Scudetto 97/98 European League

di Redazione Gamesurf
Passiamo alla cosa più importante in un manageriale di calcio: il rapporto di causa-effetto si nota eccome! Ogni variazione che viene apportata all'assetto tattico trova riscontro nel comportamento della squadra. La scelta del giusto giocatore si rivela importantissima, e la differenza tra uno Zidane e un Ciaccasassi a centrocampo si fa sentire. Cose del tipo "mi ci vorrebbe un centrocampista che sia capace di difendere e che mi faccia movimento sulla fascia" hanno una ragion d'essere, e vi ritroverete spesso ad avventurarvi in simili ragionamenti

Certo, Scudetto va giocato con molta testa: per rendersi conto di come le decisioni pesino nell'economia del gioco, e di quali modifiche apportare per risolvere i problemi, occorre esaminare con molta attenzione le schede dei giocatori, gli andamenti delle partite (tutto tramite schermate di testo), le prestazioni dei singoli giocatori, e soprattutto avere una minima idea di quello che si sta facendo (ergo: anche se fattibilissimo, una tattica impostata sui passaggi con il 2-2-6 difficilmente sortirà buoni esiti)
In conclusione Scudetto pare essere una simulazione accuratissima e dettagliatissima, tanto che il computer deve eseguire una mole di calcoli enorme, ma ad essere onesti ci sono alcuni aspetti di cui sento la mancanza. Tanto per cominciare non si può intervenire in alcun modo sul prezzo dei biglietti per le partite, né sulla costruzione di nuove strutture nello stadio stesso, quali gradinate, parcheggi, bar e così via. Questo mi infastidisce non poco, visto che l'incasso ai botteghini rappresenta da solo la maggior parte delle entrate, soprattutto se si comincia con squadre di basso livello, quando di diritti televisivi non se ne parla proprio. Solo quando si arriva in serie A e si cominciano a fare le coppe, i biglietti diventano poco importanti, e fino ad allora far quadrare i conti é un impegno forse più gravoso delle stesse partite (bhé...quasi)
Inoltre non é possibile intervenire sulle modalità di allenamento dei singoli giocatori, come invece avviene in molti titoli del genere, e soprattutto come avveniva nel diretto papà di scudetto: l'antesignano Championship Manager. Non é inoltre possibile destinare risorse alla scoperta di nuovi talenti, ma l'emergere di giovani campioncini dalla primavera é delegato al caso e al ranking della squadra. Ma non sono questi i problemi di Scudetto: il vero problema é che il gioco é lento, ma non lento e basta: é LEEEEENTO! Il gioco sprizza staticità da ogni pixel, non c'é una sola animazione in tutto il gioco, ma solo un susseguirsi di immagini statiche