Un anno fa circa, all'annuncio della nuova produzione made in Sonic Team, molti rimasero quantomeno perplessi. Non aveva nulla a che vedere con il porcospino blu e poteva vantare due maracas come controller dedicati. Evidentemente, visto il successo delle produzioni Konami, anche alla SEGA avevano pensato di tentare una sortita nel genere che, tuttora, va per la maggiore in Giappone. L'esperimento é pienamente riuscito, il successo raccolto ha raggiunto livelli notevoli e la conversione per Dreamcast (con tanto di controller in formato ridotto, ovviamente) é parsa inevitabile, oltre che fattibilissima, visto che il gioco era stato sviluppato, al solito, su Naomi Il numero al centro del cerchio indica il livello di combo a cui ci si trova. Ora, dopo un mese abbondante di estenuanti sessioni, é finalmente giunto il momento di dare un parere serio e ragionato, privo dell'inevitabile esaltazione tipica delle prime settimane passate con quei due strumenti di piacere fra le mani. Ehm.. La struttura di gioco é la solita dei rythm game: si tratta di azionare il controller a ritmo di musica (tutte canzoni più o meno famose) nelle modalità che ci vengono indicate dal gioco. In questo caso avremo in mano una coppia di maracas da agitare a tempo in differenti posizioni. Sullo schermo ci sono sei cerchi colorati verso i quali si spostano delle sfere blu che partono dal centro. Quando le sfere blu vanno a coincidere coi cerchi bisogna agire sul controller nella posizione corrispondente. Il punteggio finale dipende da quanti movimenti vengono azzeccati, meglio se in sequenza, in modo da dare vita a lunghe combo. Oltre a questo ci sono tutta una serie di situazioni particolari, dalle pose (che costringono a rimanere in una certa posizione per almeno due secondi) all'opportunità di utilizzare entrambe le maracas sullo stesso lato. I vari movimenti dei controller vengono registrati da un'apposita coppia di sensori, inclusa nella confezione, che va sistemata ai piedi del giocatore (nel coin-op i sensori erano posizionati di fronte, all'altezza dello schermo). E' abbastanza complicato da spiegare a parole, ma in realtà é molto semplice: si tratta fondamentalmente di agitarsi come dei forsennati. Anzi, a dirla tutta, é senza dubbio il più immediato fra i giochi del suo genere e, probabilmente, il più divertente e più adatto a sfide fra amici
Come forse avrete notato, nel testo principale non ho speso una parola riguardo alla realizzazione tecnica. In questo genere di giochi, infatti, conta veramente poco la grafica di contorno (anche perché difficilmente si ha modo di farci caso). Ad ogni modo, è mio dovere far notare che, pur non raggiungendo incredibili vette di splendore, sotto questo punto di vista siamo abbondantemente sopra alla media (almeno per quanto riguarda l'ambito dei Rythm Game), con schermate densamente popolate di assurdi personaggi che si dimenano inesorabilmente a ritmo di musica. I controller sono ben realizzati, per quanto i jack di collegamento rivelino una fastidiosa tendenza a sfilarsi nelle fasi di gioco più concitate, e, in linea generale, la risposta dei sensori è ottima. Per il resto, l'unico problema di Samba De Amigo (che, oltretutto, può vantare una longevità maggiore rispetto ai concorrenti grazie alle numerose modalità) è la solita annosa questione dei costi. Gioco e controller costano uno sproposito, se poi ci si vuole dotare di un secondo paio di maracas (e ne vale veramente la pena) sono proprio dolori. In ogni caso va detto che è prevista una conversione per il mercato europeo che, presumibilmente, comporterà una drastica riduzione del prezzo al pubblico. Che altro dire, se non che Samba De Amigo si è rivelato un gioco divertentissimo, immediato (sicuramente quello con la meccanica più facile da assimilare fra i vari BeMani e simili) e capace, addirittura, di spodestare il trono dell'immenso Dance Dance Revolution nella mia classifica di gradimento (e, ve l'assicuro, non è poco).
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