Seven Samurai 20XX
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Un gioco pertanto da affrontale parzialmente col "cervello staccato" e da prendere come un rilassante passatempo, o per gustarsi l'interessante trasposizione futuristica della famosa trama, ma che difficilmente potrà tenervi impegnati a lungo, sebbene già verso metà i nemici si facciano decisamente più ostici causandovi qualche problema in più. Comunque, difficilmente lo porterete a termine di due o tre volte, di pari passo ai vari livelli di difficoltà ed alla modalità "sopravvivenza" che si sblocca terminandolo a difficoltà "Normal". È inoltre parecchio seccante il fatto che si possano salvare i progressi solo alla fine di ogni capitolo, e se i primi durano appena 20-30 minuti, già dal terzo dovrete mettere in cantiere un'ora o più.
Graficamente è necessario fare due discorsi separati. Il primo riguarda i filmati in full motion e i personaggi, siano essi protagonisti, antagonisti o mostri: in questo campo c'è veramente da essere soddisfatti, con un ottimo dettaglio nei modelli 3D impiegati, una pregevole texturizzazione ed un approfondito studio delle animazioni. Peccato però che poi, secondo discorso, gli ambienti di gioco e i fondali risultino essere decisamente poco dettagliati, vuoti nei particolari e "piatti" nelle textures, così come estremamente anonimi sono tutti i modelli del Crew, ossia quei personaggi che girano per le strade e con cui talvolta scambierete quattro inutili chiacchiere. Aggiungete poi che quando ci sono grandi quantità di nemici su schermo (vale a dire durante il 99% dei combattimenti) il motore grafico tende a perdere notevolmente frame rate ed avrete una visuale d'insieme piuttosto esplicativa.
Niente di eccezionale per quanto concerne gli effetti speciali di luce ed ombra, salvo qualche scia molto pittoresca lasciata dalle katane durante i full motion (quelli voluti, non quelli dovuti a rallentamento).
Nel campo sonoro siamo su standard qualitativi decisamente migliori: oltre ad avere le musiche di testa e di coda realizzate da Ryuichi Sakamoto (premio Oscar per "L'Ultimo Imperatore"), il gioco è infatti accompagnato costantemente da dei temi molto belli e adatti alle scende di combattimento, seppur troppo orientati verso lo stile giapponese piuttosto che verso il fantascientifico. Buoni gli effetti sonori, comprensivi di esplosioni varie, colpi andati a segno o a vuoto e cozzare di spade l'una contro l'altra. Ben fatti i doppiaggi, esclusivamente in lingua inglese.
Concludendo, 7S20xx non si è dimostrato all'altezza delle aspettative che un nome così prestigioso ed un impiego di ospiti blasonati come Moebius e Sakamoto avrebbe fatto sperare; non per colpa di questi, intendiamoci: il loro lavoro l'hanno svolto magistralmente!
Ma è proprio la struttura stessa del gioco ad essere eccessivamente caotica, imperfetta e ripetitiva. Se siete in cerca di un picchiaduro "spacca e distruggi" estremamente classico e tra l'altro privo di MultiPlayer vi ci potreste divertire parecchio, ma in caso contrario guardate altrove...