Sega Extreme Sports

di Redazione Gamesurf
TUTTE LE PISTE DEL PRESIDENTE
Vincere? Certo con le prime piste é abbastanza facile, ma siccome per passare livello si deve arrivare tassativamente primi si può benissimo immaginare che la quantità di parolacce aumenterà in proporzione allo scorrere del tempo (1 legge longevica). Subdolamente il gioco riesce a farci credere che gli sbagli li si commetta noi, instigando il giocatore a proseguire imperterrito per ore, in diretto contrasto con tutti i vostri impegni giornalieri (2 legge longevica)

Si comincia con tre gare, poi quattro, poi cinque... A tutto questo si aggiungano sei piste sbloccabili con bonus sparsi quà e là (una si sblocca solo grazie alla connesione a Internet del Dreamcast), un livello degli antagonisti elevabile a Pro, una modalità time trial ghost ed infine uno split screen per due giocatori gestito come se niente fosse. Tutto questo regala, come risultato, una vita sociale distrutta
Insieme al gioco é presente il Dreamkey (il Browser Web del Dreamcast) che vi mette direttamente in contatto con il sito del gioco (oltre ad avere le normali caratteristiche di questo software, e-mail, navigazione web, ecc.) dove poter sbloccare la pista, scaricare replay, ma non giocare con un amico svedese, infatti la modalità di gioco in Rete non é inclusa. E neanche l'amico svedese
IL PELO NELL'UOVO
In tutto questo ben di Dio certo qualche difetto c'é, anche se é difficile scorgerlo... Il panorama é fluido, ma gli oggetti incastonati in esso non sono né tantissimi né molto definiti. Le texture dinamiche a volte lo sono un po' troppo, variando pericolosamente all'avvicinarsi dello scenario. Durante il cambio di disciplina non sarete mai rapidi come i vostri avversari, che in quel frangente compiono recuperi meravigliosi. Il bunjee jumping é inutile... I concorrenti non hanno differenze di comportamento evidenti. Certo queste poche cose sono inezie in confronto al divertimento che Extreme Sports riesce a regalare, quindi sapete già che fare...