Sesame Street Sports

di Redazione Gamesurf
Cookie Monster, invece, ama particolarmente scorazzare nel parco con la sua palla saltellante e, con un po' di fortuna, potremo anche aiutarlo a recuperare un bel po' di succulenti dolci; al contrario di Cookie Monster, Grover non nasconde le sue ineguagliabili doti di acrobata e, in sella al suo monociclo, é pronto per gettarsi in spettacolari evoluzioni sul molo di legno della spiaggia, cercando di saltare più in alto possibile per recuperare i palloncini sfuggiti di mano ai bambini. Piuttosto che alla singola ruota del monociclo, Zoe preferisce affidarsi al suo ben più sicuro triciclo per gettarsi sulle sterrate strade di campagne; evitando balle di fieno e copertoni sparsi lungo il tracciato, dovremo aiutare Zoe nella sua inguaribile passione per le bandierine

Chiude la carrellata dei personagi Elmo: con i suoi rollerblade stupirà i passanti delle strade cittadine e tenterà di attraversare il parco facendosi spazio fra rampe e crepe dell'asfalto... e, nei limiti del possibile, cercherà di coniugare la passione della velocità con quella per la musica, raccogliendo tutte le note musicali collocate lungo il percorso. A conti fatti gli elementi presentati da Sesame Street Sports, palla rimbalzante, palloncini, dolci, musica, sono i tipici temi familiari a ogni bambino
Caratteristica comune a ogni evento é quella di attraversare la linea del traguardo e raccogliere più oggetti che si può nel minor tempo possibile; a fine prova Elmo e Big Bird esamineranno le nostre prestazioni e si esibiranno nei complimenti del caso. In sostanza, non esistono mosse giuste o sbagliate: il compito richiesto al giocatore é quello di raccogliere oggetti, evitare insidie, sfidare il cronometro e, soprattutto, divertirsi senza pensieri o delusioni... L'unico appunto che si può muovere a Sesame Street Sports é una eccessiva brevità di ogni sessione di gioco: mediamente un minuto di percorso prima di arrivare alla meta finale
Certo, all'apparenza il gioco non offre spunti didattici significativi o linee guida educative specifiche, ma la cosa più giusta da fare é quello di considerarlo alla stregua di un piacevole passatempo, come furono per molti bambole o macchinine: in fondo, siamo nel duemila