Sea Dogs: An Epic Adventure At Sea
REALIZZAZIONE TECNICA
Dal punto di vista tecnico SeaDogs non brilla. Non che sia brutto a vedersi, e anzi le realizzazioni delle navi e degli effetti climatici sono splendide, così come il mare calmo e quello in tempesta. Il problema emerge quando si gironzola con Nicolas per le vie cittadine: va bene che non sono richieste particolari prestazioni (dopotutto non è un FPS), ma le tecnologie adottate trasudano almeno due anni di anzianità. Il sospetto molto forte è che gli sviluppatori abbiano utilizzato lo stesso motore grafico 3D di RedGuard, che se non erro era una revisione modernizzata (per l'epoca) dell'engine di SystemShock, già visto (in 320x240 e con sprite in bitmap bidimensionali) in Daggerfall: il sospetto nasce vedendo, oltre la mancanza di qualsiasi tecnologia più recente del lens-flare e dell'antialiasing, dei piccoli difetti quali luce che filtra dagli spigoli delle mura cittadine (texture male accostate) e cose del genere. Per dirne un'altra, i modelli discutono senza aprire la bocca anche nelle scene filmate, e la stessa varietà degli ambienti è pressoché nulla (tutte le taverne sono uguali, così come tutti i cantieri navali, eccetera). Comunque, il dettaglio delle navi è molto soddisfacente, anche se è doveroso segnalare un certo bad clipping col mare quando la nave s'inclina troppo, o la totale attraversabilità delle navi in fase di affondamento. C'è da dire, però, che il motore è leggero e fluido anche ad alte risoluzioni.
Dal punto di vista audio, invece, l'unica cosa imputabile è la mancanza di un effetto surround: per il resto le musiche sono molto ben realizzate, così come gli effetti sonori.
GIOCABILITA' E LONGEVITA'
Il primo impatto con SeaDogs è stato abbastanza negativo: per quanto leggere il manuale d'istruzioni mi facesse intuire di essere al cospetto di un gioco veramente grosso, mi spiazzava l'essermi trovato di punto in bianco (dopo un'introduzione priva di sottotitoli) in mezzo ad una città senza un briciolo di tutorial. L'avere, inoltre, a che fare con un sistema di controllo che cambia radicalmente a seconda delle situazioni (città, navigazione e abbordaggio) mi rendeva le cose veramente astruse. Dedicandoci più attenzione (e, soprattutto, dopo aver diminuito la difficoltà al minimo) ho cominciato, pian pianino, a prenderci confidenza: ho esaminato attentamente i listini di un paio di isole ed ho aperto i primi proficui canali commerciali. Ben presto è arrivata la prima vittoria in una battaglia navale, e dopo un altro pochino la prima vittoria in un duello. Ce l'avevo fatta: avevo capito come si giocava! A quel punto è iniziato il vero divertimento: imparare a conoscere le varie navi, sapere come affrontarle, quali abbordare, quali affondare e quali evitare, che ufficiali sfruttare e quali ignorare, passare a battelli più grossi... il tutto è venuto sempre più naturale, e alla fine sono giunto al punto di prepararmi con Excel una tabella su cui riportare i prezzi di acquisto e di vendita delle varie merci per tenere sotto controllo l'economia.
Detto in due parole: mi ero appassionato.
SeaDogs non è un gioco immediato, questo no... ma la realizzazione delle battaglie navali e la ricostruzione degli ambienti pirateschi è troppo bella per essere ignorata. È un titolo che va preso di petto, va affrontato a sciabola sguainata e da cui bisogna aspettarsi parecchie batoste, ma state pur certi che il divertimento poi arriva, e dura a lungo.
Infine, la libertà offerta al giocatore (prima fra tutti la possibilità di decidere a quale nazione associarsi o se fare il pirata) unita ai tre livelli di difficoltà lo rende molto rigiocabile anche dopo essere giunti alla conclusione della bellissima trama.
CONCLUSIONI
È un vero peccato che questo titolo non sia uscito due anni fa: temo che la mancanza di un publisher per la Bethesda, prima dell'avvento di UbiSoft, abbia ritardato anche questa pubblicazione (oltre a quella del sempre più atteso Morrowind), tant'è vero che è già in preparazione il secondo capitolo di SeaDogs, con grafica nettamente migliorata, più navi, più merci, più isole, più tutto.
È comunque l'ennesima dimostrazione che la bellezza di un gioco non si misura solo dall'impatto grafico: SeaDogs è un gioco veramente molto bello, imperdibile sia per gli appassionati di RPG sia per i fanatici dei Pirati e della letteratura Salgariana. E, come se non fosse sufficiente, è un gioco originale: per trovare un altro gioco sui pirati, temo che dobbiamo tornare indietro nel tempo sino a RedGuard, e prima ancora sino al "Pirates" del C64, e certo lì non c'erano duelli a colpi di cannonate...
Sea Dogs: An Epic Adventure At Sea
7
Voto
Redazione
Sea Dogs: An Epic Adventure At Sea
Questo Sea Dogs non smentisce né nel bene né nel male la tradizione dei giochi Bethesda. Si tratta difatti di un ottimo Gioco di Ruolo, molto vasto, libero e curato, in cui alcune cose sono lasciate volutamente al caso com'è giusto che sia, ma che esce con due grossi difetti: il primo è quello di avere una grafica che, per quanto gradevole, è tecnicamente ferma agli standard di oltre due anni fa, il secondo di essere affetto da qualche Bug di troppo, anche se la versione in vendita in Italia è già patchata alla 1.06. Se siete degli appassionati di giochi di ruolo e il mondo dei pirati vi affascina, comunque, questo è indubbiamente il gioco che fa per voi, perché è l'esempio lampante di come un gioco possa essere molto bello pur senza avere una grafica sensazionale.