Secret Weapons Over Normandy

Secret Weapons Over Normandy
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Secret Weapons Over Normandy

La storia insegna
Dopo aver creato Secret Weapons of the Luftwaffe, titolo che risale ai primi anni '90, Totally Games ci propone questo seguito. In realtà Secret Weapons Over Normandy (SWON) ha ben poco di che spartire con il suo predecessore: se infatti il primo titolo pendeva dal lato della simulazione, seppur ancorata all'immediatezza, SWON mostra tutto tranne che l'aspetto simulativo. Detto in due parole SWON non è altro che uno sparattutto arcade.
Lo scenario epico che fa da cornice al gioco è quello della Seconda Guerra Mondiale: siamo agli inizi del conflitto, nel 1940, quando i Tedeschi sembrano in grado di poter schiacciare senza problema ogni resistenza degli Alleati, prendendo potere su gran parte dell'Europa. Gli Inglesi, venuti in soccorso dei Francesi al di là della Manica, vengono attaccati nei pressi di Dunkerque e, in grave difficoltà, decidono di ritirarsi per rientrare in patria. Qui comincia la nostra avventura: nei panni di un giovane aviatore americano di nome Chase, dovremo prendere parte alla spedizione del corpo inglese RAF (Royal Air Force) contro i temibili caccia tedeschi della Luftwaffe, per poi inoltrarci nel profondo buio della Grande Guerra, spingendosi fino agli estremi confini del Pacifico.


Tutti arruolati
Questo è quanto abbiamo di fronte nella modalità principale del gioco, la "carriera", che ricopre ovviamente la parte del leone: da sottolineare come nota positiva in questo frangente l'ottimo tutorial che precede l'inizio delle missioni, in quanto familiarizzare con i comandi risulta essenziale. Al tutorial si aggiunge la possibilità di potersi recare in qualsiasi momento nel proprio hangar, potendo in tal modo tenere sott'occhio la situazione del proprio velivolo: scelta del modello, qualora se ne abbia più di uno a disposizione, armamentario e potenziamenti vari messi man mano a disposizione dall'aeronautica militare inglese, tutto sotto il controllo vigile del nostro fido meccanico.
Fatte le proprie scelte, ci si tuffa nelle missioni: battaglie aeree cruente, basi nemiche e depositi di munizioni da bombardare, ponti da far crollare, sottomarini da abbattere e flotte da proteggere, unite a qualche scappata sulla terra ferma per mitragliare i cieli da torrette di avvistamento. Lo sforzo dei programmatori per rendere varie le diverse missioni è evidente, ma non riesce pienamente negli intenti sperati: ben presto infatti una leggera frustrazione sembrerà fluire quasi magicamente dal joypad stretto tra le mani, scoraggiando la continuazione di alcune missioni. Attenzione, la difficoltà del gioco non è assolutamente elevata ma la facilità con cui, una volta sotto tiro di un aereo nemico, ci si ritrova in mille pezzi può giocare brutti scherzi; è dunque sempre indicato atterrare nelle proprie basi non appena qualche piccola striscia di fumo comincia a fuoriuscire dai potenti motori del nostro mezzo. In tal modo l'aereo verrà rimesso in sesto e le munizioni saranno completamente ricaricate. Altrimenti, nel caso di esplosione dell'aereo, si dovrà riprendere la missione dall'ultimo checkpoint; i salvataggi durante le missioni sono infatti soltanto automatici. La ripetitività dell'azione è però una caratteristica come ho detto dominante: dopo qualche partita l'impressione è infatti quella di un continuo tiro al piccione senza varianti significative. Ciò che invece rappresenta un buon punto a favore di SWON è il coinvolgimento che riesce a creare, perlomeno all'inizio delle diverse missioni. Infatti con il procedere della storia, stupendi intermezzi storici (realizzati con filmati e foto d'epoca) ci aggiorneranno sulla situazione della Guerra, spiegandoci in maniera dettagliata le diverse fasi delle operazioni militari in cui saremo impegnati.

A questo si aggiunge la personale storia di Chase, il nostro alter-ego, raccontata tramite la lettura del diario personale. Tutto ciò accompagnato da un comparto sonoro di tutto rispetto: se infatti i temi musicali sono epici ma in realtà piuttosto ripetitivi, uno nota di merito va al perfetto doppiaggio in italiano, sia per quanto riguarda i commenti dei filmati d'epoca che per la lettura del diario di Chase. A questo si uniscono le azzeccate trasmissioni radio durante le missioni, ovviamente in inglese tra i membri della RAF di cui noi facciamo parte, e in tedesco per i nemici: più volte ci si ritroverà infatti nel bel mezzo di uno scontro feroce, tempestati da continue comunicazioni e richieste d'aiuto.
Ottimo anche il rombo dei motori dell'aereo, differente a seconda del modello utilizzato. Non riesce invece a colpire il bersaglio, se non altro nei pressi del centro, la realizzazione tecnica. Se infatti i mezzi da controllare sono numerosi e discretamente realizzati (veramente ben fatta è la scia di condensa che producono le estremità delle ali dell'aereo durante il volo), lo stesso non si può dire per tutto ciò che ci circonda: paesaggi piuttosto anonimi, cittadine scialbe caratterizzate da texture piatte e senza la benché minima presenza umana (va bene che siamo in guerra ma almeno qualche persona si poteva inserire, se non altro qualche militare) ed esplosioni tutt'altro che esaltanti. Antialasing praticamente assente, figlio di un concepimento multiformato. Colpiscono l'occhio invece i filmati e le foto prima descritte, insieme a tutto ciò che fa da contorno nella selezione dei menu: attrezzi militari in genere, cartine, binocoli, macchine da scrivere e quant'altro.

Secret Weapons Over Normandy
7

Voto

Redazione

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Secret Weapons Over Normandy

Secret Weapons Over Normandy tenta di riproporre senza pretese l'atmosfera epica degli scontri aerei durante la Seconda Guerra Mondiale: riesce in parte a colpire il bersaglio, ma la mancanza di personalità e di cura nei particolari lo relega a semplice arcade senza fama né gloria. Se sul vostro comodino si susseguono modellini di aerei da guerra d'epoca un pensiero è d'obbligo, altrimenti puntate alto, senza pericolo di stallo, e sorvolate.

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