SEGA Classic Collection Volume 2

di Alessandro Cossu
Una costante quasi universale dice che il passato ha il suo fascino e come tale va protetto,tutelato e, per quanto possibile, fatto conoscere alle nuove generazioni. Dal cinema ai libri, questa sorta di regola non scritta vive e serpeggia nelle comunità di appassionati di questa o quell'opera e, naturalmente, il mondo dei videogame non poteva certo essere da meno. Nonostante si cammini sul filo sottile della legalità, la vastissima diffusione del Multiple Arcade Machine Emulator (MAME per gli amici), la dice lunga su quanto i giocatori siano rimasti attaccatti "alle origini" della propria passione ludica.Non c'e' quindi da stupirsi se alcune software house, come Atari o Sega, sfornino senza soluzione di continuità raccolte di vecchie glorie di un passato mai tanto vicino.
In questo secondo volume di quattro delle opere SEGA, troviamo la bellezza di dodici titoli. Vediamo di scorrerli uno per uno.



Iniziamo la nostra analisi con uno dei titoli più famosi della nostra giovinezza, ovvero Golden Axe, qui nella sua seconda incarnazione (cfr. Golden Axe II). Quello che potremmo definire come il padre putativo di tutti gli Hack'n'Slash rivive in questa collection, rispettando in toto quanto si vide, all'epoca, nei cabinati che portavano lo stesso nome. Bello da soli e fantastico in due, Golden Axe II non vanta forse il carisma del primo titolo ma é un gioco che non dovrebbe mancare nello scaffale dei ricordi degli appassionati.

Dall'azione al ragionamento, citiamo quindi Columns, un titolo che deve molto al concetto universale del Tetris: un classico puzzle game molto interessante ma dedicato essenzialmente a chi ama il genere (il rischio di spaccare il monitor con un destro é sempre presente,ndAleNet). Questo titolo é stato creato a cavallo fra il 1989 e il 1990 da Jay Geertsen e divenuto poi proprietà SEGA quando il talentuoso programmatore andò a rimpolpare le fila della casa Americana.

Pezzo forte del secondo volume dell'opera SEGA é Sonic The Hedgehog 2, piccola perla di giocabilità e divertimento, grazie anche alla possibilità di cimentarsi in due nello stesso match; assolutamente identico all'originale, Sonic conserva intatto nel tempo il livello di adrenalina, velocità e coinvolgimento dell'epoca in cui fece la sua comparsa sulla nera consolle.

Altro giro,altro regalo e troviamo Bonanza Bros, giochino che ci metterà nei panni di due ladri intenti nella loro scalata al potere: fra situazioni al limite dell'assurdo e una certa dose di velocità, anche questo titolo non mancherà di deliziare i nostalgici. Certo, Bonanza Bros, tecnicamente, risultava povero già allora, ma é il "contorno" a intrigare, sia pur parzialmente, il giocatore.

Per un titolo graficamente incerto, eccone uno decisamente più all'avanguardia: Super Thunder Blade é in effetti uno dei primissimi giochi a dare l'illusione del 3D, antesignano di prodotti come Space Harrier e AfterBurner. Il concetto di gioco é semplicissimo : ai comandi di un elicottero potentissimo, dovremo tirare giù tutti gli avversari che si paleseranno sul nostro aereo cammino.
Sulla falsa riga del titolo appena citato, ecco anche "Galaxy Force II", una sorta di sparatutto spaziale classe 1988. La trama é inesistente ed é praticamente una scusa per mettersi a sparare nello spazio: una misteriosa forza ha bloccato le comunicazioni nel nostro quadrante e spetta a noi debellare tale pericolosissima (!) minaccia.



Quando le nanotute di Crysis non erano neanche un'idea nella mente dei loro creatori, esisteva un gioco dove un super-agente si batteva contro l'organizzazione criminale E.Y.E. : E-Swat. In questo titolo, una sorta di mix fra platform e azione in terza persona, il protagonista vestiva una futuristica tuta da battaglia, piena zeppa di armi e accessori.

Non manca un titolo leggermente sopra le righe : in Ecco The Dolphin II, vestiremo gli umidi panni di un intelligente delfino, durante le sue avventure volte a liberare gli oceani dalla minaccia dei pesci cattivi (!). Un titolo a cui certo non siamo abituati ma che nasconde qualche piccola freccia al suo arco.

Alex Kidd In The Enchanted Castle ci porta dritti al pianeta Aries, dove domina il fratello succeduto al padre in circostanze a dir poco misteriose; il nostro piccolo eroe si recherà a Paperrock, dove si dice che il suo genitore sia ancora vivo: sarà l'inizio di un lungo e avventuroso viaggio per far tornare la pace su Aries...Questo titolo é il quinto di una saga con protagonista Alex che, in principio, fu addirittura la mascotte di casa SEGA, prima che Sonic ne prendesse prepotentemente il posto.

In termini di longevità, la palma d'oro va a Kid Chameleon, classe 1992 : ben cento livelli di gioco disponibili più la capacità del protagonista di cambiare forma garantiscono un certo grado di (ri)giocabilità a questo platform di quasi vent'anni or sono.
Si prosegue con "Fatal Labyrinth", una sorta di gioco di ruolo ante-litteram, che ci mette nei panni di un non meglio specificato eroe che accetta l'ncarico di ficcarsi dentro un temibile labirinto ("lungo" circa 40 livelli), per arrivare a sfidare un Drago che ha rubato una sacra reliquia.

Se oggi ci lamentiamo della banalità intrinseca nelle trame di molti capolavori, dobbiamo riconoscere - guardando al passato,che una ventina d'anni fa non é che le cose andassero molto meglio.
Rimanendo in tema di platform, merita menzione "Ristar": come suggerisce il titolo, il protagonista é una eroica stellina mandata dalla Dea Oruto a ripulire il pianeta Vadji dalle orde demoniache del cattivone di turno - che risponde al nome di Kaiser Greedy. Ci troviamo di fronte ad una sorta di clone di Sonic: all'epoca della sua uscita (i primi anni '90) Ristar ebbe una accoglienza a dir poco tiepida da parte dei videogiocatori. Solo in tempi più recenti e in seguito all'esplosione del retro-gaming, il titolo SEGA ha avuto il suo posto d'onore nella storia.

Una raccolta affascinante, che non mancherà di deliziare i nostalgici ma che forse attecchirà poco o nulla sulle "nuove leve" del mondo del gaming; sicuramente si potevano mettere più giochi in ogni raccolta e - al di la dell'ottimo livello di conversione, non ci sarebbe dispiaciuta qualche opzione video e audio in più.