Screamer 4x4

di Redazione Gamesurf
Oltre ai punti di penalità, che influiscono ovviamente sulla posizione in classifica a fine gara, vi é però anche un altro fattore che il pilota e il suo navigatore dovranno tenere particolarmente d'occhio: il tempo. Come se non fosse già difficile arrivare al traguardo esenti da penalità vi é infatti anche un inflessibile cronometro a scandire il passaggio da una porta all'altra del fuoristrada, mettendo fretta al pilota e rendendo estremamente ardua la conquista dei primi posti in classifica, vitali per proseguire nelle tappe in cui i trofei sono suddivisi e per ottenere nuove componenti meccaniche più performanti per il proprio mezzo. Benché fondamentalmente un fuoristrada sia creato proprio per percorrere tratti accidentati é altrettanto chiaro che nascano, a livello professionale, esigenze particolari a seconda dei terreni che bisogna affrontare e diventi pertanto vitale apportare modifiche a gomme e sospensioni, adattandole al terreno, anche per ovviare, in certi casi, alle carenze di cui alcuni modelli di fuoristrada soffrono

Pareti rocciose con pendenze da capogiro si alternano dunque a colline erbose e pendii fangosi, che in modo sempre diverso si oppongono alla fretta del giocatore, il quale dovrà comportarsi sempre in modo diverso, ora aggirando l'ostacolo ora affrontandolo con decisione spingendo al limite la propria vettura
UN 4,2 TURBODIESEL E IL GIOCO E' FATTO
Screamer 4X4 come abbiamo visto é dunque un titolo per certi versi anomalo, nato con l'ammirevole intenzione di riprodurre su PC le vere gare di fuoristrada per quello che sono realmente: non più semplici varianti off-road delle corse stradali ma competizioni a sé stanti, con le proprie regole e caratteristiche basilari. A testimoniare questo affetto da parte degli sviluppatori per il realismo si aggiunge inoltre la presenza di numerosi modelli di fuoristrada realmente esistenti, riprodotti su licenza dei costruttori con dovizia di particolari, tecnici ed estetici
Dal punto di vista grafico nulla da eccepire, le immagini confermano infatti la cura con cui sono stati realizzati i modelli poligonali delle vetture e chiunque abbia un minimo di dimestichezza con questi mezzi rimarrà senza dubbio piacevolmente colpito dalla validità del lavoro svolto dai disegnatori i quali, sfruttando a dovere le preziose licenze ottenute da Virgin, si sono preoccupati di riprodurre altrettanto fedelmente anche gli interni, identici a quelli reali e diversi dunque per ogni modello