Saints Row The Third

The Saints are on the world stage


La formula presentataci offre un sapiente mix di follia, libertà e script per i momenti più intensi, regalando vere e proprie situazioni memorabili grazie all'ottima combinazione di sonoro e gameplay e con l'indiscusso merito di non presentare praticamente tempi morti nelle dieci ore di trama principale. Soprattutto rimarrete sorpresi dalla quantità massiccia di citazioni e parodie che il gioco racchiude, sia riguardo al mondo videoludico che quello cinematografico (basti solo guardare il trailer ufficiale), fasi di gioco che vi strapperanno più di un sorriso per la genialità con cui sono gestite. Grande importanza risiede nel gameplay, snello e capace di adattarsi ad ogni situazione, dalle sparatorie alla guida, sempre vario e divertente. Ogni volta che completerete le missioni, oltre a ricevere il classico bottino, avrete anche una barra del rispetto (aumentabile in diversi modi) che fungerà a conti fatti da punti esperienza, che una volta portata ad un certo livello vi darà via libera nell'acquisto di particolari abilità, come l'aumento della vita o la resistenza fisica, ma anche maggiori profitti e bonus per la vostra gang. Buona la mappatura dei comandi su tastiera e topo, stesso discorso per il controller che verrà direttamente riconosciuto con tanto di comandi originali, almeno per quanto riguarda il pad Microsoft.

Per quanto breve, la storia principale non rappresenta ovviamente tutto ciò che il gioco ci offre, e anzi va presa più come un tutorial che come esperienza a se. Se mentre concludendo la storia sarete all'incirca a metà del gioco totale, il restante 50% sarà suddiviso in numerosissimi minigiochi, missioni secondarie ed eventi che, siamo sicuri, sapranno intrattenervi molto a lungo. Elencarli tutti risulterebbe inutile, quanto indigesto, visto che saranno per lo più delle sorprese ma sappiate che sono riconfermati tutti gli eventi disponibili nel precedente capitolo, oltre ad alcuni nuovi di zecca. Quindi riavrete la frode assicurativa, in cui cercherete di subire più danni possibili per aumentare il risarcimento dall'assicurazione, o una letale corsa sopra un quad infuocato in cui per guadagnare punti dovrete distruggere tutti i veicoli e le persone sul vostro percorso. Questi, uniti a nuove modalità come un mortale show televisivo in cui farete a gara con strani individui vestiti da mascotte animalesche su chi arriverà per primo nella stanza finale, il tutto a suon di pallottole in puro stile arcade che ricorda il datato The Club.





Per chi volesse qualcosa di più veloce ma allo stesso tempo redditizio, nel menù é presente il Saintsbook, sottospecie di agenda in cui potremo selezionare le missioni che più ci aggradano, siano esse di scorta o quelle dirette invece a eliminare uno specifico bersaglio. Ottima anche la varietà delle ambientazioni, Steelport é infatti molto più varia e viva di Stilwater, e anche se non siamo ai livelli dei più noti mostri sacri, si può dire che i produttori abbiano fatto un ottimo lavoro, con ambientazioni cittadine e non, sempre curate e ben variegate. Discorso a parte per i veicoli, presenti in enorme quantità e capaci di rubare più volte la scena al gioco (complice soprattutto l'ottimo utilizzo della telecamera), anche solo per il potersi sfogare e muoversi alla velocità della luce tramite il Vtol, o il distruggere tutto ciò che ci circonda con un carro armato. Possiamo affermare che muoversi all'interno di Steelport sarà sempre spassoso quanto piacevole. Riconfermata l'ottima modalità co-op online dove ci si potrà destreggiare con un compagno attraverso l'avventura principale, o anche al solo divertimento. Presente anche la Whored mode, simpatica modalità che passerà dal classico deathmatch all'eliminazione di Zombie in compagnia, più il contenuto esclusivo su pc che ci permetterà di registrare ogni singolo fotogramma di quello che faremo per poterlo poi condividere.


It was only a matter of time

Ciò che fu criticato principalmente al prequel fu l'aspetto piuttosto indecente con cui appariva nei nostri Personal Computer. Il motore grafico era mal ottimizzato e, oltre ad essere inutilmente pesante, non offriva nemmeno una qualità visiva capace di equilibrarne le richieste esose. Per fortuna(neanche ci volesse tanto) questo capitolo si dimostra degnamente ottimizzato. Si potrà infatti giocare tranquillamente con pc di fascia media da una semplice 4500Ati Radeon in su, senza particolari richieste a livello di ram o di processore, il tutto con un'ottima fluidità. Per chi invece volesse ottenere il massimo, il gioco fa largo utilizzo delle Dx11.

Certo, il risultato non é certamente uno dei migliori sul mercato, né lo stile a tratti plasticoso sarà capace di conquistare tutti, ma c'é da dire che comunque qualche colpo d'occhio ci verrà regalato. Menzione d'onore per le animazioni, tanto assurde quanto realistiche nella realizzazione, tanto da elargire spesso diverse soddisfazioni anche all'occhio. Dscorso abbastanza simile per il sonoro, con un ottimo doppiaggio in inglese accompagnato da diverse stazioni radio per tutti i gusti (anche se abbastanza indirizzate ad un pubblico giovanile, senza togliersi comunque qualche tocco di classe), incalzante invece la colonna sonora durante i momenti chiave dell'avventura principale. Ecco che però arriva la parte che nessuno vorrebbe mai leggere. Se é vero che con certi requisiti il gioco bene o male garantisca una certa qualità, già in rete si possono notare diverse lamentele sui grossi problemi di compatibilità con la nVidia, portando il gioco ad un framerate NON costante di 20/30 fps. Una patch risolutoria é altamente probabile, ma allo stato attuale il gioco dimostra di non essersi eliminato del tutto il fallimento che già subì col secondo capitolo.

Discorso abbastanza simile per il sonoro, con un ottimo doppiaggio in inglese accompagnato da diverse stazioni radio per tutti i gusti (anche se abbastanza indirizzate ad un pubblico giovanile, senza togliersi comunque qualche tocco di classe), incalzante invece la colonna sonora durante i momenti chiave dell'avventura principale. In definitiva quindi il gioco presenta un ottimo comparto tecnico, capace di dar giustizia anche su pc dopo il fallimento del precedente capitolo.


Gangstay in space

Saints row The third é un videogioco assolutamente folle, privo ormai di quella logica che rappresenta i videogiochi moderni. Il più grande errore che potreste commettere sarebbe prenderlo "sul serio", perché l'obiettivo del gioco non é assolutamente stupirci con una dettagliata ricreazione storica, o farci riflettere su temi maturi, ma solo divertirci, Stop. Capiamoci, il gioco non eccelle in nessun comparto e rispetto al secondo capitolo assistiamo solo ad un potenziamento di una struttura già collaudata, un more of the same che non ha né l'obiettivo e né il dovere di offrire qualcosa di innovativo nel mondo dei Free roaming. Semplicemente, quando si entra a Steelport, l'aria che si respira é ironica, spensierata, capace di rapire per ore intere sia che si stia cercando di eliminare orde di zombie sparsi per la città, si che si stia cercando di prendere un aere "al volo". Si tratta solo di un trionfo di giocabilità e stile, che rappresenta l'obiettivo centrale di una saga che ora si può dire finalmente in possesso di una sua identità e non come semplice "alter ego" di GTA. E di questi tempi, credeteci, non é assolutamente poco.