Samurai Warriors 4-II

di Tommaso Alisonno
Di Samurai Warriors 4 abbiamo parlato un anno fa in occasione del suo lancio Europeo: sebbene Koei Tecmo e Omega Force ci abbiano abituato a far seguire a ciascuno dei loro titoli “primari” della serie Musou uno o due spin-off, normalmente sottotitolati “Extreme Legends” o “Empires”, la decisione di “raddoppiare” il numero sul titolo (in stile Square Enix) ci ha colti un po' alla sprovvista [nota a margine: SW4Empires é comunque in dirittura d'arrivo in Giappone]. All'atto pratico, una volta messe le mani su questo Samurai Warriors 4-II ci si rende conto che in effetti il prodotto, più che uno spin-off, sembra proprio voler costituire un completamento del gioco originale.



In modalità Storia troveremo infatti ad attenderci ben 13 nuove “Leggende” organizzate esattamente come le 12 di SW4, ossia sottoforma di quattro o più scenari successivi legati alla storia di un personaggio o di una fazione. Sebbene anche stavolta siamo chiamati a scendere in campo con due personaggi e possiamo alternarci in qualsiasi momento al loro controllo, la scelta di uno di essi sarà imposta. In una di esse, per esempio, il gioco pone il focus sulla new entry e “frontman” Naomasa Ii, figlio adottivo della bella Naotora Ii, che si distinse tra le fila di Ieyasu Tokugawa facilitandone l'ascesa allo Shogunato.

Rimane la modalità Libera in cui rigiocare gli scenari già affrontati, stavolta senza limiti nella selezione dei personaggi; sparisce invece la Cronaca, sostituita da una nuova modalità Sopravvivenza ambientata in un castello fittizio sbucato dal nulla e zeppo di pericoli e tesori.
Sparisce la modalità Cronaca, sostituita dalla Sopravvivenza

Questa modalità é a sua volta divisa in Survival classico e Camere della Prova: il primo prevede una successione infinita di livelli a difficoltà crescente, con varie prove da superare per passare al successivo ed un tempo a disposizione limitato che però aumenta ad ogni progresso; le seconde sono una serie di quest specifiche a tempo fisso con classifica, anche online.

In modalità Libera e Sopravvivenza sarà anche possibile utilizzare i personaggi creati con l'apposito Editor: purtroppo il gioco non eredita i personaggi e progressi di SW4, ma si limita a regalarci un piccolo bonus (soldi e Tomi) se individua nel sistema un savegame del predecessore. La scelta é però motivata dal fatto che, a livello di gameplay, é cambiato drasticamente il sistema di progressione del personaggio: ora infatti i potenziamenti alle varie forme di attacco non si ottengono più con l'uso continuato di determinate mosse ma vanno acquisiti su un apposita “mappa” spendendo i Tomi Strategici da reperire in battaglia. Anche le abilità speciali, prima provenienti dagli item equipaggiati, sono ora legate a questa mappa. Rimane invece immutata la progressione di base coi livelli d'esperienza.

Parlando di gameplay nudo e crudo, il gioco é pressoché identico a SW4: gli stili dei personaggi e dell'editor sono infatti transitati intonsi, con l'unica novità costituita (ovviamente) da quello di Naomasa Ii. Riassumendo velocemente quanto detto nella Recensione di SW4, diremo che il moveset prevede due tipi di combo: quelle classiche di colpi “Normali” da concludere con un attacco “Potente”, e quelle “hyper” che permettono di sfrecciare sul campo di battaglia falcidiando i nemici minori ma senza impensierire i generali. Rimane anche la barra della Furia e l'immancabile attacco Musou.

Va da sé che anche il comparto tecnico risulta per la maggior parte immutato rispetto al fratello maggiore: ancora una volta gli ambienti sono ben ricreati e dettagliati, ma sono soprattutto i modelli dei personaggi e le loro animazioni ad essere soddisfacenti.
Parlando di gameplay il gioco é identico a SW4

Rimangono anche le scelte “furbe” operate degli sviluppatori per mantenere sempre fluida l'esperienza di gioco, come ad esempio le barre della vita che compaiono solo entro una certa distanza.

Rimangono altresì legnose le animazioni durante i dialoghi e le cinematiche, mentre i filmati in CGI sono decisamente più piacevoli. Identico a SW4 anche il comparto sonoro, con gran parte delle musiche riciclate (tra cui quella dei menù), doppiaggi in Giapponese e sottotitoli in Inglese.

Insomma, se non fosse per la succitata variazione del sistema di progressione, questo Samurai Warriors 4-II sarebbe potuto tranquillamente essere rilasciato come espansione – piuttosto grossa, ma sempre espansione – del DW4 di base, oppure come prodotto “cross” tra le due realtà (come accadde con DW7 e DW7XL su PS3).
La scelta di proporlo come prodotto totalmente indipendente ha i suoi pro e i suoi contro: i pro sono tutti per i fan, che hanno a disposizione un'altra corposa serie di Leggende e di scenari in cui cimentarsi, nonché tutta la modalità Sopravvivenza, per continuare a godere di un gioco che, dopo un anno, hanno probabilmente spolpato fino alle ossa; i contro sono invece per i neofiti, i quali si ritrovano un prodotto “menomato” delle storie principali (quella su Nobunaga Oda, quella sui fratelli Sanada…) e di una modalità Cronaca che dava maggior peso all'Editor dei personaggi.


In conclusione, se avete giocato ed amato Samurai Warriors 4, che come esponente della serie Musou ha meritato ogni plauso, non avrete difficoltà ad apprezzare anche questo “capitolo complementare”, che assume dunque le tinte di sequel più che di spin-off; in caso contrario, il consiglio é di recuperare prima il gioco originale e, solo in seguito, attaccarci questo.