Scribblenauts Unlimited
di
Roberto Vicario
Le Serie Scribblenauts, da sempre sotto l'ala protettice di 5th Cell (studio di sviluppo con sede a Seattle), grazie a due capitoli all'attivo su Nintendo DS, é sicuramente una tra le serie nate negli ultimi anni, in grado di raggiungere un buon successo sia da parte del pubblico, oltre che della critica.
Il prode Maxwell con il suo fido quaderno, torna in questo inizio 2013 con un nuovo capitolo non solo sulla più recente portatile Nintendo, ma anche su Pc e WiiU. Proprio su quest'ultimo piattaforma, grazie a Nintendo, abbiamo avuto la possibilità di testare queste “illimitate” possibilità del nuovo capitolo.
Quaderni magici e fantasia bambinesca!
Per coloro che non hanno familiarità con la serie, cerchiamo di spiegare brevemente in cosa consiste. Maxwell, il ragazzino da sempre protagonista della serie, viene in possesso di un quaderno molto speciale, perché tutto quello che viene scritto sulle sue pagine prende vita. Scrivete elefante blu? Spunterà un elefante blu. Vampiro triste? Si materializzerà Dracula in versione piagnucolona. E cosi via.
Il gioco basa, ovviamente, tutta la propria esperienza proprio sull'utilizzo (a volte logico altre volte fantasioso) del quaderno, stimolando la fantasia del giocatore con enigmi e puzzle ambientali affidati a degli NPC chi ci chiederanno di portare a termine determinati compiti o di aiutarli in qualche faccenda particolare, rendendoli felici. Ogni volta che riusciremo in un'impresa di questo tipo, guadagneremo un pezzo di starite, delle stelle che stanno a significare la buona riuscita della nostra azione. Ovviamente, più stariti guadagneremo più velocemente sbloccheremo nuovi livelli con richieste sempre più particolari, che richiederanno un minino di intuizione logica.
Entrando più nel dettaglio di questo terzo capitolo, possiamo dire che la storia, ancora una volta, fa semplicemente da contorno ad un prodotto che fa leva ovviamente sulla giocabilità, come suo vero punto di forza. Ancora una volta nei panni di Maxwell questa volta dovremo cercare di risolvere i problemi dei nostri concittadini ( e non solo!) per spezzare una maledizione che ha colpito nostra sorella. Come? Ovviamente disegnando oggetti, facendo felice la gente e guadagnando stariti.
Sebbene la struttura non di discosti più di tanto da quella già conosciuta in passato, gli sviluppatori sono stati in grado di inserire diversi elementi inediti. Su tutti, ovviamente, un mondo che questa volta é unito da una “fitta” rete di collegamenti. Ogni livello infatti sarà raggiungibile semplicemente attraversando gli schemi di gioco, donando un senso di continuità all'ambiente di gioco finora mai visto nella serie.
Come sempre andremo a visitare località classiche come una città, ed altre decisamente più allegoriche che riprendono e reinterpretano luoghi, personaggi e oggetti tra i più conosciuti nella cultura popolare nostrana e non solo. Il tutto ovviamente condito da uno stile grafico molto semplice ma estremamente efficace, vista la simpatica che é in grado di trasmettere a chi impugna il Gamepad.
All'interno dell'universo di Scribblenauts troviamo due differenti tipi di enigmi da risolvere. Quelli secondari, decisamente più immediati ed intuitivi, ci daranno unicamente un pezzo di starite che assemblato con altri pezzi ci darà la possibilità di formare una stella. Il secondo tipo di enigma sarà più complesso, con richieste decisamente più complesse e particolari, composte anche da diversi passaggi prima di arrivare alla loro conclusione. Con la differenza, ovviamente, che una volta portato a termine non ci verrà dato un solo pezzo, ma bensì uno starite interno.
Sebbene il gioco prosegua piacevolmente e senza intoppi, con enigmi a volte banali altri un po più impegnativi, proprio nella meccanica di gioco si insinua il più grande difetto che abbiamo potuto registrare: la mancanza di alcune parole abbastanza importanti, dettaglio non da poco vista l'importanza che proprio le parole ricoprono nell'economia del gioco. Nonostante la varietà e la quantità dei termini sia aumentata notevolmente rispetto al precedente episodio per DS, ancora troppo spesso capiterà di trovarsi nel bel mezzo di un enigma scrivendo una parola che non troverà corrispondenza all'interno del vocabolario del gioco. Limite che probabilmente deriva da una diversa concezione nell'utilizzo dei termini tradotti dalla lingua anglosassone, e quindi problematica sicuramente condivisibile, ma che non può giustificare i disguidi che vengono a galla in sede di analisi.
Altro problema, decisamene più marginale, ma che é giusto sottolineare riguarda, a volte, l'eccessiva vaghezza e difficoltà nel capire cosa gli NPC ci chiedono per essere felici. Anche in questo caso, probabilmente, tutto é da ricondurre ad una localizzazione più che buona ma sicuramente non tra le più brillanti.
Quello che però salva Scribblenauts Unlimited oltre alla possibilità di risolvere l'enigma stesso in tanti modi diversi, scavalcando così i limiti sopra enunciati, é la presenza di un editor interno estremamente profondo che ci permetterà di creare non solo gli oggetti più disparati, ma di deciderne anche le movenze e le influenze all'interno del mondo una volta messi in gioco. Un potenziale incredibile che viene messo in mano alla fantasia dei tantissimi amanti dell'editing sparsi per il mondo. Inoltre, all'interno del gioco esiste anche un luogo dove poter mettere online e scaricare le proprie creazioni o quelle dei nostri amici. Insomma, una componente social di tutto rispetto per un titolo del genere e che quindi merita di essere sottolineata nella nostra recensione.
Finalmente il GamePad!
Dopo aver analizzato in maniera esaustiva il comparto ludico é bene passare a quello tecnico, perché anche qui il titolo in questione riesce a regalare inaspettate soddisfazioni. La maggiore é sicuramente quella data da un utilizzo pressoché perfetto del controller Nintendo. Grazie ad una giocabilità che calza a pennello con le caratteristiche del “paddone” difficilmente alzerete gli occhi dal piccolo LCD; non solo perché viene sfruttato per scrivere gli oggetti da creare, ma sopratutto per l'ottima qualità che riesce a restituire nonostante le esigue dimensioni. A questo si aggiunge anche la possibilità di poter giocare in compagnia di un amico sulla stessa console - sfruttando il WiiMote - per divertirsi insieme nella creazione degli oggetti più strampalati.
Come già accennato, i ragazzi di 5th Cell hanno svolto un più che apprezzabile lavoro sotto l'aspetto visivo. Una palette di colori molto carica e una serie di design decisamente semplici e minimali rendono l'universo di Scribblenauts unlimited molto piacevole. Inoltre, qua e là nei livello - grazie ad una collaborazione con Nintendo - potremo trovare anche diversi personaggi molto famosi come Mario, Peach o Luigi anche se purtroppo - probabilmente a causa di rigidi copyright - non sarà possibile interagire con loro. Niente da segnalare sotto l'aspetto audio se non per una campionatura di suoni abbastanza anonima.
Insomma, Scribblenauts Unlimited non é sicuramente un gioco rivoluzionario e perfetto ma riesce in maniera convincente in quello che ogni videogioco dovrebbe fare: divertire. Grazie ad una trasversalità che potrebbe fare invidia a molti altri titoli in commercio, indipendente dall'età che avrete, se sarete in grado di farvi rapire dalla genuinità del prodotto passerete tantissime ore di divertimento in compagnia del piccolo Maxwell e del suo quaderno.
Il prode Maxwell con il suo fido quaderno, torna in questo inizio 2013 con un nuovo capitolo non solo sulla più recente portatile Nintendo, ma anche su Pc e WiiU. Proprio su quest'ultimo piattaforma, grazie a Nintendo, abbiamo avuto la possibilità di testare queste “illimitate” possibilità del nuovo capitolo.
Quaderni magici e fantasia bambinesca!
Per coloro che non hanno familiarità con la serie, cerchiamo di spiegare brevemente in cosa consiste. Maxwell, il ragazzino da sempre protagonista della serie, viene in possesso di un quaderno molto speciale, perché tutto quello che viene scritto sulle sue pagine prende vita. Scrivete elefante blu? Spunterà un elefante blu. Vampiro triste? Si materializzerà Dracula in versione piagnucolona. E cosi via.
Il gioco basa, ovviamente, tutta la propria esperienza proprio sull'utilizzo (a volte logico altre volte fantasioso) del quaderno, stimolando la fantasia del giocatore con enigmi e puzzle ambientali affidati a degli NPC chi ci chiederanno di portare a termine determinati compiti o di aiutarli in qualche faccenda particolare, rendendoli felici. Ogni volta che riusciremo in un'impresa di questo tipo, guadagneremo un pezzo di starite, delle stelle che stanno a significare la buona riuscita della nostra azione. Ovviamente, più stariti guadagneremo più velocemente sbloccheremo nuovi livelli con richieste sempre più particolari, che richiederanno un minino di intuizione logica.
Entrando più nel dettaglio di questo terzo capitolo, possiamo dire che la storia, ancora una volta, fa semplicemente da contorno ad un prodotto che fa leva ovviamente sulla giocabilità, come suo vero punto di forza. Ancora una volta nei panni di Maxwell questa volta dovremo cercare di risolvere i problemi dei nostri concittadini ( e non solo!) per spezzare una maledizione che ha colpito nostra sorella. Come? Ovviamente disegnando oggetti, facendo felice la gente e guadagnando stariti.
Sebbene la struttura non di discosti più di tanto da quella già conosciuta in passato, gli sviluppatori sono stati in grado di inserire diversi elementi inediti. Su tutti, ovviamente, un mondo che questa volta é unito da una “fitta” rete di collegamenti. Ogni livello infatti sarà raggiungibile semplicemente attraversando gli schemi di gioco, donando un senso di continuità all'ambiente di gioco finora mai visto nella serie.
Come sempre andremo a visitare località classiche come una città, ed altre decisamente più allegoriche che riprendono e reinterpretano luoghi, personaggi e oggetti tra i più conosciuti nella cultura popolare nostrana e non solo. Il tutto ovviamente condito da uno stile grafico molto semplice ma estremamente efficace, vista la simpatica che é in grado di trasmettere a chi impugna il Gamepad.
All'interno dell'universo di Scribblenauts troviamo due differenti tipi di enigmi da risolvere. Quelli secondari, decisamente più immediati ed intuitivi, ci daranno unicamente un pezzo di starite che assemblato con altri pezzi ci darà la possibilità di formare una stella. Il secondo tipo di enigma sarà più complesso, con richieste decisamente più complesse e particolari, composte anche da diversi passaggi prima di arrivare alla loro conclusione. Con la differenza, ovviamente, che una volta portato a termine non ci verrà dato un solo pezzo, ma bensì uno starite interno.
Sebbene il gioco prosegua piacevolmente e senza intoppi, con enigmi a volte banali altri un po più impegnativi, proprio nella meccanica di gioco si insinua il più grande difetto che abbiamo potuto registrare: la mancanza di alcune parole abbastanza importanti, dettaglio non da poco vista l'importanza che proprio le parole ricoprono nell'economia del gioco. Nonostante la varietà e la quantità dei termini sia aumentata notevolmente rispetto al precedente episodio per DS, ancora troppo spesso capiterà di trovarsi nel bel mezzo di un enigma scrivendo una parola che non troverà corrispondenza all'interno del vocabolario del gioco. Limite che probabilmente deriva da una diversa concezione nell'utilizzo dei termini tradotti dalla lingua anglosassone, e quindi problematica sicuramente condivisibile, ma che non può giustificare i disguidi che vengono a galla in sede di analisi.
Altro problema, decisamene più marginale, ma che é giusto sottolineare riguarda, a volte, l'eccessiva vaghezza e difficoltà nel capire cosa gli NPC ci chiedono per essere felici. Anche in questo caso, probabilmente, tutto é da ricondurre ad una localizzazione più che buona ma sicuramente non tra le più brillanti.
Quello che però salva Scribblenauts Unlimited oltre alla possibilità di risolvere l'enigma stesso in tanti modi diversi, scavalcando così i limiti sopra enunciati, é la presenza di un editor interno estremamente profondo che ci permetterà di creare non solo gli oggetti più disparati, ma di deciderne anche le movenze e le influenze all'interno del mondo una volta messi in gioco. Un potenziale incredibile che viene messo in mano alla fantasia dei tantissimi amanti dell'editing sparsi per il mondo. Inoltre, all'interno del gioco esiste anche un luogo dove poter mettere online e scaricare le proprie creazioni o quelle dei nostri amici. Insomma, una componente social di tutto rispetto per un titolo del genere e che quindi merita di essere sottolineata nella nostra recensione.
Finalmente il GamePad!
Dopo aver analizzato in maniera esaustiva il comparto ludico é bene passare a quello tecnico, perché anche qui il titolo in questione riesce a regalare inaspettate soddisfazioni. La maggiore é sicuramente quella data da un utilizzo pressoché perfetto del controller Nintendo. Grazie ad una giocabilità che calza a pennello con le caratteristiche del “paddone” difficilmente alzerete gli occhi dal piccolo LCD; non solo perché viene sfruttato per scrivere gli oggetti da creare, ma sopratutto per l'ottima qualità che riesce a restituire nonostante le esigue dimensioni. A questo si aggiunge anche la possibilità di poter giocare in compagnia di un amico sulla stessa console - sfruttando il WiiMote - per divertirsi insieme nella creazione degli oggetti più strampalati.
Come già accennato, i ragazzi di 5th Cell hanno svolto un più che apprezzabile lavoro sotto l'aspetto visivo. Una palette di colori molto carica e una serie di design decisamente semplici e minimali rendono l'universo di Scribblenauts unlimited molto piacevole. Inoltre, qua e là nei livello - grazie ad una collaborazione con Nintendo - potremo trovare anche diversi personaggi molto famosi come Mario, Peach o Luigi anche se purtroppo - probabilmente a causa di rigidi copyright - non sarà possibile interagire con loro. Niente da segnalare sotto l'aspetto audio se non per una campionatura di suoni abbastanza anonima.
Insomma, Scribblenauts Unlimited non é sicuramente un gioco rivoluzionario e perfetto ma riesce in maniera convincente in quello che ogni videogioco dovrebbe fare: divertire. Grazie ad una trasversalità che potrebbe fare invidia a molti altri titoli in commercio, indipendente dall'età che avrete, se sarete in grado di farvi rapire dalla genuinità del prodotto passerete tantissime ore di divertimento in compagnia del piccolo Maxwell e del suo quaderno.
Scribblenauts Unlimited
8
Voto
Redazione
Scribblenauts Unlimited
Scribblenauts Unlimited grazie alla sua genuina semplicità, riesce nel non facile intento di divertire il giocatore. Se siete alla ricerca di un titolo scaccipensiere e piacevole questo é sicuramente il prodotto che fa al caso vostro. A patto ovviamente di apprezzare la particoalre meccanica di gioco.