Settlers IV
di
Redazione Gamesurf
STRUTTURA DEL GIOCO: ESPANSIONE
Come già detto poc'anzi, tutte le unità non militari e non specialiste saranno impossibilitate a superare i confini della tribù, simboleggiate da una linea punteggiata del nostro colore (credo che alla fin della fiera i puntini siano una sorta di "picchetti virtuali"). Rimane palese il fatto che, al di fuori di questi confini, i nostri coloni non potranno costruire nuove strutture, cacciare, pescare, scavare, picchettare o organizzare pizzate il sabato notte, con nostro presumibile rammarico, specie quando lo spazio comincerà a scarseggiare.
L'espansione dei confini è possibile in due maniere: edificando (o conquistando) una torre o un castello ed entrando immediatamente in possesso del territorio circostante (entro un raggio che varia a seconda della dimensione della costruzione e dell'attuale confine nemico) oppure mandando dei pionieri a "spostare i picchetti", cosa più lunga ma meno dispendiosa in termini di risorse (fisiche o militari).
L'espansione è alla base dell'evoluzione, ma va attuata con giudizio: non servirà a nulla espandere i nostri domini con i pionieri se poi non avremo comunque sufficienti truppe per contrastare eventuali assalti nemici, così come costruire una torre è un'azione che può facilmente andarsi ad accodare alla lista di "strutture più urgenti da realizzare", oltre all'evidente dispendio di preziose risorse.
STRUTTURA DEL GIOCO: BATTAGLIE
Come già ho detto in precedenza, The Setter IV non è un gioco di guerra propriamente detto: infatti non offre una gran quantità di truppe e edifici militari, o perlomeno ne offre una quantità molto inferiore a quelli di uso "civile". Ciò nondimeno, lo scopo fondamentale del gioco (tranne che in una particolare modalità MultiPlayer) è quello di distruggere la/e tribù avversaria/e, ed in effetti, a ben pensare, tutta l'economia dell'insediamento avrà come fine ultimo la produzione di truppe: il cibo che procurerete serve ai minatori, e il metallo e il carbone che questi ultimi estrarranno avrà il fine ultimo di produrre armi e assoldare truppe. Insomma: una volta costruiti tutti gli edifici "di base" in sufficiente quantità, non avrete altro impegno, nella seconda parte della partita, se non quello di addestrare nuove truppe e, al massimo, costruire torri e castelli per aumentare la vostra area d'influenza.
Nel gioco sono presenti fondamentalmente tre tipi di truppe: gli spadaccini, gli arcieri e i sacerdoti (che non combatteranno, ma useranno la magia). Inoltre, ogni singola razza potrà disporre di una truppa speciale: il medico per i Romani, il guerriero con la cerbottana per i Maya e il guerriero con ascia per i Vichinghi.
Come già detto poc'anzi, tutte le unità non militari e non specialiste saranno impossibilitate a superare i confini della tribù, simboleggiate da una linea punteggiata del nostro colore (credo che alla fin della fiera i puntini siano una sorta di "picchetti virtuali"). Rimane palese il fatto che, al di fuori di questi confini, i nostri coloni non potranno costruire nuove strutture, cacciare, pescare, scavare, picchettare o organizzare pizzate il sabato notte, con nostro presumibile rammarico, specie quando lo spazio comincerà a scarseggiare.
L'espansione dei confini è possibile in due maniere: edificando (o conquistando) una torre o un castello ed entrando immediatamente in possesso del territorio circostante (entro un raggio che varia a seconda della dimensione della costruzione e dell'attuale confine nemico) oppure mandando dei pionieri a "spostare i picchetti", cosa più lunga ma meno dispendiosa in termini di risorse (fisiche o militari).
L'espansione è alla base dell'evoluzione, ma va attuata con giudizio: non servirà a nulla espandere i nostri domini con i pionieri se poi non avremo comunque sufficienti truppe per contrastare eventuali assalti nemici, così come costruire una torre è un'azione che può facilmente andarsi ad accodare alla lista di "strutture più urgenti da realizzare", oltre all'evidente dispendio di preziose risorse.
STRUTTURA DEL GIOCO: BATTAGLIE
Come già ho detto in precedenza, The Setter IV non è un gioco di guerra propriamente detto: infatti non offre una gran quantità di truppe e edifici militari, o perlomeno ne offre una quantità molto inferiore a quelli di uso "civile". Ciò nondimeno, lo scopo fondamentale del gioco (tranne che in una particolare modalità MultiPlayer) è quello di distruggere la/e tribù avversaria/e, ed in effetti, a ben pensare, tutta l'economia dell'insediamento avrà come fine ultimo la produzione di truppe: il cibo che procurerete serve ai minatori, e il metallo e il carbone che questi ultimi estrarranno avrà il fine ultimo di produrre armi e assoldare truppe. Insomma: una volta costruiti tutti gli edifici "di base" in sufficiente quantità, non avrete altro impegno, nella seconda parte della partita, se non quello di addestrare nuove truppe e, al massimo, costruire torri e castelli per aumentare la vostra area d'influenza.
Nel gioco sono presenti fondamentalmente tre tipi di truppe: gli spadaccini, gli arcieri e i sacerdoti (che non combatteranno, ma useranno la magia). Inoltre, ogni singola razza potrà disporre di una truppa speciale: il medico per i Romani, il guerriero con la cerbottana per i Maya e il guerriero con ascia per i Vichinghi.
Settlers IV
Settlers IV
The Setter IV è quello che sono solito definire un gioco "maiuscolo". Credo di non esagerare se affermo che nel suo campo non ha, al momento, rivali. La molteplicità delle strutture, delle occupazioni che possono intraprendere i coloni, delle risorse da sfruttare e degli strumenti da produrre o procurarsi lo rende il titolo più completo (e complesso) presente sul mercato. Se non fosse che i due titoli sono sostanzialmente diversi per scopo e sistema di gioco, potrebbe anche competere col bellissimo Black & White per quanto concerne la giocabilità. Insomma: mi è piaciuto veramente tanto.
Bellissimo, ma soprattutto divertente.
Bellissimo, ma soprattutto divertente.