SBK X
Lo avevamo detto in sede di Hands On e lo ribadiamo adesso: dopo la parentesi nel mondo delle corse di sponda DORNA, Milestone é tornata ad occuparsi alla grande della propria creatura, creando con SBK X un degno successore di quel SBK 09 che così positivamente impressionò critica e pubblico un anno orsono. Attenzione però a non giudicare questo SBK X come una versione riveduta e corretta del suo fratello maggiore. Il team di sviluppo ha infatti saputo lavorare in due direzioni ben distinte, per offrire così un gioco adatto tanto agli amanti delle simulazioni più spinte , quanto -per la prima volta- ai giocatori mordi e fuggi abituati ad uno stile di guida ben più permissivo.
Una modalità simulazione finalmente full-sim
Chi ha avuto modo di provare il precedente capitolo della serie troverà SBK X decisamente familiare. L'impostazione generale per quanto concerne l'opzione simulazione é infatti figlia di SBK 09, e propone i classici tre "step di apprendimento" utili sia per prendere confidenza con i rudimenti del gioco (sarà di fatto possibile abilitare aiuti assistiti su elementi quali assetto, usura dei pneumatici, danni, freni, ecc), che per abituarsi ad un impianto che come sempre in modalità "full sim" non ammette distrazioni. Sotto questo punto di vista va tra l'altro dato pieno merito ai ragazzi di Milestone di aver approfondito ulteriormente i concetti alla base della sopraccitata modalità, intervenendo non solo su alcuni aspetti controversi emersi proprio in SBK 09, ma anche e sopratutto introducendo alcune opzioni di gioco tanto nuove quanto interessanti.
Come era lecito attendersi, parte del lavoro di “messa a punto” di SBK X si é concentrato sulla risoluzione del trick “effetto pompaggio” , che grazie all'alternanza frenetica di freno anteriore ed acceleratore durante una curva, consentiva in sostanza di chiudere il raggio di sterzata in modo tanto innaturale quanto redditizio in termini di tempo su giro.
Risolto quello che in molti consideravano come la principale pecca di SBK 09 sul fronte simulativo, gran parte del lavoro di rifinitura in termini di gameplay si é concentrato su un “aspetto a margine” importante quanto e forse più della stessa messa a punto della moto, legato al coefficiente di aderenza fra pneumatico e nastro d'asfalto.
Battezzato con lo pseudonimo di Evolving Track, il sistema é sostanzialmente in grado di variare la tenuta del manto stradale in funzione di fattori esterni quali condizioni meteo, temperatura esterna e perfino numero di piloti presenti in pista, ovvero di tutte quelle “normali” condizioni di gara che nel mondo reale vanno poi ad incidere sul comportamento stesso di moto e pneumatici.
Ciò significa che esattamente come in una vera competizione motociclistica, affrontare una gara bagnata non significherà trovare esclusivamente il proprio passo in condizioni di pista costante, ma capire come la stessa andrà a modificarsi in virtù del passaggio continuo delle moto (con la traiettoria che salvo ulteriori scrosci d'acqua andrà dunque progressivamente asciugandosi ) , ed intervenire conseguentemente sul proprio stile di guida al fine di salvaguardare i propri pneumatici da bagnato (magari andando alla ricerca di pozze d'acqua in grado di raffreddarne la carcassa), e perché no rischiare a proprio rischio e pericolo (in questi però la linea che separa un campione dall'ultimo dei brocchi é veramente molto flebile) anche l'eventuale passaggio alle gomme slick nel tentativo di bruciare gli avversari sul tempo.
Allo stesso modo, in una “tranquilla” giornata di sole, l'aumento progressivo della temperatura dell'asfalto unitamente al passaggio delle moto avrà invece come effetto quello di gommare (e quindi aumentare il coefficiente di aderenza) il nastro di asfalto utilizzato dalla maggior parte dei piloti, rendendo di fatto possibili tempi ed azioni che in condizioni normali porterebbero al più classico dei fuoripista.
Con la Carriera e la Modalità Arcade il gioco é completo
Come premesso in sede introduttiva, le modifiche sotto il profilo del gameplay non rappresentano le uniche novità offerte da questo SBK X. Rimanendo sempre nell'ambito della simulazione, é importante segnalare l'introduzione dell'inedita modalità carriera, che creato il proprio alterego digitale attraverso l'elementare editor a corredo (in questo caso però avrebbero potuto fare anche qualcosa di più), consente in sostanza di affrontare l'intero excursus di un pilota in erba di buone speranze, impegnato a farsi le ossa nelle due categorie motociclistiche minori, Supersport e Superstock (dove conteranno ovviamente sia i piazzamenti in classifica che la nostra capacità di attirare sponsor e scuderie sempre più importanti) in attesa del passaggio alla classe regina.
Giunti ad un mondiale così serrato come quello dedicato alle derivate di serie, sarà poi la nostra capacità di attirare l'attenzione di sponsor e team principal con prestazioni e piazzamenti da campione a fare la differenza, visto che solo così sarà possibile accedere ad una lunga serie di extra features strettamente legate allo sviluppo della moto, che potrà dunque essere modificata non più esclusivamente negli assetti, ma anche in elementi meccanici ed aerodinamici testabili -o scartabili- in prima persona.
Fino ad ora abbiamo volutamente parlato di una "sola metà del cielo" (per non dire tre quarti), ovvero di tutti quegli aspetti che i sostenitori della serie considerano prioritari più di ogni altra cosa in un SBK degno di questo nome. Ma come vi avevamo già accennato SBK X é molto di più.
Dopo anni passati alla creazione del simulatore perfetto, in casa Milestone hanno infatti ritenuto che fosse giunto il momento di soddisfare anche i giocatori "mordi e fuggi" poco avvezzi ai simulatori motociclistici più profondi, e più portati per loro stessa natura ad un tipo di gioco decisamente meno ostico da digerire.
Con SBK X spazio dunque anche una modalità Arcade decisamente intuitiva e divertente, dove non sarà certo necessario uno stile di guida impeccabile ne tanto meno una cura maniacale dei particolari. In questo caso, infatti, tutto o quasi sarà permesso, anche perché la comparsa di un pulsante d'azione deputato all'attivazione del turbo darà modo anche ai più sprovveduti di recuperare in brevissimo tempo tutto il terreno perduto.
Tecnicamente Parlando
Pur presentando diverse novità di rilievo, il comparto tecnico di SBK X mostra sia luci che ombre. In termini generali il gioco propone una qualità visiva sicuramente apprezzabile, con particolare attenzione sia sui mezzi meccanici che finalmente anche su elementi di contorno quali il pubblico e la vegetazione presente nei diversi tracciati. Buone anche le animazioni dei piloti in sella alle moto, che al contrario dimostrano una certa goffaggine in occasione delle cadute e sopratutto durante i festeggiamenti sul podio, a dir poco osceni.
Sempre a proposito di aspetti positivi va rimarcata l'ottima differenziazione dei diversi mezzi sia in termini di guidabilità che sonori (é sempre un piacere sentire il rumore del quadricilindrico della casa di Noale), mentre più di un dubbio sollevano le tendenze suicide dei piloti controllati dalla CPU, che in diverse occasioni tenderanno ad ignorare la presenza di piloti "umani" in traiettoria con conseguenze a dir poco disastrose, almeno ai livelli simulativi più elevati. Ottimo come sempre, invece, la resa del motore grafico, in grado di assicurare un frame rate sempre costante in ogni circostanza di gara.
E in multiplayer?
Capitolo a parte merita infine il comparto multplayer, vero valore aggiunto dell'opera firmata Milestone. Qui il team di sviluppo ha infatti dato il meglio di se, riuscendo nell'intento di offrire al giocatore un codice decisamente stabile, in cui le parole lag e frustrazione sono solo un pallidissimo ricordo. Ottimo tra l'altro anche il sistema di stanze ideato per l'occasione, in grado di assecondare le esigenze di tutti i giocatori. Attraverso pochi semplici passaggi, é infatti possibile personalizzare -o selezionare- la stanza di gioco appropriata al proprio stile di guida, potendo scegliere sia la natura della competizione (arcade, simulazione), che il livello di simulazione (usura dei pneumatici, danni) a cui tutti i sedici giocatori saranno soggetti.
Una modalità simulazione finalmente full-sim
Chi ha avuto modo di provare il precedente capitolo della serie troverà SBK X decisamente familiare. L'impostazione generale per quanto concerne l'opzione simulazione é infatti figlia di SBK 09, e propone i classici tre "step di apprendimento" utili sia per prendere confidenza con i rudimenti del gioco (sarà di fatto possibile abilitare aiuti assistiti su elementi quali assetto, usura dei pneumatici, danni, freni, ecc), che per abituarsi ad un impianto che come sempre in modalità "full sim" non ammette distrazioni. Sotto questo punto di vista va tra l'altro dato pieno merito ai ragazzi di Milestone di aver approfondito ulteriormente i concetti alla base della sopraccitata modalità, intervenendo non solo su alcuni aspetti controversi emersi proprio in SBK 09, ma anche e sopratutto introducendo alcune opzioni di gioco tanto nuove quanto interessanti.
Come era lecito attendersi, parte del lavoro di “messa a punto” di SBK X si é concentrato sulla risoluzione del trick “effetto pompaggio” , che grazie all'alternanza frenetica di freno anteriore ed acceleratore durante una curva, consentiva in sostanza di chiudere il raggio di sterzata in modo tanto innaturale quanto redditizio in termini di tempo su giro.
Risolto quello che in molti consideravano come la principale pecca di SBK 09 sul fronte simulativo, gran parte del lavoro di rifinitura in termini di gameplay si é concentrato su un “aspetto a margine” importante quanto e forse più della stessa messa a punto della moto, legato al coefficiente di aderenza fra pneumatico e nastro d'asfalto.
Battezzato con lo pseudonimo di Evolving Track, il sistema é sostanzialmente in grado di variare la tenuta del manto stradale in funzione di fattori esterni quali condizioni meteo, temperatura esterna e perfino numero di piloti presenti in pista, ovvero di tutte quelle “normali” condizioni di gara che nel mondo reale vanno poi ad incidere sul comportamento stesso di moto e pneumatici.
Ciò significa che esattamente come in una vera competizione motociclistica, affrontare una gara bagnata non significherà trovare esclusivamente il proprio passo in condizioni di pista costante, ma capire come la stessa andrà a modificarsi in virtù del passaggio continuo delle moto (con la traiettoria che salvo ulteriori scrosci d'acqua andrà dunque progressivamente asciugandosi ) , ed intervenire conseguentemente sul proprio stile di guida al fine di salvaguardare i propri pneumatici da bagnato (magari andando alla ricerca di pozze d'acqua in grado di raffreddarne la carcassa), e perché no rischiare a proprio rischio e pericolo (in questi però la linea che separa un campione dall'ultimo dei brocchi é veramente molto flebile) anche l'eventuale passaggio alle gomme slick nel tentativo di bruciare gli avversari sul tempo.
Allo stesso modo, in una “tranquilla” giornata di sole, l'aumento progressivo della temperatura dell'asfalto unitamente al passaggio delle moto avrà invece come effetto quello di gommare (e quindi aumentare il coefficiente di aderenza) il nastro di asfalto utilizzato dalla maggior parte dei piloti, rendendo di fatto possibili tempi ed azioni che in condizioni normali porterebbero al più classico dei fuoripista.
Con la Carriera e la Modalità Arcade il gioco é completo
Come premesso in sede introduttiva, le modifiche sotto il profilo del gameplay non rappresentano le uniche novità offerte da questo SBK X. Rimanendo sempre nell'ambito della simulazione, é importante segnalare l'introduzione dell'inedita modalità carriera, che creato il proprio alterego digitale attraverso l'elementare editor a corredo (in questo caso però avrebbero potuto fare anche qualcosa di più), consente in sostanza di affrontare l'intero excursus di un pilota in erba di buone speranze, impegnato a farsi le ossa nelle due categorie motociclistiche minori, Supersport e Superstock (dove conteranno ovviamente sia i piazzamenti in classifica che la nostra capacità di attirare sponsor e scuderie sempre più importanti) in attesa del passaggio alla classe regina.
Giunti ad un mondiale così serrato come quello dedicato alle derivate di serie, sarà poi la nostra capacità di attirare l'attenzione di sponsor e team principal con prestazioni e piazzamenti da campione a fare la differenza, visto che solo così sarà possibile accedere ad una lunga serie di extra features strettamente legate allo sviluppo della moto, che potrà dunque essere modificata non più esclusivamente negli assetti, ma anche in elementi meccanici ed aerodinamici testabili -o scartabili- in prima persona.
Fino ad ora abbiamo volutamente parlato di una "sola metà del cielo" (per non dire tre quarti), ovvero di tutti quegli aspetti che i sostenitori della serie considerano prioritari più di ogni altra cosa in un SBK degno di questo nome. Ma come vi avevamo già accennato SBK X é molto di più.
Dopo anni passati alla creazione del simulatore perfetto, in casa Milestone hanno infatti ritenuto che fosse giunto il momento di soddisfare anche i giocatori "mordi e fuggi" poco avvezzi ai simulatori motociclistici più profondi, e più portati per loro stessa natura ad un tipo di gioco decisamente meno ostico da digerire.
Con SBK X spazio dunque anche una modalità Arcade decisamente intuitiva e divertente, dove non sarà certo necessario uno stile di guida impeccabile ne tanto meno una cura maniacale dei particolari. In questo caso, infatti, tutto o quasi sarà permesso, anche perché la comparsa di un pulsante d'azione deputato all'attivazione del turbo darà modo anche ai più sprovveduti di recuperare in brevissimo tempo tutto il terreno perduto.
Tecnicamente Parlando
Pur presentando diverse novità di rilievo, il comparto tecnico di SBK X mostra sia luci che ombre. In termini generali il gioco propone una qualità visiva sicuramente apprezzabile, con particolare attenzione sia sui mezzi meccanici che finalmente anche su elementi di contorno quali il pubblico e la vegetazione presente nei diversi tracciati. Buone anche le animazioni dei piloti in sella alle moto, che al contrario dimostrano una certa goffaggine in occasione delle cadute e sopratutto durante i festeggiamenti sul podio, a dir poco osceni.
Sempre a proposito di aspetti positivi va rimarcata l'ottima differenziazione dei diversi mezzi sia in termini di guidabilità che sonori (é sempre un piacere sentire il rumore del quadricilindrico della casa di Noale), mentre più di un dubbio sollevano le tendenze suicide dei piloti controllati dalla CPU, che in diverse occasioni tenderanno ad ignorare la presenza di piloti "umani" in traiettoria con conseguenze a dir poco disastrose, almeno ai livelli simulativi più elevati. Ottimo come sempre, invece, la resa del motore grafico, in grado di assicurare un frame rate sempre costante in ogni circostanza di gara.
E in multiplayer?
Capitolo a parte merita infine il comparto multplayer, vero valore aggiunto dell'opera firmata Milestone. Qui il team di sviluppo ha infatti dato il meglio di se, riuscendo nell'intento di offrire al giocatore un codice decisamente stabile, in cui le parole lag e frustrazione sono solo un pallidissimo ricordo. Ottimo tra l'altro anche il sistema di stanze ideato per l'occasione, in grado di assecondare le esigenze di tutti i giocatori. Attraverso pochi semplici passaggi, é infatti possibile personalizzare -o selezionare- la stanza di gioco appropriata al proprio stile di guida, potendo scegliere sia la natura della competizione (arcade, simulazione), che il livello di simulazione (usura dei pneumatici, danni) a cui tutti i sedici giocatori saranno soggetti.
SBK X
8.5
Voto
Redazione
SBK X
Evoluzione all'insegna dell'innovazione. Milestone sfrutta infatti il meglio del precedente episodio, lo migliora e lo completa con una modalità carriera ed un opzione arcade in grado finalmente di fare la felicità anche dei giocatori meno esperti o comunque più orientati verso i giochi mordi e fuggi. Nonstante la presenza di alcuni problemi legati per lo più all'IA degli avversari controllati dalla CPU ed al livello più che discutibile di alcune animazioni, SBK X rappresenta senza mezzi termini il miglior racing su due ruote attualmente in circolazione. Da avere.