Sakura Taisen 3 - Paris ha Moete Iru ka?

di Redazione Gamesurf
DIGITAL ART
Il profilo artistico di Sakura Taisen 3, come i precedenti episodi della serie peraltro, si mantiene altissimo grazie al contributo di artisti come Kousuke Fujishima, uno dei migliori fumettisti giapponesi (autore di "Aa! Megamisama!", "Oh Mia Dea!" in Italia) che dona ai personaggi un tratto aggraziato ed elegante, lo studio di animatori ingaggiati dalla Red Company per le sequenze in FMV, che risultano degne di un OAV, e Kouhei Tanaka, autore della colonna sonora e dei brani cantati del gioco. Complessivamente i brani di sottofondo sono meno suggestivi rispetto a quelli fuori dal comune di Sakura Taisen 1 e 2, ma a compensare ci pensano i vocali, tecnicamente e artisticamente migliori che in passato, come l'eccellente sigla d'apertura, "Mihata no Moto ni" (Sotto la Bandiera), riuscito tentativo di coniugare il lirismo del tema dei primi due episodi "Geki! Teikoku-kagekidan!" (Manifesto della Squadra D'Assalto Imperiale dei Fiori) con il ritmo marziale della Marsigliese, offrendo all'insieme sonorità tipicamente francesi. Anche il reparto seiyuu (doppiatori), che si cura delle numerose sequenze recitate del gioco, é quanto di meglio si potesse chiedere, dal momento che tutti i ruoli sono affidati a professionisti con una carriera sterminata alle spalle, come la veterana Noriko Hidaka (tra gli altri anime, in Fushigi no Umi no Nadia, Un Vento Chiamato Amnesia, Gunbuster e Ranma 1/2) che interpreta con grande energia il ruolo di Erica Fontaine; Saeko Shimazu (Madoka in Kimagure Orange Road) nei panni di Glycine, e una straordinariamente irriconoscibile Kikuko Inoue (Belldandy in Aa! Megamisama!) che ha ritrovato in Lobelia toni ed espressioni che non usava da quando doppiava la serie americana X-Files. Ma il più grande pregio artistico di questo titolo é nell'atmosfera magica, nella ricca sceneggiatura, nei dialoghi molto ben caratterizzati (e perfettamente sincronizzati con le animazioni labiali dei protagonisti), e, globalmente, nella trama a tratti drammatica, romantica o umoristica, ma mai scontata. In questo terzo episodio vengono mitigati anche quei vaghi sentori di nazionalismo che si potevano percepire in Sakura Taisen 1-2, Oogami Ichiro infatti é capace di difendere un francese che lo aveva insultato per il semplice fatto di essere giapponese, dicendo "Non é per il Giappone che combatto, ma per tutto il mondo, senza distinzioni!", una frase che forse, in una serie animata di venti anni fa, non avremmo sentito. Considerando la sostanza e la durata di ogni episodio, infine, é piuttosto sorprendente anche la longevità di questo titolo, che si articola su un numero elevato di puntate lungo i tre GD-ROM del gioco, soprattutto alla luce del fatto che terminarlo una sola volta non sarà sufficiente per vedere tutti gli eventi nascosti, le sequenze arcade sparse qua e là, né i finali ad hoc per ognuna delle ragazze del Paris Kagekidan.