Sega GT

di Redazione Gamesurf
Il modello di guida sulle prime risulta abbastanza strano (senza mezzi termini sembra di guidare saponette semoventi), ma una volta presa confidenza con i controlli si riesce ad ottenere un tenuta di strada più che buona resa possibile anche da una certa precisione nella risposta ai comandi. Una delle modalità più interessanti é il Carrozzeria Mode che permette di personalizzare l'aspetto della macchina nonché di accedere a carrozzerie alternative che vengono rese disponibili man mano che si procede nel campionato. La possibilità di customizzare l'aspetto estetico delle macchine offre nuove possibilità anche a chi ha già completato il gioco sbloccando le macchine più potenti, aumentando discretamente la longevità complessiva

UNO SGUARDO ALLA CARROZZERIA DEL GIOCO
Graficamente il gioco si presente più che bene, grazie a dei modelli poligonali delle auto di tutto rispetto, senza contare i fondali ben costruiti e dotati di micro animazioni che li rendono davvero eccellenti. Stupisce comunque la decisione di eliminare i vetri trasparenti presenti nella versione giapponese, scelta forse dovuta al fatto che gli interni delle macchine non erano stati curati in modo eccessivo. Il tutto gira a 30 frame al secondo, situazione che ha generato un vero e proprio vespaio di polemiche. Pur essendo una scelta non troppo convincente i "danni" causati sono tutto sommato minimi e la grafica si mantiene fluida in tutte le situazioni, senza mai essere gravata da fastidiosi "scatti". Presente naturalmente l'opzione per i 50/60Hz
Sulla sensazione di velocità permane comunque un dubbio legato all'approccio che é stato scelto visto che non si ha mai l'impressione che il mezzo guidato si muova ad altissime velocità. Per quanto la rappresentazione bitmap in questo tipo di giochi sia solo un ricordo del passato, non bisogna mai dimenticarsi che il miglior modo per rendere al meglio la sensazione di velocità sta nello scegliere la giusta In parte la colpa di tutto questo risiede nella rappresentazione dell'asfalto che risulta poco particolareggiata quando, nella stragrande maggioranza dei giochi di guida, sono proprio i microdettagli dello stesso a dare l'impressione di movimento prospettiva che permetta al giocatore di percepire il più possibile l'allontanamento/avvicinamento degli oggetti a bordo pista e della strada stessa