concentriamoci piuttosto su quello che rappresenta davvero il punto forte del gioco. Dopo un prologo che fungerà da tutorial, potremo dedicarci alla creazione del nostro personaggio tramite un potente editor, non prima di aver scelto un modello di base tra quelli proposti dal gioco (oltretutto si potranno anche scaricare dal sito ufficiale). Di certo avrete da sbizzarrirvi con tutte le opzioni messe a disposizione da Volition, che vi permetteranno di creare personaggi normali quanto mostruosi. Da qui la (ri)conquista di Steelport attraverso le 45 missioni che compongono la storia principale. In questo frangente di gioco ci troveremo a eseguire attività più o meno pratiche, passando dalle classiche sparatorie alla gestione finanziaria del nostro gruppo criminale, che potremo controllare comprando gli stessi negozi in cui commerceremo durante l'avventura, ma anche acquistando appartamenti che diventeranno successivamente nostri rifugi e Casinò in cui guadagnare (e perdere) tanti bei soldi.
I negozi ci daranno completo accesso ad armi e vestiti, dove nel primo caso potremo sia acquistare che potenziare le nostre macchine di morte, che mano a mano verranno sbloccate nelle loro versioni più potenti, mentre nel secondo potremo adattare il personaggio al nostro stile preferito con un'enorme quantità di vestiti diversi, dagli abiti singoli ai costumi (alcuni vi lasceranno a bocca aperta). La storia, pur non brillando per la trama, saprà divertirvi e intrattenervi grazie all'ottima regia e allo stile che rendono il titolo Volition piuttosto particolare, quanto unico nell'ambito videoludico. Aspettatevi quindi missioni fuori di testa che vi chiederanno con lo stesso tono di voce di affondare una nave nemica quanto di hackerare un sito informatico sotto forma di water.
Conosciuta principalmente per l'immagine di anti-GTA, la saga di Saints row si appresta ad arrivare per la terza volta nelle nostre piattaforme, più casinista, perversa e politicamente scorretta che mai. C'é da fare comunque una premessa: se tra voi c'é chi ha detestato la virata radicale avvenuta tra il primo ed il secondo capitolo, allora si metta il cuore in pace e salti questo articolo, perché in questa nuova incarnazione i Saints sono ancora più esagerati ed espliciti, senza nessuna intenzione di cambiare rotta.
The story of human story
Tutto é cominciato quando nella fittizia Stilwater quando il buon Julius salvandoci da morte certa e, intravedendo le nostre potenzialità "malavitose", ci arruolò nei Saints. Molte cose sono avvenute da allora. Dall'incontro con personaggi folli come Johnny Gat e Pierce, alla dominazione di Stilwater, a capo dei Saints stessi, per poi arrivare all'inimmaginabile: 5 anni di coma dopo un incidente. Ovviamente una volta risvegliati (e completamente cambiati dalla chirurgia plastica) non ci abbiamo messo molto a capire che i Saints non erano più quelli di un tempo e che, soprattutto, la nostra fama era ormai un lontano ricordo. Riunito il gruppo e riconquistata la città assicurandoci altri 3 pacifici anni di dominio, i Third Street Saints ora, ben 8 anni dopo gli avvenimenti del primo capitolo, sono delle vere e proprie icone popolari, e decidono di espandere il loro potere nella ben più fittizia Steelport. E mentre le persone ci chiedono gli autografi e Johnny Gat firma il suo primo contratto cinematografico, ecco che dal nulla spuntano i Morningstar, nuovo gruppo criminale guidato dal freddo e deciso Philippe Loren, che più di ogni altra cosa vuole avere il dominio su Steelport, andando inevitabilmente a scontrarsi coi Saints. Come se non bastasse, dopo aver fatto infuriare il senatore cittadino, i Saints si troveranno braccati anche dagli STAG, gruppo militare in possesso di una particolare ed avanzata tecnologia bellica gestito da un deciso generale. E così partirà anche questo sanguinoso quanto folle capitolo.
Well, who gives a fuck about pierce?
Messa da parte la basilare trama, per lo più incentrata sul classico tema della vendetta all'interno dell'ambiente criminale, concentriamoci piuttosto su quello che rappresenta davvero il punto forte del gioco. Dopo un prologo che fungerà da tutorial, potremo dedicarci alla creazione del nostro personaggio tramite un potente editor, non prima di aver scelto un modello di base tra quelli proposti dal gioco (oltretutto si potranno anche scaricare dal sito ufficiale). Di certo avrete da sbizzarrirvi con tutte le opzioni messe a disposizione da Volition, che vi permetteranno di creare personaggi normali quanto mostruosi. Da qui la (ri)conquista di Steelport attraverso le 45 missioni che compongono la storia principale. In questo frangente di gioco ci troveremo a eseguire attività più o meno pratiche, passando dalle classiche sparatorie alla gestione finanziaria del nostro gruppo criminale, che potremo controllare comprando gli stessi negozi in cui commerceremo durante l'avventura, ma anche acquistando appartamenti che diventeranno successivamente nostri rifugi e Casinò in cui guadagnare (e perdere) tanti bei soldi.
I negozi ci daranno completo accesso ad armi e vestiti, dove nel primo caso potremo sia acquistare che potenziare le nostre macchine di morte, che mano a mano verranno sbloccate nelle loro versioni più potenti, mentre nel secondo potremo adattare il personaggio al nostro stile preferito con un'enorme quantità di vestiti diversi, dagli abiti singoli ai costumi (alcuni vi lasceranno a bocca aperta). La storia, pur non brillando per la trama, saprà divertirvi e intrattenervi grazie all'ottima regia e allo stile che rendono il titolo Volition piuttosto particolare, quanto unico nell'ambito videoludico. Aspettatevi quindi missioni fuori di testa che vi chiederanno con lo stesso tono di voce di affondare una nave nemica quanto di hackerare un sito informatico sotto forma di water.
Saints Row The Third
8
Voto
Redazione
Saints Row The Third
Ormai facciamo fatica a trovare altri aggettivi per descriverlo: malato, spassoso, psichedelico, sceglietene uno voi. Forte di un ottimo comparto tecnico e di un gameplay a prova di bomba, quest'anno Saints Row The third brilla di luce propria in un periodo caratterizzato da tanti titoli di tripla A